AGENAS: ci risiamo!
Mentre le precarie e i precari lottano per la dovuta stabilizzazione del rapporto di lavoro, i vertici dell’Agenzia, anziché sostenerli, cosa fanno? Alle 18 di venerdì 18 dicembre, mentre il Governo definiva il nuovo DPCM, inviano una mail con cui invitano quegli stessi precari che, per mancanza di certezze si sono visti costretti a sottostare all’ennesima umiliazione, a presentarsi il lunedì successivo, ovvero oggi, per sostenere il colloquio relativo a un avviso, scaduto solo un paio di giorni prima, finalizzato alla copertura di fantomatiche posizioni di comandati. Bando che, ci teniamo a evidenziare, non conteneva alcun tipo di informazione sulla natura e l’oggetto del colloquio, sul numero dei posti, né tantomeno comprendeva una calendarizzazione dei colloqui. Neanche a dirlo, posti a tempo determinato: nuovi precari che si aggiungono a precari.
E non finisce qui: a meno di 24 ore dalla suddetta comunicazione, ai malcapitati viene recapitata un’altra missiva, con cui l’Amministrazione chiede ai candidati di decidere se sostenere il colloquio oppure affidarsi ai punteggi attribuiti ai titoli desumibili dal Curriculum Vitae. Decisione ardua, considerato che nessuno dei candidati è a conoscenza del punteggio attribuito ai titoli presentati.
E il tutto accade mentre, lo ricordiamo, si attende l’esito della votazione sull’Emendamento presentato da LeU che prevede la stabilizzazione dei 70 precari “storici” di AGENAS. Rispetto al quale ci giungono notizie tutt’altro che positive. Ci si domanda, dunque, che cosa ci sia dietro tutto questo impegno per l’espletamento della suddetta procedura in tempi record e perché la risoluzione della questione precari non meriti altrettanto impegno e dedizione. Forse conosciamo la risposta…
CLAP AGENAS