Roma 5 giugno 2024 | Si è svolto ieri un lungo incontro con la Presidente e con la delegazione trattante aziendale. L’appuntamento è stato convocato a seguito della richiesta da noi trasmessa lo scorso sabato 1° giugno, tenuto conto dell’incontro che la Presidente ha avuto con le OO.SS. confederali il 30 maggio, anche (ma non solo) al fine di sanare le asimmetrie informative. L’incontro arriva dopo una prima fase di mobilitazione della comunità professionale sugli ultimi Ordini di Servizio, dalla partecipata assemblea generale del 30 maggio all’elevata adesione allo sciopero di lunedì, con lo Speakers’ Corner e le azioni comunicative territoriali; tutto ciò, a conferma del diffuso malessere sollecitato dai primi atti di riorganizzazione.
Nel corso dell’articolato confronto, abbiamo evidenziato l’importanza di una corretta gestione delle relazioni industriali, che sia capace di assicurare pari dignità a tutte le OO.SS. presenti in azienda. Per questo, abbiamo proposto nuovamente la necessità di un tavolo sindacale unico o in alternativa altre soluzioni, in grado di tutelare al meglio pluralismo sindacale e corretta e sincronica gestione delle informazioni negoziali.
L’incontro è stato l’occasione per affrontare i temi fondamentali che hanno caratterizzato il percorso di mobilitazione delle ultime settimane:
Alla luce di queste criticità, abbiamo richiesto: il ritiro immediato degli OdS; la costituzione di una commissione paritetica per definire metodologie e criteri trasparenti nella valorizzazione delle competenze e delle esperienze, in relazione ai fabbisogni della nuova programmazione; la convocazione di un tavolo unitario con le OO.SS..
Abbiamo registrato una prima apertura al confronto. La Presidente ha riconosciuto alcune delle criticità esposte, impegnandosi in primo luogo a garantire una corretta gestione delle relazioni industriali, allo scopo di evitare, per il futuro, asimmetrie informative. In tal senso, ha ribadito che l’Azienda non ha in nessun modo voluto colpire la nostra RSA, o alcune nostre iscritte e iscritti, mostrando invece la volontà di risolvere fin da subito i potenziali squilibri.
Per quanto riguarda il disegno organizzativo e gli OdS, la Presidente, dopo essersi assunta la responsabilità delle decisioni, ha mostrato disponibilità a sanare alcune distorsioni sull’allocazione del personale, tenendo conto dei seguenti criteri: a) maggiore approfondimento della lettura dei curricula valorizzando le competenze agite, la storia professionale e la formazione acquisita; b) la risoluzione degli errori materiali; c) la disponibilità a evitare potenziali situazioni di incompatibilità, in riferimento a eventuali fragilità, all’interno dei team di lavoro; d) la disponibilità a tener conto di eventuali richieste di mobilità.
Per quanto riguarda il metodo col quale realizzare la parziale revisione degli OdS, la Presidente ha prospettato, già a partire da oggi, il coinvolgimento dei Responsabili di Linea a cui sarà chiesto di valutare l’allocazione del personale e di raccogliere segnalazioni da parte delle e dei dipendenti.
Al fine di evitare che la revisione degli OdS avvenga solo attraverso interventi “dall’alto” dei Responsabili di Linea, la Presidente, ha respinto la nostra richiesta di istituire una commissione paritetica e ha proposto che ulteriori criticità non rilevate dai Responsabili di Linea potranno esser affrontate nei tavoli con le OO.SS. A tal fine, se nell’ambito della discussione collettiva che si svolgerà nei prossimi giorni si accoglierà questa proposta, ci faremo immediatamente promotori di iniziative volte a rilevare le insoddisfazioni e le distorsioni venutesi a creare.
Alla luce di questi primi e parziali segnali di apertura, che sono senz’altro il risultato della mobilitazione unitaria che è stata messa in campo negli scorsi giorni, riteniamo necessario svolgere una valutazione collettiva delle proposte aziendali, attraverso la convocazione di una assemblea generale che si svolgerà il prossimo venerdì, 7 giugno, dalle 12:00 alle 13:00, a cui sono invitate/i tutte/i le lavoratrici e i lavoratori e le OO.SS. presenti in azienda per valutare il prosieguo comune e convergente delle iniziative.
Il Coordinatore nazionale delle CLAP