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ANPAL Servizi | Comunicato sindacale congiunto CLAP/FABI

13 April 2023 |  Clap

Ieri mattina le RSA delle CLAP e della FABI hanno incontrato il Presidente di ANPAL Servizi Massimo Temussi, il DG e la delegazione trattante aziendale. L’incontro, durato appena 15 minuti, è stato bruscamente interrotto dallo stesso Presidente, con toni aggressivi poco consoni ad un confronto civile e a delle corrette relazioni industriali. Si è trattato di una condotta gravemente antisindacale, volta ad inibire l’agibilità delle CLAP. Pensiamo che quanto accaduto non sia accettabile. Di seguito il comunicato congiunto.

Ieri mattina si è svolto l’incontro con il Presidente Temussi, il DG e la delegazione trattante aziendale sul Lavoro Agile. L’incontro è durato circa quindici minuti, nel corso dei quali il Presidente ci ha informato di aver inviato una nota al MEF, ribadendo quanto dichiarato nell’interpello, nel tentativo di rinviare ancora una volta la soluzione relativa all’erogazione dei buoni pasto nelle giornate di Lavoro Agile. Un interpello, lo ripetiamo per l’ennesima volta, che non sarebbe stato neppure necessario formulare.

Eravamo convinti, perché così ci era stato annunciato, che ieri saremmo finalmente entrati nel merito del confronto sugli emendamenti delle scriventi OO.SS. alla proposta aziendale di accordo: equilibrio tra giornate in presenza e in Lavoro Agile, tutele per le categorie sensibili, fasce di contattabilità e misure tecniche ed organizzative per garantire il diritto alla disconnessione, Osservatorio su obiettivi e carichi di lavoro, compensazioni economiche, una tantum welfare, salute e sicurezza, formazione etc.… Niente di tutto ciò è accaduto. Nei pochi minuti in cui si è svolto l’incontro, il Presidente ci ha informato sinteticamente che l’azienda completerà la riorganizzazione aziendale entro tre mesi. È stato annunciato che tale riorganizzazione, inoltre, avrà un impatto anche sulla regolamentazione del Lavoro Agile. Nonostante l’opacità e l’assenza di chiarezza della proposta, sollecitati al riguardo, ci siamo limitati ad affermare che ci saremmo espressi una volta che l’azienda avesse formalizzato la proposta.

Dopo questa brevissima parentesi, in assenza degli avanzamenti per i quali siamo stati convocati, il Presidente ha ritenuto necessario mostrarci una slide sul “futuro del lavoro”, concentrandosi, ci è sembrato, sulla necessità aziendale del “controllo a distanza” della prestazione nelle giornate di Lavoro Agile e sulla produttività, attribuendo implicitamente una maggiore efficienza al lavoro in presenza. Nel pochissimo tempo che ci è stato concesso, ci siamo limitati ad affermare con pacatezza che la legge n. 81/2017 e il Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile del 7 dicembre 2021 individuano nella flessibilità spazio-temporale e nell’autonomia operativa e decisionale due elementi costituenti della prestazione agile. Una modalità di organizzazione del lavoro basata sulla responsabilizzazione dei lavoratori e sulla fiducia tra dipendente e azienda, piuttosto che sul “controllo a distanza” delle prestazioni. A fronte di questa nostra osservazione, peraltro coerente alla norma, il Presidente immotivatamente ha alzato i toni interrompendo bruscamente l’incontro. Siamo rimasti colpiti nel subire una improvvisa aggressione verbale. Nonostante le scriventi OO.SS. abbiano più volte invitato l’interlocutore alla calma, il Presidente ha deciso di interrompere l’incontro mantenendo toni poco adeguati.

Come se non bastasse, successivamente, il Presidente ha inviato alla comunità professionale un comunicato in cui stigmatizza un nostro non specificato comportamento, e nel quale asserisce che ha interrotto la trattativa in quanto «come Presidente della società non intendo accettare comportamenti inadeguati e irrispettosi su un tavolo che dovrebbe essere di sereno confronto per il bene dei lavoratori». Ecco, siamo talmente d’accordo che possiamo tranquillamente usare le sue stesse parole: non intendiamo accettare comportamenti inadeguati e irrispettosi nei nostri confronti. Comportamenti che ledono una pluralità di regole della normazione in materia di lavoro, la quale – è noto – non consente a nessuno di mettere in campo tali atti. Detto questo, tale condotta è anche gravemente antisindacale. Evidentemente volta a inibire la nostra agibilità, la normale dialettica sindacale, il proselitismo e la rappresentanza dei nostri numerosi iscritti.

Alla luce di quanto accaduto, ragionevolmente non escludiamo che si sia trattato di una gestione premeditata del tavolo negoziale, con l’intento di escludere le scriventi OO.SS. dalle trattative. L’irrituale messaggio di accusa nei confronti delle scriventi, infatti, sembra si tratti di una inopportuna delegittimazione, con l’obiettivo autoritario di intimidire le nostre RSA forse considerate “scomode”.

Siamo preoccupati da questi comportamenti perché costituiscono una minaccia per la democrazia nell’azienda, per le relazioni industriali e per le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori. Siamo altresì preoccupati della mancata applicazione delle norme sulla democrazia sindacale, che potrà incidere negativamente sulla qualità della vita in azienda e su quella degli accordi eventualmente sottoscritti. Chiediamo dunque all’azienda di ripristinare tempestivamente l’incontro negoziale che ieri è stato immotivatamente sospeso dal Presidente. Nella giornata di ieri, abbiamo informato i nostri uffici legali di quanto accaduto. Auspichiamo che l’azienda provveda a ripristinare le corrette relazioni industriali, in ogni caso annunciamo sin da ora che non ci lasceremo intimidire, pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie a tutela della democrazia sindacale.

In attesa della convocazione da parte dell’azienda e alla luce di questi gravi e inaccettabili comportamenti le scriventi OO.SS. indicono un’assemblea generale delle lavoratrici e dei lavoratori per lunedì 17 aprile dalle 12:00 alle 13:00.

RSA CLAP e RSA FABI