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RINNOVO CONTRATTO NAZIONALE COOP SOCIALI – BASTA LAVORO POVERO!

13 February 2023 |  Clap

I Sindacati di base (ADL Cobas, CLAP, Cobas Lavoro Privato, educatori Cub Monza e Brianza, SGB, Sial Cobas) con questo comunicato inaugurano una campagna unitaria per il prossimo rinnovo del CCNL Cooperative Sociali. I primi incontri tra Sindacati Cgil, Cisl, Uil e Centrali Cooperative sono iniziati con anni di ritardo rispetto al rinnovo precedente, scaduto nel 2019, senza consultazione né validazioni di operatrici e operatori sociali. Crediamo sia importante e necessaria l’attivazione di lavoratrici e lavoratori del settore affinché in quei tavoli si possa discutere dei temi rilevanti.

Vogliamo Servizi pubblici di qualità e paga degli enti locali!

I primi incontri tra Sindacati Cgil, Cisl, Uil e Centrali Cooperative sono iniziati con anni di ritardo rispetto al rinnovo precedente, scaduto nel 2019, senza consultazione né validazioni di operatrici e operatori sociali. Crediamo sia importante e necessaria l’attivazione di lavoratrici e lavoratori del settore affinché in quei tavoli si possa discutere dei temi rilevanti, innanzitutto quello del salario, considerando anche l’aumento dell’inflazione e del costo della vita che affama ed impoverisce ulteriormente tutte/i.

Nello scorso rinnovo, ad esempio, il misero aumento salariale era diviso in tre rate e l’ERT (il premio territoriale) pre-esistente è in sostanza scomparso; questa è l’ennesima beffa verso i/le dipendenti delle Cooperative. Chiediamo, invece, un salario dignitoso almeno pari a quello del pubblico impiego per consentire un riconoscimento di queste figure professionali e del loro  lavoro quotidiano nei servizi pubblici. In questi anni, come testimoniato anche da alcune testate locali e nazionali, si è verificato infatti un vero e proprio esodo dal settore: a migliaia si sono dimesse/i alla ricerca di condizioni di lavoro migliori, questo ha comportato sovraccarico per chi è rimasto e perdita della qualità dei servizi dovuta al turnover continuo con conseguente disagio all’utenza.

Ci proponiamo di:

Promuovere una campagna su questi 5 punti:
1) Aumenti consistenti della paga base indicizzata al costo della vita – equiparare paga al contratto degli Enti Locali
2) Riduzione orario settimanale di lavoro full time da 38 a 36 (per le mansioni educative: 30 frontali e 6 non frontali per programmazione, equipe, supervisione etc).
3) Cancellazione della banca ore
4) Maternità al 100%
5) Diritti a tutte le organizzazioni sindacali presenti nei luoghi di lavoro

Organizzare assemblee sindacali in ogni luogo di lavoro che possiamo raggiungere, per discutere del Contratto e votare rappresentanti sindacali che possano unirsi in un Coordinamento Nazionale che rappresenti realmente la voce di chi è impiegata/o nel settore. Basta Contratti firmati sulla nostra testa!

Organizzare mobilitazioni e momenti di discussione pubblici per discutere e rappresentare pubblicamente l’inadeguatezza di questo Contratto e di questo Sistema di esternalizzazione che impoverisce i lavoratori e peggiora la qualità dei Servizi.