Assistenti Sociali - Pisa/USL

Pisa | Ora basta, i diritti e la dignità non si toccano!

11 December 2018

Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario proclamano lo sciopero, per l’intera giornata di giovedì 10 gennaio (2019), delle/degli Assistenti Sociali dipendenti di AGAPE Cooperativa Sociale Onlus di Pisa. Nella mattina dello sciopero, a partire dalle ore 11, presidio sotto il Comune di Pontedera (Corso Matteotti).

Dopo aver tentato per più di un anno di incontrare AGAPE Cooperativa Sociale Onlus, le/gli Assistenti Sociali della Cooperativa dipendenti, rappresentati dalle Camere del Lavoro Autonomo e Precario e impiegati presso la USL Toscana Nord Ovest della Zona Pisana e della Zona Valdera, in forza della delega ricevuta dai Comuni delle Zone sopra citate, hanno deciso di rompere il silenzio e di proclamare lo sciopero per l’intera giornata del 10 gennaio prossimo.

Decisione che si è resa quanto mai necessaria, viste le ultime risposte della Presidente della Cooperativa che, al dialogo in tutti i modi cercato dalle CLAP, ha preferito sbattere porte in faccia – alle/agli Assistenti Sociali ma più in generale ai diritti sindacali e di sciopero costituzionalmente presidiati. Necessario, visto l’aggravio del carico di lavoro – dovuto al cambio d’appalto – che si sta abbattendo sulle lavoratrici e i lavoratori.

Partiamo dall’inizio. È stato proprio con l’approssimarsi del cambio d’appalto che le CLAP, già a partire dallo scorso aprile e poi fino a fine settembre, hanno chiesto un confronto con AGAPE, unica partecipante e vincitrice della gara disposta dalla USL Toscana Nord Ovest. Ciò, a tutela della continuità economica e normativa del rapporto di lavoro delle/degli Assistenti Sociali propri assistiti. Seppur passaggio puramente formale, e tra l’altro prorogato a più riprese, il cambio d’appalto ha offerto il destro ad AGAPE per imporre alle/agli Assistenti Sociali un ulteriore e pesantissimo aggravio dei carichi di lavoro, con l’istituzione del servizio della Reperibilità e del Pronto intervento sociale, e ad alcune/i di loro, poi, il cambio della sede di lavoro e dell’area di intervento. Neanche a dirlo, tali insostenibili ritmi di lavoro stanno violando l’integrità psicofisica delle lavoratrici e dei lavoratori, e affaticando, inevitabilmente, la relazione con gli utenti.

Nonostante la gravità della situazione, e dopo una fitta comunicazione tra le CLAP e la Cooperativa, agli inizi di ottobre tutto è improvvisamente cambiato. AGAPE ha deciso di chiudere duramente ogni interlocuzione con le CLAP – sino a quel momento sostanzialmente in essere. In risposta a tale brusca chiusura, le CLAP hanno provato a chiedere spiegazioni, rilanciando la loro piena disponibilità al confronto. Nulla da fare: nella sua immediata replica AGAPE ha minacciato, tanto le CLAP quanto i suoi iscritti, di ricorrere a contestazioni disciplinari e denuncia penale in caso di sciopero, compromettendone il corrispettivo diritto costituzionalmente tutelato e posto a base del nostro ordinamento democratico.

Di fronte a tale condotta, schiettamente anti-sindacale, le CLAP hanno chiesto una ulteriore convocazione attivando la procedura di raffreddamento e di conciliazione e proclamando lo stato di agitazione. Pronta è stata la risposta del committente pubblico – la Società della Salute della Zona Pisana, con la sua Presidente, la USL Toscana Nord Ovest. Ma al tavolo del 26 novembre, disposto per esperire la procedura, AGAPE ha pensato bene di non partecipare, in aperta violazione della norma che regolamenta lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Di più: rivendicando, il giorno dopo, la mancata partecipazione al tavolo, ha colto nuovamente l’occasione per umiliare la libera iniziativa sindacale dei propri dipendenti.

La battaglia contro l’aumento dei carichi di lavoro, già eccessivi vista la strutturale carenza di organico in relazione ai servizi di cui le/gli Assistenti Sociali sono affidatari, è dunque anche una battaglia per la libertà sindacale e il diritto di sciopero. Ma è pure la battaglia di chi da anni lavora in regime di “esternalizzazione” a mezzo di Cooperative sociali (che svolgono a tutti gli effetti interposizione illecita di manodopera) e che oggi più che mai chiede l’internalizzazione – così come alcuni emendamenti presentati dalle forze di governo (on. Gallo del Movimento 5 Stelle) alla Legge di Stabilità prevedono l’internalizzazione del personale delle pulizie delle scuole pubbliche. Trattandosi nel caso delle/degli Assistenti Sociali, tra l’altro, di personale qualificato che ha già superato, nel corso dell’ultimo decennio, diverse selezioni a rilievo pubblico.

Fermare subito l’aggravio del carico di lavoro!

Basta condotte anti-sindacali!

A parità di competenze, mansioni, responsabilità, parità dei diritti e delle retribuzioni!

 

CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario

 

Leggi il volantino verso lo sciopero del 10.01.2019