Roma 23 giugno 2025 | Oggi, è stato sottoscritto il nuovo CCAL di Sviluppo Lavoro Italia. Ciò, a seguito della partecipata Assemblea Generale delle lavoratrici e dei lavoratori, indetta insieme alla FABI e che si è svolta lo scorso giovedì 19 giugno, durante la quale l’ipotesi di Accordo è stata approvata. Al termine di un’ampia e articolata discussione, infatti, le lavoratrici e i lavoratori di Sviluppo Lavoro Italia hanno confermato all’unanimità il proprio consenso, conferendoci il mandato a procedere con la firma.
La sottoscrizione del contratto arriva dopo un intenso anno di negoziato, ma soprattutto dopo oltre 14 anni dalla scadenza della parte normativa del contratto, che per le 890 lavoratrici e lavoratori ha rappresentato una stagione fin troppo lunga di attese, incertezze, opacità dei percorsi di carriera e immobilismo.
Ci teniamo a ribadire che questo passaggio rappresenta una svolta significativa, non solo per i risultati concreti ottenuti, ma anche per la storia delle relazioni industriali all’interno della nostra Agenzia. Si è infatti aperta e consolidata una nuova fase, resa possibile anche grazie al ruolo attivo del sindacalismo indipendente. A partire dalle stabilizzazioni di circa 600 lavoratori precari, avviate a settembre 2021, passando per l’Accordo sul Lavoro Agile dell’aprile 2023 e per il pre-Accordo sulla parte economica del CCAL siglato nel febbraio 2025, fino ad arrivare all’intesa odierna, le CLAP hanno saputo coniugare capacità di proposta, trasparenza nei processi decisionali e un forte radicamento tra le lavoratrici e i lavoratori, costruendo risultati tangibili attraverso la forza della partecipazione attiva.
Riteniamo che l’importante risultato registrato con il rinnovo del contratto non sarebbe stato neppure ipotizzabile senza la lunga e inedita lotta, durata oltre 3 anni, che ha portato alla stabilizzazione di tutto il personale precario, modificando strutturalmente la composizione dei dipendenti e gli assetti interni all’Agenzia. Attraverso l’ottenimento del riconoscimento formale della rappresentanza sindacale delle CLAP alla fine del 2021, si è definitivamente avviata una nuova stagione di contrattazione.
Il 12 febbraio è stato raggiunto il pre-accordo sulla parte economica, che, con la firma, di oggi è diventato parte integrante del nuovo contratto collettivo. Un risultato estremamente positivo se si tiene conto del contesto economico di profonda incertezza segnato dai preoccupanti venti di guerra e dalla lentezza con cui procedono i rinnovi contrattuali, con incrementi medi estremamente bassi. Secondo gli ultimi dati ISTAT sulle retribuzioni contrattuali (IV trimestre 2024), le variazioni tendenziali delle retribuzioni contrattuali orarie sono state in media, nel 2024, del +4% nel totale del settore privato, e +0,2% nell’insieme della pubblica amministrazione. Complessivamente le retribuzioni contrattuali per dipendente, sul totale dell’economia, sono aumentate del 3% appena nel 2024, mentre tra il 2021 e il 2024 sono cresciute del solo 1,9%. Un dato davvero sconfortante se si considera che, secondo i dati ILO, negli ultimi diciassette anni i salari reali italiani hanno accumulato la contrazione più elevata nell’ambito dell’economie avanzate del G20, con una perdita di 8,7 punti percentuali.
Le principali novità della parte economica per il periodo 2024-2026, come è oramai noto per le lavoratrici e i lavoratori, hanno riguardato:
Al netto di questi risultati sulla parte economica, è importante evidenziare alcuni ulteriori elementi di rilievo:
Per quanto riguarda, invece, le novità contenute nella parte normativa del CCAL si evidenziano soprattutto le innovazioni relative al sistema professionale e agli sviluppi di carriera, che superano il modello di inquadramento basato su una forma statica e prescrittiva delle mansioni. Il nuovo sistema è articolato in 4 Categorie, 7 famiglie professionali e 29 profili, i quali sono ricondotti nella quasi totalità dei casi alle Unità Professionali dei CP ISTAT 2021. A ogni profilo professionale, inoltre, sono stati agganciati compiti ed attività tratti dal Sistema Informativo sulle Professioni di INAPP.
Ogni Categoria prevede declaratorie più nitide, dai confini più chiari, con l’introduzione di un glossario che ne specifica il contenuto: proposta che le CLAP hanno avanzato in coerenza con i migliori CCNL sottoscritti negli ultimi anni. Tutto ciò allo scopo di superare definitivamente le sovrapposizioni e l’opacità che hanno segnato i percorsi professionali nell’Agenzia, generando varie forme di sotto inquadramento. Le declaratorie di Categoria sono articolate in: ruolo, coordinamento, autonomia, relazioni operative interne ed esterne, livelli minimi di istruzione.
In coerenza con la piattaforma delle CLAP, che aveva puntato sulla professionalizzazione dei dipendenti attraverso una dinamica di upgrading del personale, viene stabilito:
Accanto a questi aspetti, si sono registrati avanzamenti anche su altri temi:
Siamo convinti che la contrattazione collettiva sia un terreno essenziale e insostituibile per l’affermazione e la sperimentazione dei diritti, la difesa delle tutele e la costruzione di spazi di democrazia reale nei luoghi di lavoro; ciò, è ancor più evidente nel difficile contesto economico e sociale segnato dal «regime di guerra globale».
Considerando tutti questi elementi, riteniamo questo Accordo la migliore mediazione possibile oggi raggiungibile. Una mediazione che non esaurisce certamente tutte le nostre ambizioni, ma che costituisce una base solida per continuare a contrattare, a difendere, ad avanzare e lottare.
L’Accordo che abbiamo sottoscritto oggi è l’ulteriore passo di un cammino che intendiamo continuare con determinazione, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, dentro Sviluppo Lavoro Italia.
Non possiamo che concludere, ancora una volta, con uno speciale ringraziamento a tutte/i le lavoratrici e i lavoratori che ci hanno accompagnato in questo lungo percorso: con il sostegno, i consigli, le critiche costruttive, la partecipazione alle assemblee sindacali e alle iniziative di mobilitazione, tutte e tutti loro hanno reso possibile questo importante risultato.
RSA CLAP Sviluppo Lavoro Italia