Il volantino in formato .pdf: Volantino Smart Working e congedi – CLAP
Vogliamo i congedi parentali pagati al 100%, estesi a tutti e a tutte e non alternativi allo Smart Working.
Ora che le scuole e gli asili sono chiusi anche per bimbi piccoli e piccolissimi, ci si ritrova in casa a dover fare di tutto! Al pc per lo Smart Working, al tablet per seguire un figlio/a in DaD, accudire e giocare con i più piccoli che non possono andare alla materna o all’asilo, cucinare più volte al giorno, fare la spesa anche per i nonni che non escono più di casa, pulire, stirare e occuparsi di tutto in condizioni di estrema difficoltà.
Qualche giorno fa il governo affermava: “Abbiamo pensato alle famiglie: congedi parentali al 50% e bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana”.
“Evviva!” abbiamo pensato in molte e molti, ma leggendo il testo del Decreto appena pubblicato scopriamo che:
Se lavoriamo o possiamo lavorare in Smart Working non possiamo chiedere i congedi e neppure il bonus baby sitter
Se nostro marito/moglie e/o convivente lavora in Smart Working non possiamo chiedere i congedi e neppure il bonus baby sitter
Se nostro figlio/a ha più di 14 anni e fino a 16 anni possiamo chiedere il congedo, ma non sarà retribuito
Se nessuno dei due genitori lavora in Smart Working solo un genitore può chiedere il congedo
Il bonus baby sitter lo possono chiedere solo i lavoratori autonomi e iscritti alla gestione separata INPS, i dipendenti del settore sanitario, dei comparti sicurezza e soccorso pubblico.
Sarebbe questo il sostegno alle famiglie? La soluzione del governo è poco più di una mancetta, paternalista e patriarcale: doppia fatica, meno retribuzione, nessun riconoscimento per il lavoro di cura e i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, nessuno strumento di condivisione delle responsabilità di cura ed educative tra i genitori!
Costruiamo insieme una campagna pubblica, affinché le misure messe a disposizione siano quanto meno adeguate alla fase attuale!