Ieri (9 ottobre) si è svolto alla Camera un question time alla presenza della Ministra Nunzia Catalfo che, interrogata dalle On. Gribaudo e Serracchiani (PD) – sulle iniziative volte alla stabilizzazione dei lavoratori precari di ANPAL Servizi al fine di potenziare le strutture nazionali per le politiche attive del lavoro nell’ottica di un migliore funzionamento della disciplina sul Reddito di Cittadinanza –, ha fornito risposte in merito alle quali sentiamo l’urgenza di fare chiarezza. Procediamo per punti:
I precari di ANPAL Servizi non sono dipendenti pubblici, pertanto, coerentemente agli orientamenti della giurisprudenza, non sono sottoposti alle limitazioni previste per il reclutamento nel pubblico impiego. Dal momento che la stragrande maggioranza dei contratti di collaborazione è affetta da oggettiva illegittimità, tali contratti dovrebbero essere convertiti allo scopo di sanare tale vulnus. Al netto di questa premessa, va ricordato che nel corso degli anni, i precari hanno in realtà sostenuto a ogni scadenza contrattuale diverse prove a evidenza pubblica, con una media complessiva pari a 5 selezioni per ogni operatore. Dunque, nel corso degli anni, gli operatori sono sempre stati sottoposti a selezioni caratterizzate da principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità, così come previsto dalla norma richiamata.
Diversamente da quanto affermato alla Camera, non ci sono invece dubbi che il suddetto regolamento sia stato inequivocabilmente approvato dal CDA ANPAL nella seduta del 7 giugno 2017 con Deliberazione 10 CdA 7 giugno 2017. Successivamente, tale atto è stato ratificato, al fine di darvi esecuzione, con la Determinazione AU n.10 12 GIUGNO 2017, sul quale pendeva l’obbligo di attuare quanto approvato dal CdA.
Il riferimento all’indagine contabile non risulta, a nostro parere, ostativa dei processi di stabilizzazione. Inoltre, la suddetta Procura – attivata irritualmente con una “anonima denunzia” – secondo la Ministra, starebbe vagliando la correttezza della stabilizzazione di 48 precari avvenuta nel 2017. A fronte di tale dichiarazione, non possiamo che rilevare due macroscopiche anomalie: 1) tale eventuale inchiesta pare muoversi ben al di fuori del perimetro di competenza della magistratura contabile; 2) il pretesto di utilizzare tale indagine per bloccare le stabilizzazioni introduce l’impossibile fattispecie di un’inchiesta su fatti futuri che, a oggi, non sappiamo se potranno essere irregolari.
Temiamo si tratti, con ogni evidenza, della stessa proposta avanzata dall’A.U. Mimmo Parisi, durante il tavolo del 3 ottobre disposto dal Ministero, in merito alla quale abbiamo già avuto modo di dichiarare la nostra più ferma opposizione. In sostanza: un concorso aperto al pubblico per 410 posizioni, con una quota riservata ai precari storici (eventualmente pari al 50% delle posizioni). Dal momento che i precari sono 654, più che di un processo di stabilizzazione si tratta dell’attuazione irresponsabile di un vero e proprio turn over, sulla pelle dei precari storici; al quale si combina un potenziale esubero di centinaia di operatori precari che si manifesterà già a partire dai prossimi mesi. Cui vanno aggiunti – ci preme sottolineare – i 29 lavoratori a termine attualmente disoccupati, anche a causa degli effetti collaterali del Decreto Dignità.
Mentre la Ministra, sbagliando, parla della mancata approvazione del Regolamento, in verità avrebbe dovuto riferire sia dell’assenza del Piano industriale di ANPAL Servizi – annunciato già il 12 giugno ad un tavolo presso il MLPS – ma soprattutto della mancata approvazione da parte di ANPAL del nuovo Piano Operativo ANPAL Servizi 2017-2021 (rimodulazione, estensione temporale e integrazione economica). Il paradosso è che attualmente si stanno realizzando delle attività (tra le quali quelle sul Reddito di Cittadinanza), sulla base per altro di una nuova riorganizzazione aziendale, previste da un Piano Operativo ancora non approvato, esponendo di fatto l’azienda a illeceità sul piano delle regole di rendicontazione europea. Attività e nuova organizzazione sono in contrasto con l’unico Piano strategico di ANPAL Servizi, approvato da ANPAL, che è ancora quello del 2017.
Conviene rammentare, che durante il tavolo negoziale del 3 ottobre, in risposta all’inaccettabile proposta dell’A.U. Mimmo Parisi, abbiamo già evidenziato diversi rilievi tecnici, che evidentemente è opportuno riprendere:
Dalle informazioni acquisite nelle ultime ore, sembrerebbe che il Governo non intenda trovare soluzioni concrete per risolvere positivamente la vertenza dei precari di ANPAL Servizi, pur avendola ampiamente evocata (su questo invece non possiamo non “apprezzare” la coerenza del Ministero del Lavoro che, appena insediato, sta procedendo in piena continuità con il precedente Governo e Ministro). Auspichiamo che gli emendamenti al Decreto Legge 101/2019 “Recanti disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali”, riguardanti le stabilizzazioni dei precari, siano nei prossimi giorni approvati dal Senato, in modo da mettere in sicurezza il processo di stabilizzazione, superando i presunti vincoli tecnici avanzati dall’azienda che – stante la loro insussistenza di fatto – sembrano più delle vie di fuga dagli impegni presi. Inoltre, privare ANPAL Servizi di un organico stabile sarebbe un atto inopportuno, visti anche i ritardi con cui sta procedendo la “fase due” del Reddito di Cittadinanza.
Qualora il Governo chiedesse formalmente di ritirare gli emendamenti, prenderemo atto dell’indisponibilità a risolvere la strutturale condizione di precarietà in azienda, nonostante le dichiarazioni del 24 settembre della Ministra Nunzia Catalfo al tavolo negoziale, in cui dichiarava: «il governo vuole eliminare il precariato in ANPAL Servizi». Ecco, su questo diamo serio credito alla Ministra e ci aspettiamo fatti concreti in tempi rapidissimi, anche e soprattutto perché sono in corso scadenze contrattuali che lasciano senza reddito.
Annunciamo sin da subito che, nei prossimi giorni, le precarie e i precari si prepareranno a rilanciare una determinata mobilitazione.
Coordinamento nazionale precari di ANPAL Servizi
CLAP – ANPAL Servizi