La campagna si prefigge l’obiettivo di difendere e migliorare il reddito di cittadinanza, dando voce a chi rischia di perdere una misura essenziale per la propria sopravvivenza, e di batterci per l’introduzione di un reddito universale contro povertà e marginalità sociale.
In un paese con quasi 9 milioni di persone che vivono in situazione di povertà relativa e quasi 6 coloro che non hanno accesso a beni servizi essenziali, il Governo Meloni ha deciso, in legge di stabilità, di ridimensionare per il 2023 e abolire dal primo gennaio prossimo il reddito di cittadinanza. Nei giorni scorsi è emersa un’ulteriore proposta, la cosiddetta MIA, misura di inclusione attiva, che sostituisce in maniera ancora più restrittiva ed operando tagli lasciano quindi solo le briciole alle persone povere del nostro paese.
Con tutti i limiti, che abbiamo sempre evidenziato come associazioni e realtà impegnate su questi temi, in questi anni il reddito di cittadinanza, ha rappresentato e svolto un ruolo chiave nel contenimento dei processi di impoverimento della società risultando importante per evitare l’accentuazione di una catastrofe sociale. Occorre un reddito universale che sia in grado di garantire autonomia e di dare forza alle persone in un mercato del lavoro caratterizzato dalla diffusione di lavoro nero, di contratti precari e dell’assenza di un salario minimo in grado di garantire dignità e libertà nel lavoro.
Questa nostra campagna vuole interloquire con chi promuove iniziative contro l’autonomia differenziata, con chi sta immaginando battaglia sul tema della riforma fiscale, per ripristinare il contributo affitto, per la sanità pubblica, per un salario dignitoso. Insomma una campagna che sia in grado di interloquire con tutto il resto della piattaforma sociale che si muove nel paese ma che abbia al centro della propria iniziativa tentare di obbligare il governo ad introdurre una misura universale di reddito.
Una campagna di scopo il più possibile ampia e partecipata, trasversale e non identitaria, con l’obiettivo chiaro di una riforma per un reddito universale.
Una campagna con una forte attivazione dei territori e in cui ogni realtà, organizzazione, rete esprima la propria specificità.
Una campagna che vuole la creazione di reti territoriali e che veda il coinvolgimento attivo delle percettrici e dei percettori del reddito.
A livello operativo, abbiamo definito:
1) una settimana di mobilitazione diffusa sul territorio nazionale – dal 1 a al 6 maggio – con iniziative in ogni territorio libere e auto-organizzate all’interno di una cornice comunicativa comune (slogan, azioni fisiche, parole cardine, logo, etc.) che renda chiaramente identificabile la campagna comune e il collegamento tra le iniziative territoriali.
2) la costruzione di una mobilitazione nazionale a Roma indicativamente il 27 maggio, le cui modalità discuteremo insieme. Anche per l’individuazione della data, terremo in considerazione l’agenda politica di discussione della riforma sul reddito.
Inoltre:
abbiamo attivato una mailing list come luogo di confronto e di aggiornamento su tutti gli aspetti della campagna, compresi diversi contributi come l’approccio femminista ed ecologista
qui di seguito le pagine Facebook ed Instagram della campagna:
https://www.facebook.com/
per richiedere la pubblicazione su tali pagine di iniziative inerenti la campagna, inviate una mail a civuoleunreddito@gmail.com.
qui la cartella con tutto il materiale utile agli aspetti comunicativi delle iniziative territoriali all’interno della campagna:
https://drive.google.com/
Chiamiamo tutti i territori ad attivarsi per creare reti territoriali, attivare le percettrici e i percettori, diffondere la campagna tramite le proprie iniziative.
Ci riconvocheremo in assemblea nel mese di aprile per confrontarci sull’andamento del percorso della campagna (la proposta di data in mailing list).
Nel frattempo ricordiamo:
la mobilitazione del 31 marzo a Napoli organizzata dal Movimento disoccupati organizzati;
la manifestazione del 6 maggio ad Ancona organizzata da NUDM per il diritto all’aborto