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Le CLAP a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità!

29 March 2022 |  Clap

Cosa sta succedendo nel mondo della Sanità a due anni dall’inizio della pandemia? Quali sono le contromisure prese per rafforzare il SSN, che ha mostrato evidenti fragilità durante l’emergenza? Quale idea di Sanità per il futuro? Un breve comunicato delle CLAP Sanità, a cura delle nostre iscritte e dei nostri iscritti.

Dopo due anni dall’inizio della pandemia e mentre ci avviamo alla fine dello stato di emergenza – almeno sulla carta, visti i dati in salita di contagi e ricoveri – ancora non è chiaro con quale idea di Sanità verranno spesi gli oltre 8 miliardi di fondi previsti per il Fondo Sanitario Nazionale per i prossimi tre anni. Mentre la maggior parte di questi fondi saranno destinati all’edilizia e al rimodernamento digitale delle strutture sanitarie, poco viene detto sul fronte del personale che vi lavorerà.

Se è vero che nessun Paese si è dimostrato preparato a gestire un’emergenza di tale portata, non si può negare che il Servizio Sanitario Nazionale ne esca fuori con le ossa rotte a causa di problemi strutturali, noti da tempo e dovuti ad anni di tagli indiscriminati: carenza di personale, assenza di strutture e di coordinamento territoriali, deficit nell’organizzazione del sistema di emergenza-urgenza, per citarne alcuni.

Situazioni che hanno visto i propri nodi venire più velocemente al pettine a causa della situazione emergenziale che, tra l’altro, ha portato a ritardi ulteriori nelle liste d’attesa, rinvii di interventi chirurgici considerati minori, estreme difficoltà di accesso alle cure per i pazienti più fragili.

Nel frattempo è bastato lo spettro di una grande guerra alle porte dell’Europa a far rimettere sul piatto della discussione decine di miliardi di soldi pubblici per aumentare le spese militari.

In un contesto simile, accogliamo quindi più che positivamente la recente notizia dell’accordo tra diverse sigle sindacali e la Regione Lazio, ottenuto anche grazie alle pressioni di lavoratori e lavoratrici autorganizzati/e, che prevede la messa in pratica di quanto all’art.1 comma 268 della Legge 234/2021 in materia di stabilizzazione del personale precario “Covid”.

Teniamo a sottolineare, però, che tale accordo non è scevro da alcune criticità, che ci suscitano delle urgenti domande: con quali tempistiche verrà stabilizzato/a chi ha maturato i requisiti previsti? In che mansioni o unità operative verrà collocato/a? Cosa ne sarà di chi resterà fuori dai fabbisogni aziendali, stilati su piani triennali magari fermi a prima della pandemia?

Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario – Sanità monitoreranno tali sviluppi, per una sanità di tutti/e che sappia finalmente programmare le proprie esigenze e che non lasci indietro nessuno/a.

CLAP – Sanità