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AGENAS | Nuovo presidio dei precari, ricevuti dal Ministero della Salute

23 December 2020

Comunicato stampa – Roma, 23 dicembre 2020 | I precari “storici” di AGENAS di nuovo in piazza. Partecipato e determinato presidio sotto il Ministero della Salute. Ricevuta una delegazione dei precari, imminente un tavolo di confronto tecnico-politico tra il Direttore Generale dell’Agenzia e il Ministero stesso, alla ricerca di una soluzione tempestiva. A seguire, un breve resoconto della mobilitazione.

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Un’altra intensa mattinata di lotta per le precarie e i precari AGENAS, in scadenza il 31 dicembre prossimo. Non si sono dati per vinti, dopo la bocciatura, da parte del Ministero della Funzione Pubblica, dell’Emendamento di LeU alla Legge di Bilancio ora in via di approvazione alla Camera. Dalle 11 di questa mattina, e dopo il presidio sotto Montecitorio dello scorso 14 dicembre, un nuovo presidio, stavolta sotto il Ministero della Salute. Tra l’altro, e su richiesta degli stessi precari, presidio che ha visto la partecipazione di tutte le sigle sindacali presenti in Agenzia.

Indubbiamente positiva la disponibilità del Ministero a incontrare una delegazione di precari. Per il Ministero, Daniela Rodrigo, Luigino Patacchia, Gianfranco Pasquadibisceglie hanno ribadito la volontà del Ministro Speranza di trovare una soluzione. Positivo, dunque, l’impegno del Ministero a convocare per i prossimi giorni un tavolo di confronto tecnico-politico con il Direttore Generale di AGENAS, Domenico Mantoan – tavolo in merito al quale ci attendiamo tempestivo riscontro da parte del Ministero. Così come pare evidente che il Decreto “Milleproroghe” possa essere un veicolo normativo appropriato per stabilizzare immediatamente i 70 precari.

Un ulteriore e necessario momento di lotta, allora, quello di stamattina; che ha visto pure la partecipazione solidale di una delegazione di precari ANPAL Servizi. E non sarà l’ultimo! Già dal 28 dicembre ripartirà la mobilitazione, con presidi ulteriori, in primo luogo sotto il Ministero della Funzione Pubblica. In merito, a brevissimo indicazioni più precise. Ovviamente, però, ora contano i fatti: la volontà politica deve tradursi in una soluzione concreta, perché dal 1° gennaio 70 precari “storici” – con più di 10 anni di contratti di collaborazione e a tempo determinato alle spalle – rischiano di finire per strada.

Bene ribadirlo: la lotta non si fermerà, fin quando tutte e tutti non saranno stati stabilizzati!

CLAP AGENAS