ANPAL Servizi

ANPAL Servizi | Not in my name: nessuna trattativa sulla testa dei precari!

4 December 2019

Comunicato stampa  Roma 4 dicembre |  In occasione dell’incontro tra il management di ANPAL Servizi e le Organizzazioni Sindacali confederali, si è svolta una giornata di mobilitazione e comunicazione dal titolo Not in my name: nessuna trattativa sulla testa dei precari! L’iniziativa, promossa dalle Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP) e dal Coordinamento nazionale precari di ANPAL Servizi, è stata sostenuta dalle lavoratrici e dai lavoratori di diverse regioni. Sotto la sede centrale di Roma, in contemporanea col tavolo negoziale di cui sopra, si è svolto uno Speakers’ Corner.

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Decine di operatori delle politiche attive hanno indossato una maschera bianca con un bavaglio, per denunciare la grave condotta di ANPAL Servizi, smaccatamente lesiva della libertà e della democrazia sindacali. Solo pochi giorni fa, l’azienda si è spinta fino al punto di mettere in questione l’esercizio del diritto di sciopero, diritto – non ci stanchiamo di ripeterlo – costituzionalmente presidiato. Atteggiamento che ha spinto, negli ultimi giorni, i parlamentari di PD, Italia Viva e LeU a depositare ben quattro interrogazioni alla Ministra Nunzia Catalfo, con lo scopo di fare luce tanto sulle condotta antisindacale quanto sul piano di stabilizzazione dei precari previsto dalla Legge 128/2019.

I precari, che l’azienda vorrebbe a tutti i costi rendere “invisibili”, ancora una volta hanno preso parola per affermare con forza che le stabilizzazioni devono comprendere l’intero bacino dei 654 precari “storici”, tempi determinati e collaboratori.

Negli ultimi giorni, l’azienda ha presentato una proposta di accordo alle OO.SS. confederali, convocandole, come sopra indicato, per oggi pomeriggio. E lo ha fatto escludendo le CLAP che, bene ribadirlo, sono il primo sindacato per numero di iscritti, maggiormente rappresentativo in generale e massimo rappresentante degli operatori precari in particolare. Come le CLAP hanno avuto modo di raccontare, a seguito dell’incontro avuto col management aziendale lo scorso 25 novembre, l’Amministratore Unico Domenico Parisi e ANPAL Servizi intendono stabilizzare meno di 400 dei 654 operatori precari: una proposta inaccettabile che comporterebbe centinai di esuberi. Ciò accade proprio mentre entra nel vivo la cosiddetta “fase due” del Reddito di Cittadinanza, e mentre esplodono drammatiche crisi aziendali: ora più che mai sarebbe invece urgente un solido sistema di politiche attive, fondato sul superamento definitivo della vulnerabilità contrattuali degli operatori.

La mobilitazione non si ferma, chiediamo alla Ministra Nunzia Catalfo di farsi garante della corretta e tempestiva applicazione della Legge 128/2019, convocando subito ANPAL Servizi S.p.A. e tutte le Organizzazioni Sindacali.

Coordinamento nazionale precari ANPAL Servizi

Camere del Lavoro Autonomo e Precario – ANPAL Servizi