La questione è la seguente: è possibile cominciare ad articolare un’alternativa sociale all’offensiva delle destre vecchie e nuove (in Italia e in Europa), al regime di guerra, alla violenza economica che colpisce, in prevalenza (ma non solo ovviamente), giovani, donne e migranti? Se sì, quale contributo può dare, in questo senso, il sindacalismo conflittuale? E ancora: quale rapporto tra alternativa sociale e forze politiche antagoniste alle destre?
Il grappolo di domande che attraverseranno il Festival CLAP and GO! 2024, Festival giunto alla sua VII edizione. Nel tentativo, che da anni rilanciamo, di coniugare pratica e lotta sindacale con la riflessione critica sul presente, l’immaginazione culturale e politica, l’inchiesta sulle trasformazioni del lavoro, l’innovazione organizzativa.
Inizieremo, presso Casale Garibaldi, venerdì 4 ottobre alle 18:30, discutendo con Marta Bonafoni (PD), Andrea Fabozzi (il manifesto), Elisabetta Piccolotti (AVS), Francesco Silvestri (M5S). Alla luce delle elezioni europee e francesi, delle imminenti elezioni negli Stati Uniti, dell’escalation militare in Ucraina e in Russia, della Nakba (catastrofe) di Gaza e degli attacchi di Israele in Libano e in Cisgiordania (che prefigurano un drammatico allargamento regionale del conflitto), della prossima Legge di Bilancio, ci confronteremo con le/gli ospiti in merito alle battaglie urgenti, da condurre fuori e dentro i palazzi della politica a partire dal prossimo autunno: salario minimo; welfare universale, diritto alla salute e diritti riproduttivi; sicurezza sul posto di lavoro contro la giungla degli appalti e il lavoro nero; no alla guerra e costruzione di un rinnovato, e transnazionale, movimento per la pace; rifiuto attivo del razzismo, in tutte le sue forme.
Sabato 5 ottobre, dalle 11 presso Acrobax, con ADL Cobas (Gianni Boetto), Cobas (Piero Bernocchi), EuroNomade (Sandro Mezzadra e Giso Amendola), NUDM Roma, Sial Cobas, discuteremo del ruolo del sindacalismo conflittuale nel regime di guerra. Regime di guerra da intendere, in Italia e nel nostro presente, con: a) aumento delle spese militari e tagli al welfare; b) inflazione e salari fermi; c) attacco ai diritti e alla democrazia sindacali. La sfida è enorme, pretende capacità di fare rete, di animare momenti di convergenza su programmi e pratiche di lotta condivisi. Sempre sabato, dalle 19, sarà la volta del lavoro dello spettacolo e dell’industria culturale a Roma e in vista del Giubileo. Ne discuteremo con: AITR – Associazione Italiana Tecnici di Ripresa, Erica Battaglia (Presidente Commissione Cultura Roma Capitale), Alessandro Luparelli (Consigliere comunale – Sinistra Civica Ecologista), Ass. Mi riconosci?, Assemblea Vogliamo tutt’altro.
Domenica 6 ottobre, dalle 16 e nuovamente al Casale Garibaldi, due presentazioni: 1. La nuova avventura del team legale (Alessandro Brunetti e Salvatore Corizzo) delle CLAP, con la nascita di Officina dei diritti, lo studio polivalente nel quale prenderà forma anche una ulteriore sede romana delle CLAP; 2. Riprendendo la discussione sull’organizzazione del lavoro nel settore pubblico dell’ultima edizione del Festival, il progetto di inchiesta che proprio al lavoro pubblico – in senso lato – il Centro studi delle CLAP vorrebbe dedicare. Dalle 18, invece, il focus saranno Università e Ricerca, alla luce della nuova riforma del preruolo e dei tagli che colpiranno pesantemente già dalla prossima Legge di Bilancio. Una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di: Antonio Caso (M5S), Roberto Ciccarelli (il manifesto), Alfredo D’Attorre (PD), Giovanna Rinaldi (USB), Francesca Ruocco (Sinistra Italiana), Tito Russo (CGIL FLC), Antonio Sanguinetti (Coordinamento precari CNR).
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Sui nostri canali social, indicazioni sulla programmazione culturale del Festival.