News

Università | La maggioranza incassa la fiducia, ma non il consenso dei precari

5 June 2025

La riforma del preruolo, prima Disegno di Legge 1240, poi emendamento Occhiuto-Cattaneo al DL 45 in conversione, è legge. A colpi di fiducia, senza discussione democratica, in Parlamento ma soprattutto negli Atenei e nel Paese. Sarà una “macelleria”, è il monito dei precari che, fino alla fine, non hanno smesso di lottare. Ma l’autunno è vicino, la lotta non si ferma. [immagini di Jacopo Clemenzi]

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Università | La mobilitazione contro le riforme Bernini non si ferma!

24 May 2025

Dopo lo sciopero dello scorso 12 maggio, le precarie e i precari sono tornati in azione il 20 maggio, con un flash mob sotto il Senato, mentre la Commissione VII approvava la riforma del preruolo, ovvero l’emendamento Occhiuto-Cattaneo [immagine di Jacopo Clemenzi].

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Nasce CLAP Ostetriche: uno strumento delle lavoratrici, per le lavoratrici

20 May 2025 |  Clap

Una nuova sfida sindacale per le CLAP: la tutela di una professione spesso senza diritti e riconoscimenti, sia essa svolta in modalità libero professionale che dipendente. Formazione, informazione, tutela legale e fiscale, questo è ciò che si propone di fare il nuovo sportello, attivo da oggi. >> Read more

12 maggio 2025 | Sciopero del precariato universitario

6 May 2025

A partire dalla proposta delle Assemblee Precarie Universitarie, le CLAP, ADL Cobas e la Confederazione Cobas, hanno proclamato per il prossimo 12 maggio lo sciopero del personale precario della ricerca delle Università pubbliche. Giornata di sciopero proclamata anche dalla CGIL FLC, dall’USB, dalla CUB, da Usi. A Roma, la mattina presidi e comunicazione nei tre Atenei, il pomeriggio, ore 17, convergenza a Piazza Capranica.

Scarica la proclamazione dello sciopero in PDF

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Focus

exploited

La guerra dei trent’anni: povertà retributiva e disuguaglianze strutturali in Italia

31 March 2025 |  Clap

Due documenti pubblicati a distanza di soli due giorni fotografano l’intollerabile crescita della disuguaglianza dei redditi, del basso livello dei salari e, più in generale, della povertà lavorativa in Italia. Guerra, ristrutturazione delle catene del valore tedesche e questione salariale sono tre aspetti inestricabili. È a questa altezza del problema che va ripresa la lotta sui salari, sul salario minimo legale, sul welfare e sulle forme della rappresentanza sindacale.

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Da Gelmini a Bernini: la distruzione dell’Università pubblica, atto secondo

28 November 2024

Dopo la brevissima parentesi post-Covid, favorita dallo sganciamento del Patto di Stabilità e dalle risorse del PNRR, la destra al Governo torna a colpire l’Università pubblica, con tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario più o meno pari a quelli di Berlusconi-Gelmini del 2008. Con una differenza fondamentale: all’epoca i precari erano 12.000, oggi sono 40.000. Lo sciopero generale e sociale di domani vedrà il protagonismo importante del mondo universitario: che sia solo l’inizio. [Immagine di Vittorio Giannitelli]

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Una Legge di Bilancio ecocida

27 November 2024 |  Clap

Nonostante anni di sensibilizzazione, proteste anche  dure, eventi atmosferici estremi che stanno visibilizzando il disastro climatico in atto, il nostro Paese non sembra minimamente interessato ad occuparsi del problema. Di più, la manovra finanziaria di prossima approvazione, contro la quale abbiamo lanciato lo sciopero generale del 29 novembre, non mette minimamente in discussione gli elementi che ci stanno trascinando verso l’irreparabile.

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CLAP Scuola – Il 29 novembre sciopero perché…

27 November 2024 |  Clap

Un contributo dei e delle docenti delle CLAP verso lo sciopero del 29 novembre. Perché scioperare? Quali sono i problemi principali nella Scuola? Che tipo di scuola vorremmo? Apriamo il dibattito. >> Read more

Chi siamo

Come nascono le CLAP

La precarietà è la condizione contemporanea del lavoro e della vita. Ha cominciato a esserlo, soprattutto per le giovani generazioni, a partire dalla metà degli anni ’90, si è consolidata negli anni zero; con la crisi è divenuta, propriamente, condizione generalizzata. Tanto che sono venute meno le demarcazioni, ancora evidenti solo un decennio fa, tra lavoro precario e lavoro stabile e, con l’approfondimento della catastrofe economica nell’Eurozona, tra lavoro e disoccupazione.

Sarebbe più opportuno, per afferrare con una parola il mercato del lavoro, e raccontare le nostre vite, usare la nozione di transizione: da un lavoro precario all’altro, dalla partita Iva al contratto precario (e viceversa), dall’impiego stabile (e subordinato) alla disoccupazione. Ancora: da un paese all’altro, assumendo che oggi le migrazioni non riguardano più soltanto le popolazioni del Sud o dell’Est del mondo, ma coinvolgono con forza giovani e meno giovani del Sud Europa.

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Solidarity Forever

DI FRANCESCO RAPARELLI***

Appunti sul sindacalismo rivoluzionario americano e quello da costruire in Europa

1. A conclusione dell’opuscolo curato dal Collettivo di “Primo maggio”, La tribù della talpe, Sergio Bologna presenta stenograficamente i tratti qualificanti della «leggenda» dell’Industrial Workers of the World e, parafrasando Mario Tronti e il suo Lenin in Inghilterra (1964), propone: «IWW a Torino» (BOLOGNA 1978). Dalla fabbrica alla società, dalla centralità dell’operaio-massa alla circolazione delle merci, la logistica: questo il passaggio imposto dalla ristrutturazione capitalistica targata Agnelli. Se alla fabbrica si sostituisce il territorio, allora, questa l’ipotesi politica di Bologna, decisivo riscoprire la storia del sindacalismo rivoluzionario americano, le sue forme organizzative e di lotta, il suo piglio combattivo, generoso e libero dalle ideologie.

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