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A tutte le iscritte e a tutti gli iscritti – Lettera su Green Pass e vaccini

16 October 2021 |  Clap

Vogliamo prendere parola con questo breve documento, cercando di riassumere le varie posizioni che le CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario – hanno espresso in queste settimane e hanno elaborato grazie a vari momenti di confronto rispetto al Green Pass, in ultimo nella giornata del festival del 9 ottobre, dedicata proprio ai vaccini e al Pass Sanitario. A seguito di questo testo pubblicheremo un approfondimento giuridico sulla norma che introduce il Green Pass obbligatorio all’interno dei luoghi di lavoro.

Come più volte ribadito non riteniamo il Green Pass una misura sanitaria, ma una misura di soft law utile – anche se in buona parte utilità ancora da dimostrare – a incrementare la percentuale di persone coperte da vaccino contro il COVID-19. Incremento che, per evitare fraintendimenti, riteniamo assolutamente necessario e fondamentale per combattere la battaglia contro la pandemia.

Il Green Pass però non garantisce, applicato come unica misura di sicurezza e protezione, un efficace strumento per vivere in ambienti di lavoro sicuri. Lo stiamo vedendo proprio in queste ore, laddove a seguito del DL 127/2021che introduce l’obbligo di Green Pass per i lavoratori pubblici e privati e del DPCM del 12 ottobre 2021, stiamo assistendo ad una pessima gestione da parte di alcuni datori pubblici e privati, che per ottemperare all’obbligo amministrativo del certificato verde stanno ponendo assolutamente in secondo piano i problemi connessi alla tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nel contesto pandemico.

Per queste ragioni crediamo che:

  • Sia necessario garantire tamponi gratuiti per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, vaccinati e non vaccinati, come misura di tracciamento e tutela nei confronti dell’intera collettività, sia dentro che fuori i posti di lavoro. Il costo dei tamponi deve essere a carico dei datori di lavoro, come qualsiasi altra misura di salute e sicurezza, così come previsto dal decreto legislativo 81/2008

  • Sia necessario garantire il rispetto dei protocolli vigenti e i DPI adeguati, sempre a carico dei datori di lavoro, anche attraverso la ridefinizione, laddove necessario, del Documento di Valutazione dei Rischi

  • Sia necessario, per le aziende dove è stato applicato lo Smart Working emegenziale, prevedere un rientro in presenza graduale e scaglionato, in modo tale da poter garantire minori occasioni di contagio, anche tenendo conto della pressione che si determinerà nei mezzi di trasporto urbani. Così come, è altrettanto necessario, avviare sin da subito, azienda per azienda, la negoziazione sullo Smart Working, per la corretta definizione dei diritti e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori

Siamo convinti che la scelta di introdurre il Green Pass sia una scelta miope, dettata dalla volontà di scaricare sugli individui il costo della ripartenza e di non assumersi la responsabilità di inserire un obbligo vaccinale che, come Organizzazione Sindacale, avremmo visto e vediamo con favore.

Viviamo quotidianamente centinaia di ricatti sui nostri posti di lavoro: il ricatto della precarietà, dei bassi salari, delle disposizioni disciplinari dei datori, del sotto inquadramento e delle esternalizzazioni, abbiamo vissuto durante la pandemia il ricatto tra salute e salario, e non pensiamo che il problema principale di questo strumento sia una “limitazione delle libertà individuali”. Al contrario, rivendichiamo la libertà di lavorare in luoghi sicuri, senza costi ulteriori a carico di lavoratrici e lavoratori.

Siamo a disposizione per continuare a monitorare abusi o comportamenti scorretti azienda per azienda, posto di lavoro per posto di lavoro, chiedendo come abbiamo sempre fatto in quest’ultimo anno e mezzo che la salute e la sicurezza siano sempre messe al primo posto. Potete rivolgervi ai nostri sportelli o scriverci alla pagina Facebook e all’indirizzo mail info@clap-info.net

CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario