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AGENAS | La pazienza è finita, la lotta non si ferma!

24 March 2021

Comunicato stampa – Roma 24 marzo 2021 | Dopo mesi di lotta, ennesima delusione per le lavoratrici e i lavoratori, dal Primo gennaio disoccupati, di AGENAS. Le promesse di un provvedimento normativo (nel DL “Sostegni”) che mettesse fine a un decennio e più di precariato sono andate in fumo anche questa volta. Ma la lotta per vedere riconosciuti il diritto al posto di lavoro, alla sua stabilità (e alle differenze retributive e contributive), non si ferma, all’azione sindacale si accompagna quella legale.

Dopo mesi di lotta, ennesima delusione per le lavoratrici e i lavoratori, dal Primo gennaio disoccupati, di AGENAS. Le promesse di un provvedimento normativo che mettesse fine a un decennio e più di precariato sono andate in fumo anche questa volta. Viene da chiedersi se non sia lo stesso Ente a ostacolarne il reintegro, visto che continua a bandire avvisi pubblici per l’immissione di nuovo precariato in posti precedentemente occupati dai precari “storici”.  Per non parlare dell’ampio ricorso a consulenze, contratti di collaborazione, nonché delle procedure per l’esternalizzazione di servizi che vedevano precedentemente impiegati lavoratrici e lavoratori oggi disoccupati.

Intanto, il Direttore Generale Mantoan si appresta a incassare la riconferma alla guida dell’Ente. È ormai imminente la sua “stabilizzazione” al vertice dell’Agenzia, per la quale si attende l’intesa della Conferenza Stato-Regioni convocata per il prossimo 25 marzo. A quanto pare, quando si tratta delle posizioni apicali, la strada è sempre in discesa. Quando sono i lavoratori a pretendere la stabilità contrattuale loro dovuta, ecco che subito sorgono ostacoli insormontabili, per l’Ente, per il Governo, ecc.

Nel pieno della pandemia e dell’emergenza sanitaria, con una crisi economica e sociale che si preannuncia lunga e drammatica, è inaccettabile che un Ente pubblico lasci in strada coloro che, per anni, con dedizione e professionalità, hanno garantito consulenza tecnica al Ministero della Salute. Non sorprende, dunque, che le lavoratrici e i lavoratori di AGENAS proseguiranno con tenacia la mobilitazione, portando avanti la loro battaglia nelle sedi giurisdizionali competenti. Avendo prestato per anni la propria opera in sostanziale regime di subordinazione, sebbene con contratti di varia natura e fintamente autonomi, loro spetta il diritto alla al posto di lavoro, nonché le differenze retributive e contributive.

La lotta non si ferma!

CLAP AGENAS