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Manuale di autodifesa per operatrici e operatori sociali

21 February 2023 |  Clap

Abbiamo deciso di produrre un piccolo manualetto di “autodifesa” per i lavoratori e le lavoratrici del welfare, sperando sia utile per fugare dubbi e problemi che quotidianamente si incontrano. Perché scegliere questo strumento? Perché come associazione sindacale riteniamo che la prima linea di difesa sia sempre l’autodifesa del singolo lavoratore o della singola lavoratrice sul posto di lavoro. Conoscere i propri diritti può aiutare tutte e tutti a difenderli e a rivendicarne di nuovi e migliori.

PDF scaricabile: Manuale_Autodifesa_Op_Sociali

Il lavoro di cura professionalizzato, sostitutivo delle reti informali, è divenuto un elemento centrale della società. I servizi del welfare rappresentano oramai una fetta importante di impiego di forza lavoro. Purtroppo è anche uno dei settori in cui le lavoratrici e i lavoratori sono meno tutelati e malpagati, soprattutto da quando lo Stato ha avviato una progressiva mercificazione dei servizi sociali e alla persona, aprendo al mercato, al sistema degli appalti (al massimo ribasso) e delle esternalizzazioni. Oltretutto molti servizi nascono già esternalizzati. I problemi che operatori e operatrici del sociale si trovano quotidianamente ad affrontare sono molteplici e appaiono spesso insormontabili, soprattutto per via della stratificazione e sovrapposizione dei soggetti datoriali, tra committenza pubblica e privata, cooperative e agenzie per il lavoro.

Il sistema degli appalti e dei “servizi a progetto” di origine privata ha inciso e incide pesantemente sulle tutele e, ancor di più, sui livelli salariali. Gli stipendi sono bassi, quasi ridicoli, a fronte del lavoro prestato. Se la figura classica del mercato del lavoro italiano è oramai il lavoratore povero, gli operatori e le operatrici sociali, siano essi impiegati nei servizi educativi o assistenziali, rappresentano a buon diritto esempi lampanti dell’enorme problema salariale che abbiamo nel Paese. A questo aggiungiamo che il CCNL di settore è fermo al palo da tre anni e con esso i necessari adeguamenti rispetto al costo della vita.

È anche importante sottolineare come, al di là dei livelli salariali, sia presente anche una quantità notevole di lavoro “sommerso” e non retribuito, fatto di progettazione degli interventi, riunioni d’equipe sostituite da chat di gruppo, consegna dei fogli firma, spostamenti (fatti anche con mezzo proprio).

C’è poi il sistema della “Banca Ore” che, prescindendo dalla ratio della sua istituzione, finisce per diventare esclusivamente strumento che “divora” il lavoro supplementare e straordinario, senza portare vantaggi tangibili ai lavoratori e le lavoratrici che vi sono sottoposte.

In ultimo (ma senza pretesa di esaustività) ci preme far cadere l’attenzione sul fatto che i servizi del welfare siano un settore fortemente segnato dalla linea del genere. Sono tantissime le donne impiegate nei vari servizi, a riprova della persistenza della cultura patriarcale che delega la cura e la riproduzione sociale alle figure femminili, quale loro “ruolo naturale”. Questo fatto si porta dietro diverse questioni, in particolare legate alla maternità e ai diritti sul posto di lavoro che ne scaturiscono.

Abbiamo quindi deciso di produrre un piccolo manualetto di “autodifesa” per i lavoratori e le lavoratrici del welfare, sperando sia utile per fugare dubbi e problemi che quotidianamente si incontrano.

Perché scegliere questo strumento? Perché come associazione sindacale riteniamo che la prima linea di difesa sia sempre l’autodifesa del singolo lavoratore o della singola lavoratrice sul posto di lavoro. Conoscere i propri diritti può aiutare tutte e tutti a difenderli e a rivendicarne di nuovi e migliori.

Allo stesso tempo in un settore dove la retorica dominante è quella del “Siamo una famiglia, i problemi ce li risolviamo in casa” si trasforma immediatamente in un meccanismo diabolico di sfruttamento e sudditanza, riteniamo che la sindacalizzazione degli operatori e delle operatrici sia punto di partenza determinante per aprire brecce all’interno di questo sistema e creare le condizioni di forza per conquistare nuovi diritti.

I contenuti del manuale di autodifesa sono situati geograficamente nella città di Roma ma ci sono anche indicazioni valide per tutto il territorio nazionale. È scaricabile in formato pdf. Aiutaci a diffonderlo tra colleghi e colleghe, se risiedi in un’altra città o provincia contattaci, siamo disponibili ad elaborarne altri insieme, con indicazioni e consigli utili per il territorio nel quale operi e lavori. Sul retro puoi trovare tutti i contatti utili delle CLAP. Non esitare a chiamarci per dubbi, problemi, voglia di organizzarti e di lottare.

Salario. Reddito. Diritti. Dignità. Da questo riparta il lavoro sociale. Immaginiamo insieme un nuovo welfare.

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