Riceviamo e pubblichiamo un articolo di approfondimento su Sharifeh Mohammadi, attivista sindacale detenuta da sei mesi nelle carceri iraniane e recentemente condannata a morte per la sua attività politica e sindacale. Il regime iraniano reprime sistematicamente con arresti e condanne ogni tentativo di organizzazione di lavoratrici e lavoratori, dar voce ad attiviste e attivisti che si oppongono alla Repubblica Islamica, creare connessioni internazionali, è uno strumento di sostegno attivo che ci impegniamo a fornire.
Gli scioperi abbassano i salari. È la mirabolante tesi di Rampini espressa ieri sul Corriere della Sera, frutto di qualche disavventura con il servizio ferroviario durante le sue vacanze in Italia, di ritorno dagli States. Ne parla Tiziano Trobia, uno dei nostri coordinatori, anche a seguito della pubblicazione dell’ultima nota OCSE sull’occupazione in Italia. >> Read more
Dopo intense settimane di mobilitazione, in vista della ripresa del negoziato sul rinnovo del Contratto Collettivo Aziendale di Lavoro, le CLAP presentano la loro Piattaforma. Frutto di un inedito e appassionato lavoro collettivo che ha coinvolto tutte/i le iscritte e gli iscritti.
A più di una settimana dalla “strage” di Suviana, dove sono morti sei operai e un consulente, dobbiamo dire che il paradigma del lavoro come diritto sia ormai passato, e che la cultura del lavoro in Italia stia diventando sempre più una cultura di morte.
A seguire, l’articolo in merito dell’avvocato Salvatore Corizzo, dell’Ufficio legale delle CLAP [articolo pubblicato su DINAMOpress | Immagine di copertina di Adam88xx].
Ben quattro anni ci sono voluti per rinnovare uno dei CCNL più controversi del mercato del lavoro, quello delle cooperative sociali. Un contratto segnato da paghe basse in molti livelli di inquadramento, in un settore già segnato da problemi “sistemici”. Timidi passi in avanti sono stati fatti ma siamo ancora molto lontani dal raggiungimento di paghe e condizioni di lavoro dignitose. Lavoratrici e lavoratori del privato sociale erano e restano lavoratori poveri. >> Read more
La costante e progressiva precarizzazione del lavoro è un dato sempre più tangibile per la vita di milioni di lavoratrici e lavoratori in Italia, come dimostrano i dati sempre crescenti di contratti a termine, intermittenti, a chiamata. Ma sempre più spesso anche dietro ad un contratto di lavoro e tempo indeterminato si nascondono ormai varie forme di precarietà. E’ il caso dei contratti part time ciclici…