Roma 29.01.2025 – Comunicato stampa
Occupato temporaneamente Palazzo della Sapienza a Roma
Basta precarietà, stop al DdL 1240! Rifinanziare subito il Fondo di Finanziamento Ordinario! Dignità per il lavoro universitario!
Siamo precarie e precari della ricerca, dottorande/i e studenti, delle tre Università di Roma. Molte e molti di noi stanno per perdere il lavoro, già nei prossimi mesi, a causa dei tagli scellerati imposti dal Governo Meloni. A partire dallo scorso autunno, per questo motivo, ci stiamo mobilitando in tanti Dipartimenti, in connessione con le mobilitazioni che si stanno diffondendo negli Atenei di tutta Italia, da Nord a Sud. Questa mattina, e durante la discussione in Commissione VII del Senato del DdL 1240 che riforma il preruolo, con un blitz siamo entrati nel Palazzo della Sapienza e abbiamo esposto due striscioni, occupando la balconata e il cortile.
Il palazzo della Sapienza, a partire dal 1660, raccolse in un’unica sede lo Studium Urbis, fondato nel 1303. Edificio, biblioteca (Alessandrina) e chiesa resi unici dall’intervento di Borromini, rappresentano la storia secolare dell’istituzione universitaria, oggi a rischio a causa delle politiche della destra, da sempre ostili all’alta formazione pubblica, accessibile, critica.
Occupazione simbolica avvenuta stamani, nel mezzo della settimana di mobilitazione indetta dagli Stati di agitazione dell’Università, per chiedere alle/ai Parlamentari di bloccare il DdL 1240, che si aggiunge al definanziamento previsto dalla Legge di Bilancio per precarizzare ulteriormente il preruolo. Per chiedere, altresì, dignità, contrattuale e retributiva, per il lavoro di ricerca e di insegnamento universitari. Per pretendere un rifinanziamento immediato del FFO che ci metta al passo con la media dei Paesi OCSE e pretendere, conseguentemente, di farla finita con la precarietà attraverso la stabilizzazione del precariato storico, con un reclutamento straordinario e ordinario.
Mentre la spesa militare sale nel solo 2025 del 12%, la Legge di Bilancio ultima, infatti, taglia al Fondo di Finanziamento Ordinario 700 milioni per il triennio 2025-2027; FFO già decurtato, per l’anno 2024, di 500 milioni. Complessivamente, un taglio di 1,3 miliardi, più o meno equivalente a quello del Governo Berlusconi, la famigerata Legge 133 del 2008 (1,5 miliardi in meno dal 2009 al 2013). All’epoca, però, i precari erano 12 mila; oggi siamo almeno 40 mila, senza contare i circa 30 mila docenti a contratto e le decine di migliaia di dottorandi che, a breve, si affacceranno nella giungla del preruolo.
Durante lo svolgimento dell’occupazione, sono accorse tempestivamente la Senatrice del PD Cecilia D’Elia e la Deputata di AVS Elisabetta Piccolotti, che ringraziamo per la solidarietà. Ci hanno aggiornato sui lavori in Senato e alla Camera rispetto al DdL 1240, ma più in generale ci hanno informato sulle iniziative che intendono portare avanti per difendere l’Università pubblica, rilanciare il reclutamento, sconfiggere la precarietà. A loro abbiamo consegnato una lettera aperta con le nostre rivendicazioni, chiedendo che fosse consegnata alla Commissione VII del Senato e della Camera.
Il blitz di questa mattina non è che l’inizio. La mobilitazione andrà avanti e, se necessario, si arriverà a un nuovo sciopero del comparto della formazione.
Atenei romani in mobilitazione
Comunicato stampa – 29.01.2025 – PDF
Perché protestiamo e perché riguarda tutti – Scarica la lettera aperta