ANPAL Servizi

ANPAL Servizi | Sciopero, presidio e Salvini contestato (ma accolto da Parisi)

3 June 2020

Le lavoratrici e i lavoratori di ANPAL Servizi non mollano: ancora sciopero, chiedono la stabilizzazione subito per l’intera platea dei precari “storici”, come previsto dalla Legge 128/2019. Ma chiedono anche il riconoscimento delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario, primo sindacato in azienda per numero di iscritti. Mentre si svolgeva lo Speakers’ Corner sotto la sede nazionale di ANPAL Servizi, è d’improvviso arrivato il Senatore Salvini. Immediata la contestazione dei precari: «non si specula sulla pelle di chi rischia il posto di lavoro, sciacallo». A seguire il Comunicato e l’ampia rassegna stampa sulla mattinata di lotta.

Ancora uno sciopero, il nono dall’autunno del 2018. Le Camere del lavoro Autonomo e Precario, le lavoratrici e i lavoratori di ANPAL Servizi sono tornati sotto la sede nazionale, con uno Speakers’ Corner, mentre in diverse altre Regioni si sono svolte iniziative di comunicazione.

Una giornata di agitazione per chiedere, ancora una volta, la stabilizzazione immediata di tutta la platea dei 654 precari “storici”, da completarsi in un’unica tornata, entro luglio, vista l’imminente scadenza contrattuale di circa 520 collaboratori (tra luglio e settembre). I vari interventi – che si sono succeduti nell’arco della mattinata – hanno insistito sulla necessità di attuare procedure di stabilizzazione rapide e semplificate; coerentemente con quanto sta avvenendo in altri comparti della Pubblica Amministrazione, in deroga alla normativa vigente, data l’emergenza sanitaria. Tenendo in conto, tra l’altro, che gli operatori hanno superato in media almeno cinque prove selettive. Terza richiesta: immediato riconoscimento delle CLAP, prima Organizzazione Sindacale per numero di iscritte/i, per affermare i principi e i diritti costituzionalmente presidiati.

Come noto, la bozza di Piano industriale predisposta dal management dell’azienda è stata di fatto bocciata per tre volte dal CdA di ANPAL. I precari e i lavoratori tutti, stamattina, hanno ribadito con forza che non è possibile attendere oltre: l’azienda deve dare piena applicazione alla Legge 128/2019, la quale, prevedendo la stabilizzazione dell’intera platea dei precari “storici”, in alcun modo vincola quest’ultima all’approvazione del Piano industriale. Ciò detto, di queste ore la notizia che il suddetto Piano, nella sua ennesima versione, è stato condiviso con il CdA di ANPAL ed è stato inviato formalmente alle Regioni, che entro l’8 giugno dovranno fornire eventuali osservazioni.

Bene esser chiari: riteniamo ancora insufficienti i contenuti del Piano industriale; manca la progettazione di mosse operative capaci di fronteggiare il «cataclisma occupazionale» imminente, né quello già in corso – ampiamente certificato dai dati ISTAT pubblicati questa mattina. Nel Piano si afferma che le risorse assegnate per le attività rendono possibile, esclusivamente, l’assunzione di 550 precari: sarebbero ben 100, così, gli esuberi. Inoltre, le risorse necessarie per il 2022 – che ammonterebbero a 109 milioni di euro – sono ancora da reperire. Mentre il 28 maggio l’A.U. Parisi ha dichiarato, in audizione in Commissione Lavoro del Senato, che sarebbe stata necessaria l’approvazione del Piano per la copertura finanziaria delle stabilizzazioni, di fatto il documento risulta carente esattamente su questo punto. Peraltro, il tema delle risorse non costituisce un vero ostacolo, poiché basterebbe utilizzare la copertura finanziaria della quale ANPAL Servizi dispone: tra fondi Comunitari e risorse ordinarie, nonché l’ulteriore aggiunta garantita dal DL “Milleproroghe”.

Contemporaneamente allo Speakers’ Corner delle lavoratrici e dei lavoratori, il Sen. Salvini e l’On. Durigon (ex Sottosegretario al Ministero del Lavoro durante il Conte 1) della Lega hanno provocatoriamente scelto di svolgere una conferenza stampa sotto l’azienda. Immediata la contestazione dei precari, che hanno denunciato il tentativo di strumentalizzare la battaglia per le stabilizzazioni. Cosa ancora più grave, l’A.U. Parisi è sceso all’ingresso dell’azienda per accogliere il capo dell’opposizione, piuttosto di ricevere il personale precario e le CLAP. All’uscita dell’incontro, non contento Salvini ha difeso l’operato di Parisi: omettendo i tanti problemi generati dalla sua direzione, solidarizzando col suo piglio ostile ai sindacati, puntando il dito contro il Governo e la CGIL.

L’ennesima violazione dei diritti costituzionali e della democrazia sindacale. Diverse le prese di posizione delle forze politiche di maggioranza – dagli On. Fassina e Fratoianni (LeU) all’On. Gridbaudo (PD), il responsabile lavoro del PD Marco Miccoli e la Sen. Anna Maria Parente (IV) – in solidarietà con i precari, ribadendo la necessità della loro immediata stabilizzazione, nonché il ripristino dei diritti sindacali in azienda. Chiediamo alla Ministra Nunzia Catalfo, e a tutte le forze di maggioranza, di intervenire. La lotta non si ferma, fino a quando tutti i precari non saranno stati stabilizzati.

CLAP ANPAL Servizi

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La rassegna stampa della mattinata:

il Fatto Quotidiano

la Repubblica

Fanpage

Adnkronos