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ANPAL Servizi | Superata «quota 100» iscritte/i: ora subito accordo sindacale, stabilizzazioni, diritti per tutte/i!

25 October 2019

Roma 25 ottobre 2019 – Comunicato stampa | Qualcuno pensava che sarebbe stata una «pazza idea» costituire, dentro ANPAL Servizi, le Camere del Lavoro Autonomo e Precario. In molti ci dicevano che non ce l’avremmo fatta a portare in un’azienda di proprietà pubblica, da sempre presidiata dalle organizzazioni sindacali confederali, tutta la combattività e l’innovazione di un sindacato indipendente.

Ci siamo riusciti, abbiamo vinto la sfida. Oggi festeggiamo un primo importante traguardo: in poco più di tre mesi dal lancio della campagna di iscrizione, abbiamo raggiunto e superato la nostra «quota 100». Da luglio, più di 100 iscritte/i: siamo già il secondo sindacato presente in azienda e presto, anzi prestissimo, diventeremo la prima organizzazione sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori di ANPAL Servizi.

Un risultato straordinario, frutto di un appassionante lavoro collettivo. Nell’ultimo anno, le CLAP sono sempre state al fianco della lotta delle precarie e dei precari di ANPAL Servizi; proclamando scioperi, sostenendo la mobilitazione e le tante azioni comunicative. Si è affermata così la possibilità, per chi da anni si batte al fine di ottenere la stabilizzazione, di organizzarsi in sindacato, di fare cioè della struttura sindacale uno strumento al servizio della lotta, delle lavoratrici e dei lavoratori tutti – collaboratori, tempi determinati e indeterminati.  

Le CLAP, in combinazione col Coordinamento nazionale, sono state l’unica organizzazione sindacale a discutere in assemblea, con delegazioni degli operatori provenienti da tutta Italia, il merito e i dettagli del tavolo negoziale disposto dalla Ministra Nunzia Catalfo il 24 settembre scorso. Assemblea, quella del 26 settembre, che si è svolta al di fuori della sede aziendale, avendo l’azienda negato alle CLAP i diritti sindacali. Trasparenza massima, condivisione, piena democrazia nelle decisioni: questo il metodo di una organizzazione sindacale che ha l’obiettivo di strappare diritti per chi diritti, in Italia, fin qui non ne ha avuti.

Con le CLAP siamo stati dunque al tavolo di trattativa presso il Ministero del Lavoro. Forti del mandato collettivo, negli incontri con la Ministra e l’Amministratore Unico di ANPAL Servizi Domenico Parisi abbiamo rivendicato a gran voce la stabilizzazione – trasformazione diretta dei contratti, senza alcuna prova selettiva – di tutti i 654 precari, compresi i 40 che, causa effetti collaterali del Decreto Dignità, scaduto il contratto sono rimasti senza lavoro. E abbiamo respinto, con tenacia, le inaccettabili proposte dell’azienda.

Siamo arrivati a un giro di boa, per la battaglia che da mesi conduciamo. Solo grazie alla mobilitazione, mercoledì 23 ottobre il Senato ha approvato il Decreto 101/2019, in via di conversione nei prossimi giorni alla Camera. Nel Decreto, come già chiarito, l’emendamento che ha aperto le porte alla stabilizzazione di tutti i precari, sbarrando la strada alla “rottamazione” degli stessi o al turn over voluto dall’A.U. Parisi. Un primo risultato, di sicuro parziale, ma assai importante. Certamente si sarebbe potuto ottenere di più, se solo il management aziendale non si fosse mostrato così irragionevolmente rigido.

Conclusa la conversione della norma, è necessario riprendere subito la negoziazione, perché ora è il momento di sancire i tempi, i criteri e le modalità della stabilizzazione di tutti i precari. Quanto previsto dall’emendamento è una buona base da cui partire, non il punto d’arrivo: per raggiungere l’obiettivo, fondamentale mantenere alta l’attenzione, continuare a lottare, conquistare l’accordo sindacale. Il luogo giusto per riprendere il negoziato, lo abbiamo scritto e lo ribadiamo, è il Ministero del Lavoro, per questo chiediamo alla Ministra di rinnovare il tavolo delle scorse settimane. Sia chiaro: nessuno, né l’azienda né le altre OO.SS., potrà escludere la nostra organizzazione, senza dubbio la maggiormente rappresentativa, dall’accordo.

Oggi è un giorno di festa, perché abbiamo consolidato una inaggirabile presenza in azienda. Ma non ci sono ragioni per fermare la nostra mobilitazione permanente. Da domani, riprendiamo la battaglia e ci fermeremo solo quando tutte e tutti otterranno il contratto di lavoro a tempo indeterminato.

CLAP ANPAL Servizi