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SOGESID | Inchiesta sul lavoro da remoto

9 April 2021

Dopo l’inchiesta sul lavoro da remoto avviata dalle lavoratrici e dai lavoratori CLAP ANPAL Servizi, anche in SOGESID, e in collaborazione con CLAP ANPAL Servizi, le/i dipendenti iscritte/i CLAP avanzano nella stessa direzione. Sarà uno strumento importante per conoscere problemi e desideri di chi, da un anno e senza una norma in grado di promuovere e tutelare i diritti, lavora in prevalenza da casa. A seguire, il breve testo di presentazione dell’inchiesta; prossimamente, una volta realizzata, il report.

La situazione di emergenza sanitaria ha portato l’azienda, a partire da marzo 2020, ad allinearsi con quanto previsto dai decreti governativi e a trasformare in breve tempo tutte o quasi le attività del proprio personale dipendente in lavoro “da remoto”. Nonostante l’azienda lo chiami lavoro agile, si preferisce qui utilizzare la categoria di “lavoro da remoto” – da contrapporre a lavoro “in presenza” – per indicare le attività di dipendenti che sono state riorganizzate a distanza dalla abituale sede di lavoro e che vengono svolte tipicamente da casa propria mantenendo tuttavia orari di lavoro definiti precedentemente. Nella sezione del questionario dedicata alle prospettive future utilizziamo invece la categoria più propria di lavoro “agile”, utilizzata dalla L. 81/2017.

A seguito dell’emanazione del “Regolamento Transitorio per l’adozione del lavoro agile” del 2 ottobre 2020, i dipendenti hanno svolto le attività in modalità di lavoro da remoto nella misura del 75% e per la restante parte percentuale in presenza, ad eccezione del personale definito “in stato di fragilità” che svolge le attività in modalità di lavoro da remoto nella misura del 100%.

In attesa che venga stipulato con l’azienda un Accordo per l’adozione definitiva di un regolamento per il lavoro agile in regime ordinario, allo stato attuale, i dipendenti stanno ancora svolgendo le proprie attività in modalità di lavoro agile in emergenza, con le stesse regole stabilite nella fase del primo lockdown e aggiornate in parte con il regolamento di ottobre 2020.

Questa auto-inchiesta è volta a rilevare il fondamentale punto di vista dei lavoratori e delle lavoratrici che stanno sperimentando condizioni di lavoro inedite, sulle informazioni, la chiarezza delle norme e delle indicazioni ricevute, gli elementi positivi e negativi rilevati, le prospettive per il futuro, perché non vada dispersa l’esperienza vissuta in questi mesi e possa essere di stimolo per una eventuale riorganizzazione del lavoro. Gli esiti dell’inchiesta saranno utili per un confronto con l’azienda sul futuro del lavoro agile.

Nella sezione “percezione e prospettive”, in particolare, ognuno/a è chiamato a rispondere proiettandosi nel futuro prossimo.

Il questionario è ANONIMO. I dati raccolti saranno trattati in modo aggregato nel rispetto della legge sulla privacy.

Ti chiediamo, rispetto al nuovo assetto organizzativo imposto dal lockdown e dalla persistente condizione di emergenza sanitaria, di rispondere alle seguenti 24 domande e di compilare la sezione anagrafica.