ANPAL Servizi

ANPAL Servizi | È giunta l’ora di fare giustizia per i precari “storici”!

27 June 2020

Comunicato stampa – Roma 27 giugno 2020 | Il 25 giugno si è svolta la terza assemblea nazionale telematica delle/degli iscritte/i delle CLAP, da quando è esplosa la pandemia di COVID-19 e con il conseguente lockdown. Assemblea ancora una volta assai partecipata e vivace, segno che, dopo due anni di mobilitazione, i precari di ANPAL Servizi non si arrendono e sono pronti a continuare la lotta.

2 luglio ore 11 presidio sotto la sede ANPAL Servizi | Le CLAP proclamano Sciopero dell’intera giornata (del 2.07.2020).

Discussione ricca, quella del 25, a seguito di due importanti incontri che si sono svolti la scorsa settimana: una delegazione delle CLAP ha avuto infatti modo di confrontarsi con i parlamentari di maggioranza (Chiara Gribaudo del PD, Nicola Fratoianni e Stefano Fassina di SI/LeU, Annamaria Parente di Iv) più impegnati al fianco dei precari; successivamente con Marco Miccoli, Responsabile nazionale Lavoro del PD. Entrambe le occasioni hanno consentito alle CLAP di presentare le preoccupazioni della comunità professionale: ancora nessuna certezza rispetto alle stabilizzazioni dei 654 precari “storici”, nonostante siano passati ben otto mesi dall’approvazione della Legge 128/2019, obiettivo tra l’altro dalle CLAP raggiunto – bene ricordarlo – grazie a due anni di continua mobilitazione e scioperi; il Piano industriale presentato dall’Amministratore Unico Domenico Parisi, già tre volte bocciato dal Consiglio di Amministrazione ANPAL perché, oltre a non recepire le indicazioni delle Regioni sulla stabilizzazione dei precari, considerato privo di una visione strategica adeguata al contesto di crisi occupazionale in atto, destinata ad acuirsi non poco nei prossimi mesi; il perseverare dell’Amministratore Unico nella condotta anti-sindacale e nella discriminazione delle CLAP, prima Organizzazione Sindacale in azienda per numero di iscritte/i.

Due incontri molto positivi, con effetti decisamente importanti. Dieci parlamentari, tra cui quelli incontrati, hanno scritto e inviato una lettera aperta al Premier Conte, chiedendo la stabilizzazione immediata dei 654 precari “storici”, criticando l’impasse di ANPAL Servizi e indicando altresì l’inadeguatezza del management, in una congiuntura storica in cui fondamentale sarebbe un ripensamento complessivo delle politiche attive come degli ammortizzatori sociali. Un atto di coraggio politico, al quale ha già fatto seguito la replica del Presidente del Consiglio, il quale non ha nascosto preoccupazione e ha sollecitato la funzione di vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Fatti che confermano ancora di più, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’importanza della mobilitazione permanente messa in campo, senza pausa, in questi lunghi mesi.

Il giudizio molto positivo dell’iniziativa parlamentare, durante l’assemblea si è accompagnato inevitabilmente alla frustrazione e alla rabbia dei precari in scadenza: ben 260 il 31 luglio, altri 260 il 30 settembre. Tutti gli interventi hanno dunque insistito sulla necessità di fare presto, di avviare subito e con procedure snelle (come sta accadendo in altri comparti della Pubblica Amministrazione) la stabilizzazione dell’intera platea, tenendo in conto che a tale scopo non serve l’approvazione del Piano industriale.

Dalla stampa abbiamo tra l’altro appreso che Parisi ha pensato bene, invece di fronteggiare le tante criticità fin qui segnalate, di tornare negli Stati Uniti, dove resterà fino all’8 luglio. Dato dunque il quadro di drammatica incertezza, l’assemblea ha programmato una nuova giornata di mobilitazione nazionale, con un presidio sotto la sede centrale di ANPAL Servizi (Roma, via Giudubaldo Del Monte, 60) il 2 luglio dalle ore 11. Di più: si è deciso di avviare, il pomeriggio del 9 luglio mediante una conferenza telematica, un vero e proprio cantiere sulle politiche attive, per ripensare il ruolo delle politiche pubbliche del lavoro e dei sistemi di protezione sociale nel contesto della crisi, coinvolgendo i parlamentari e le forze politiche che, con determinazione, hanno sottoscritto la suindicata lettera.

È giunta l’ora di fare giustizia per i precari “storici” di ANPAL Servizi!

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