Appuntamenti

Per un Primo Maggio di lotta – I precari e le precarie scendono in piazza

26 April 2021 |  Clap
Workers of the world unite!

Il Primo Maggio sarà un giorno di mobilitazione in molte città d’Italia. A Roma saremo in piazza con “gli e le invisibili della pandemia”, tutta quella folta schiera di precari e precarie, lavoratori e lavoratrici in nero, nuove figure lavorative che si sono trovate improvvisamente senza lavoro o, al contrario, con carichi e condizioni lavorative insostenibili. Ci vediamo in piazza delle Gardenie alle ore 15:30.

Dentro la crisi pandemica in moltə hanno speso parole che si sono rivelate, prevedibilmente, vuota retorica. Ci ricordiamo tuttə del Ministro Gualtieri e del suo profetico “Nessuno resterà indietro”, mentre tuttə noi guardavamo al futuro con incertezza e preoccupazione.

Avevamo ragione. Quella che ci consegna la pandemia è una società lacerata da profondi contrasti e contraddizioni, un mondo del lavoro impantanato tra cassa integrazione, ristori a singhiozzo e una schiera infinita di invisibili.

Invisibili sono tuttə quellə che lavoravano senza contratto e senza tutele e che da un giorno all’altro si sono ritrovatə a casa, senza lavoro e senza ammortizzatori sociali a tutelarlə.

Il comparto della ristorazione e del turismo è emblematico, segnato profondamente dal lavoro nero, dalle paghe da fame che spesso corrono lungo la linea del colore, all’interno di cucine dove il lavoro migrante viene sfruttato senza sosta.

Invisibili sono tutti i lavoratori e le lavoratrici della cultura e dello spettacolo, fermə anche loro da più di un anno, senza stipendio e senza tutele adeguate.

Invisibile è anche chi non si è invece mai fermato e ha continuato a lavorare, come i/le riders delle piattaforme del food delivery, spremutə dal cottimo come agli albori della società industriale, costrettə a rischiare per strada mentre corrono da una consegna all’altra, senza contartto, senza infortuni, senza ferie né malattie.

Invisibili sono i facchini della logistica, le operatrici e gli operatori sociali, i precari e le precarie tutte, i lavoratori e lavoratrici che ancora vengono chiamatə atipichə, quando oramai delle vecchie tutele è rimasto solo uno sbiadito ricordo, quando i contratti a scadenza sono la norma, quando si lavorano 40 ore a settimana e non si arriva a guadagnare abbastanza per coprire le spese.

Per fortuna questa schiera di “fantasmi” della pandemia non è rimasta immobile nelle proprie disgrazie: in tantə hanno provato a riprendere in mano le proprie sorti, attraverso lotte e mobilitazioni che si sono susseguite incessantemente dall’inizio della pandemia.

Momenti di piazza che hanno saputo unire attenzione e cura della salute collettiva, determinazione e trasversalità, perché se c’è una cosa che la pandemia ci ha davvero insegnato una volta per tutte è che nessunə si salva da solə.

Dall’occupazione dei teatri a Roma, Milano e Napoli, agli scioperi dei riders e dei facchini della logistica, passando per le tantissime altre vertenze esplose negli ultimi mesi, qualcosa nel Paese si è mosso, lavorando nella direzione della convergenza delle lotte, trovando rivendicazioni e parole d’ordine comuni, condividendo lotte, vertenze e piazze.

Reddito, tutele, dignità, salario minimo orario, riduzione dell’orario di lavoro sono solo alcune delle rivendicazioni necessarie emerse in questi mesi.

Come Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP) riteniamo fondamentale accogliere l’appello alla mobilitazione nazionale, per costruire un Primo Maggio di piazza e di lotta in tutto il paese, in modo che gli/le invisibili, senza voce, sfruttatə, licenziatə, maltrattatə, possano emergere con tutta la loro forza dal buio in cui vengono continuamente relegatə da chi sta governando il Paese da un anno a questa parte.

Per continuare a tracciare strade comuni invitiamo tuttə al Primo Maggio di Nessuno, in piazza delle Gardenie alle ore 15:30. Usciamo dall’invisibilità, facciamoci sentire!