ANPAL Servizi

ANPAL Servizi | La mobilitazione non si ferma, precari in assemblea per la stabilizzazione

27 September 2019

Roma 27 settembre 2019 | Dopo l’incontro con la Ministra Nunzio Catalfo dello scorso martedì 24 settembre, e in attesa di quello del prossimo mercoledì, il Coordinamento nazionale precari ANPAL Servizi e le Camere del Lavoro Autonomo e Precario si sono riuniti a Roma, con delegazioni provenienti da tutta Italia, per definire la piattaforma negoziale sulla stabilizzazione. Una grande prova di democrazia diretta e trasparenza dell’azione sindacale. A seguire il Comunicato stampa che racconta l’assemblea di ieri.

Si è svolta ieri mattina (26 settembre) a Roma, in piazza dei Quiriti, l’assemblea pubblica delle lavoratrici e dei lavoratori di ANPAL Servizi, organizzata dal Coordinamento nazionale precari e dalle Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP). Un vero successo: all’incontro hanno partecipato, oltre agli operatori della sede centrale di Roma, anche diverse delegazioni regionali provenienti dalla Toscana, le Marche, l’Abruzzo, il Molise, il Lazio tutto, la Campania, la Basilicata, Calabria e Sicilia; in streaming, invece, è stato seguito dalla Lombardia, l’Umbria e la Puglia.

Il mancato riconoscimento, da parte dell’azienda, della libertà e dei diritti sindacali costituzionalmente presidiati non ha fermato la mobilitazione del Coordinamento e delle CLAP: dopo l’assemblea che si è svolta il 23 settembre scorso sotto la sede centrale di Roma di ANPAL Servizi, l’assemblea di ieri, gremita e determinata. Nonostante il tentativo di negare il fondamentale diritto di assemblea, dunque, quella di ieri è stata una importante prova di democrazia diretta, trasparenza, elaborazione collettiva della piattaforma sindacale sulle stabilizzazione degli operatori precari.

All’incontro, tra l’altro, ha partecipato una delegazione di Riders Union, organizzazione sindacale indipendente dei ciclo-fattorini, anche loro coinvolti nel Decreto Legge 3 settembre 2019, n. 101 “Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali”.

I tanti interventi che si sono susseguiti, in circa tre ore di serrato confronto, hanno confermato il mandato alla delegazione che incontrerà, il prossimo mercoledì 2 ottobre, la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, l’Amministratore Unico Domenico Parisi e il management aziendale.

L’assemblea ha stabilito le seguenti priorità, sulle quali proseguire la negoziazione:

  • Un piano di stabilizzazione per tutti i 654 operatori precari, allo scopo di qualificare le politiche attive del lavoro a partire dall’implementazione dei servizi connessi alla “fase due” del Reddito di Cittadinanza, garantendo nel contempo la sostenibilità organizzativa di ANPAL Servizi: una società in house che attualmente – vale la pena ricordare – ha circa il 90% del proprio personale precario. Per le molteplici esigenze organizzative il piano deve essere avviato prima della conversione del decreto, con la garanzia di tempi certi di attuazione. Diversi interventi hanno fortemente stigmatizzato le proposte dell’A.U. – tra l’altro dallo stesso ieri sera ribadite, incalzato dalle domande della giornalista Valentina Petrini, nel dibattito televisivo di La7 diretto da Corrado Formigli Piazza Pulita – secondo il quale si procederà con sole 400 stabilizzazioni (scaglionate in due tranche), escludendo di fatto tutti i collaboratori con pluri-committenze. Come abbiamo ribadito durante l’ultimo tavolo negoziale, il 24 settembre scorso, è proprio la condizione di vulnerabilità contrattuale, imposta da ANPAL Servizi, a spingere i lavoratori alla ricerca di altre committenze; ciò allo scopo di assicurarsi una continuità di reddito. In tali casi, si tratta perlopiù di prestazioni aggiuntive occasionali e con bassi salari. Per questo riteniamo necessario che l’azienda consulti direttamente tutti i collaboratori offrendo loro la possibilità della stabilizzazione e la facoltà di scegliere. È anche emerso, in diversi interventi, che negli ultimi anni l’unica reale motivazione dell’abuso di contratti di collaborazione da parte dell’azienda, più che rispondere a esigenze di flessibilità organizzativa e autonomia della prestazione lavorativa, sono stati principi contabili di contenimento della spesa del personale;
  • La riassunzione immediata dei 28 operatori a tempo determinato scaduti a partire dal luglio 2018;
  • Viste le numerose prove a evidenza pubblica che gli operatori hanno superato ciclicamente, alla scadenza di ogni contratto, i precari hanno ribadito con forza la necessità di individuare soluzioni tecniche per trasformare direttamente i contratti di collaborazione, e quelli a tempo determinato, in contratti a tempo indeterminato; senza ulteriori selezioni. A partire da questo criterio, l’assemblea ha ribadito che anche per i 28 dipendenti a termine, scaduti dal luglio 2018, ci dovrà essere il reintegro senza alcuna procedura concorsuale, anche se riservata. Su questi nodi è intervenuto lo staff legale delle CLAP, confermando la correttezza giuridica delle rivendicazioni sindacali;
  • Il Piano industriale che l’azienda ci auguriamo presenti nei prossimi giorni dovrà valorizzare il patrimonio professionale degli operatori precari, vero fattore di sviluppo delle politiche del lavoro e del welfare;

L’assemblea ha chiesto con forza l’immediato riconoscimento delle CLAP da parte dell’azienda, garanzia per la democrazia e il pluralismo sindacale. È stato ricordato che questa O.S. sta svolgendo da mesi una interlocuzione trattante al tavolo negoziale presso il MLPS. L’assemblea ha affermato che nessun accordo sulle stabilizzazioni potrà esser concluso senza il coinvolgimento delle CLAP, ormai una delle più rappresentative O.S. in azienda.

Infine, l’assemblea ha unitariamente deciso che, qualora dovesse essere proposto nel tavolo al Ministero un accordo peggiorativo rispetto a questi punti fondamentali di piattaforma, gli operatori precari chiederanno un referendum tra tutte/i le/i lavoratrici/lavoratori; e, se necessario, riprenderanno la mobilitazione.

Ci auguriamo che l’appuntamento del 2 ottobre sia davvero risolutivo, e si concluda con un accordo sindacale che preveda, finalmente, la stabilizzazione di tutto il personale precario.

 

Coordinamento nazionale precari di ANPAL Servizi – CLAP ANPAL Servizi