News

26 e 27 marzo: tornano in piazza le/gli “invisibili” della pandemia

23 March 2021

Il 26 e 27 marzo saranno due giorni di intensa mobilitazioni, in tutta Italia. Si concentrano, infatti, scioperi e proteste, in particolare (ma non solo) quelle dei riders e delle/dei precarie dello spettacolo e della cultura. Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario, a Roma, saranno al loro fianco. Così R.I.S.P. e le Unions in tutta Italia.

Tornano in piazza le lavoratrici e i lavoratori “invisibili” della pandemia, quelli dello spettacolo e della cultura, dopo la mobilitazione nazionale dello scorso 23 febbraio, e i riders, di nuovo in sciopero. Il 26 e 27 marzo, a Roma e in tutta Italia.

Prima del DL che ha sancito la zona rossa nazionale, per il 27 di marzo era prevista una parziale riapertura di alcuni teatri, l’avvio degli spettacoli dal vivo; scadenza travolta, come era ampiamente prevedibile d’altronde, dalla terza ondata del virus. Nella giornata del 26 marzo, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura si sono dati appuntamento a Roma, in piazza Barberini alle ore 11 nei pressi del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, proprio per protestare contro i proclami, ripetuti quanto inefficaci, relativi ad aperture che sempre vengono rinviate; uno stile di comunicazione politica che non fa altro che nascondere sotto il tappeto i problemi di un comparto tra i più colpiti dalla crisi pandemica, nonché da welfare e ammortizzatori sociali inadeguati.

La piazza sarà anche dei riders, che il 26 marzo sciopereranno in tutta Italia, altra categoria “essenziale” in tempi di lockdown, dimenticata in quanto a diritti e sicurezza sul lavoro. I principali punti di rivendicazione nel Food Delivery sono: 1. la fine del cottimo; 2. la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e l’applicazione  attraverso del CCNL della Logistica; 3. l’ottenimento dunque di tutte le garanzie e le tutele a esso collegate, malattie e assicurazione sugli infortuni su tutte.

Nell’ultimo periodo sono molte le cose successe in questo comparto, a partire dal contratto capestro (pirata, come lo definiscono le Unions e le OO.SS. in mobilitazione) siglato da UGL e Assodelivery, l’associazione datoriale di settore, passando per l’abbassamento delle tariffe e la diminuzione delle corse, arrivando ad alcune inchieste e sentenze positive, che speriamo possano aprire nuove strade di lotta e di contrattazione: l’inchiesta della procura di Milano e le sentenze che hanno accertato la natura subordinata del rapporto di lavoro (es.: in Spagna, per quanto riguarda i riders, e in UK, per i drivers di UberEats).

I riders si sposteranno poi alle 15 presso piazza San Silvestro, dove è previsto un ulteriore presidio.

Il 27 invece, in tutta Italia, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo si daranno di nuovo appuntamento per ribadire quanto detto nell’ultimo anno: c’è bisogno di reddito e soprattutto di una riforma strutturale del settore, che vada oltre l’emergenza e affronti le problematiche che affliggono il comparto da molto prima dell’esplosione della pandemia.

Si tratta dei primi appuntamenti di quella che sarà, ci auguriamo, una lunga primavera fatta di lotte, per restituire voce e protagonismo a tutte le lavoratrici e i lavoratori che stanno pagando il prezzo più alto della crisi, che non intendono rassegnarsi, che pretendono dignità.

 

Non per noi, ma per tutti!