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Sviluppo Lavoro Italia | Dopo lo sciopero, le CLAP incontrano la Presidente Nicastro

5 June 2024

Dopo il successo dello sciopero della mattina del 3 giugno, si è svolto ieri un lungo incontro tra la Presidente Paola Nicastro, e la delegazione trattante Sviluppo Lavoro Italia, e la delegazione delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario. A seguire, un report dettagliato del lungo e articolato confronto. Fissata, per il prossimo 7 giugno, l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori.

Roma 5 giugno 2024 | Si è svolto ieri un lungo incontro con la Presidente e con la delegazione trattante aziendale. L’appuntamento è stato convocato a seguito della richiesta da noi trasmessa lo scorso sabato 1° giugno, tenuto conto dell’incontro che la Presidente ha avuto con le OO.SS. confederali il 30 maggio, anche (ma non solo) al fine di sanare le asimmetrie informative. L’incontro arriva dopo una prima fase di mobilitazione della comunità professionale sugli ultimi Ordini di Servizio, dalla partecipata assemblea generale del 30 maggio all’elevata adesione allo sciopero di lunedì, con lo Speakers’ Corner e le azioni comunicative territoriali; tutto ciò, a conferma del diffuso malessere sollecitato dai primi atti di riorganizzazione.

Nel corso dell’articolato confronto, abbiamo evidenziato l’importanza di una corretta gestione delle relazioni industriali, che sia capace di assicurare pari dignità a tutte le OO.SS. presenti in azienda. Per questo, abbiamo proposto nuovamente la necessità di un tavolo sindacale unico o in alternativa altre soluzioni, in grado di tutelare al meglio pluralismo sindacale e corretta e sincronica gestione delle informazioni negoziali.

L’incontro è stato l’occasione per affrontare i temi fondamentali che hanno caratterizzato il percorso di mobilitazione delle ultime settimane:

  • L’accentramento delle decisioni relative all’allocazione del personale e alla progettazione esecutiva, senza adeguata valorizzazione delle competenze disponibili nell’Agenzia. In una fase di transizione così importante, la strada giusta avrebbe dovuto essere quella del pieno coinvolgimento della comunità professionale;
  • Le gravi distorsioni prodotte dalle pubblicazioni degli OdS, ampiamente denunciate anche nel corso dello sciopero. Aiutandoci con alcuni esempi: l’assenza di criteri di equità e trasparenza nell’allocazione dei dipendenti; la divisione dei team di lavoro che ha comportato una dispersione delle conoscenze accumulate e un indebolimento della capacità di assistenza tecnica verso gli attori istituzionali e gli altri stakeholder; l’opacità dei criteri che ha guidato l’assegnazione delle responsabilità, che in alcuni casi potrebbe far presuppore la volontà di favorire progressioni di carriera; la scarsa attenzione alla predisposizione di “passaggi di consegne” tra i team di lavoro allo scopo di assicurare una migliore continuità operativa; una forma di rappresaglia contro la nostra RSA ed alcuni iscritte e iscritti alle CLAP.
  • L’incompletezza del disegno organizzativo corrisponde alla mancata previsione, sia di chiari processi di lavoro standardizzati sia di flussi operativi che dovrebbero regolare il rapporto tra varie aree di produzione. L’assenza di questi aspetti non può essere colmata dal ricorso esclusivo alla «flessibilità organizzativa», a cui ha fatto appello la Presidente nell’incontro con la comunità professionale di lunedì. Ciò, a nostro avviso, rischia di generare arbitrarietà e disomogeneità.

Alla luce di queste criticità, abbiamo richiesto: il ritiro immediato degli OdS; la costituzione di una commissione paritetica per definire metodologie e criteri trasparenti nella valorizzazione delle competenze e delle esperienze, in relazione ai fabbisogni della nuova programmazione; la convocazione di un tavolo unitario con le OO.SS..

Abbiamo registrato una prima apertura al confronto. La Presidente ha riconosciuto alcune delle criticità esposte, impegnandosi in primo luogo a garantire una corretta gestione delle relazioni industriali, allo scopo di evitare, per il futuro, asimmetrie informative. In tal senso, ha ribadito che l’Azienda non ha in nessun modo voluto colpire la nostra RSA, o alcune nostre iscritte e iscritti, mostrando invece la volontà di risolvere fin da subito i potenziali squilibri.

Per quanto riguarda il disegno organizzativo e gli OdS, la Presidente, dopo essersi assunta la responsabilità delle decisioni, ha mostrato disponibilità a sanare alcune distorsioni sull’allocazione del personale, tenendo conto dei seguenti criteri: a) maggiore approfondimento della lettura dei curricula valorizzando le competenze agite, la storia professionale e la formazione acquisita; b) la risoluzione degli errori materiali; c) la disponibilità a evitare potenziali situazioni di incompatibilità, in riferimento a eventuali fragilità, all’interno dei team di lavoro; d) la disponibilità a tener conto di eventuali richieste di mobilità.

Per quanto riguarda il metodo col quale realizzare la parziale revisione degli OdS, la Presidente ha prospettato, già a partire da oggi, il coinvolgimento dei Responsabili di Linea a cui sarà chiesto di valutare l’allocazione del personale e di raccogliere segnalazioni da parte delle e dei dipendenti.

Al fine di evitare che la revisione degli OdS avvenga solo attraverso interventi “dall’alto” dei Responsabili di Linea, la Presidente, ha respinto la nostra richiesta di istituire una commissione paritetica e ha proposto che ulteriori criticità non rilevate dai Responsabili di Linea potranno esser affrontate nei tavoli con le OO.SS. A tal fine, se nell’ambito della discussione collettiva che si svolgerà nei prossimi giorni si accoglierà questa proposta, ci faremo immediatamente promotori di iniziative volte a rilevare le insoddisfazioni e le distorsioni venutesi a creare.

Alla luce di questi primi e parziali segnali di apertura, che sono senz’altro il risultato della mobilitazione unitaria che è stata messa in campo negli scorsi giorni, riteniamo necessario svolgere una valutazione collettiva delle proposte aziendali, attraverso la convocazione di una assemblea generale che si svolgerà il prossimo venerdì, 7 giugno, dalle 12:00 alle 13:00, a  cui sono invitate/i tutte/i le lavoratrici e i lavoratori e le OO.SS. presenti in azienda per valutare il prosieguo comune e convergente delle iniziative.

Il Coordinatore nazionale delle CLAP