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SPRAR: conquistata la clausola sociale per i nuovi bandi

4 May 2016

La lunga e ostinata mobilitazione, animata dagli operatori sociali e da CLAP nel settore delle Cooperative che gestiscono il settore dell’accoglienza a Roma, comincia a dare i suoi frutti. Se da un lato, infatti, la pratica aberrante e generalizzata del mancato pagamento degli stipendi a lavoratrici e lavoratori comincia a essere seriamente contrastata, sia attraverso la pressione sindacale indipendente e auto-organizzata sia attraverso l’azione legale, dall’altro comincia ad arrivare qualche buona notizia anche sul fronte della continuità occupazionale.

La Direzione Accoglienza e Inclusione di Roma Capitale ha finalmente recepito una delle rivendicazioni più importanti, tra quelle avanzate dalle mobilitazioni degli operatori e di CLAP, ma anche di ALA e del Laboratorio dello Sciopero sociale (vedi il 4 dicembre scorso, in Campidoglio, e lo scorso Primo marzo, in Prefettura): l’inserimento, nei bandi che dispongono i nuovi affidamenti per i servizi SPRAR, della clausola sociale, in base alla quale gli operatori che avevano perso il lavoro in seguito ai commissariamenti delle Cooperative “Un Sorriso” e “Inopera” vedranno riconosciuto il diritto di prelazione nelle assunzioni da parte delle Cooperative che riceveranno gli affidamenti.

Una vittoria importante, dunque, che comincia a porre elementi di contrasto all’inaccettabile precarietà occupazionale che caratterizza strutturalmente il settore dell’accoglienza a Roma, inchiodando l’Amministrazione capitolina alle sue dirette responsabilità nei confronti di chi lavora negli appalti pubblici. Un primo passo, insomma, in una mobilitazione che si preannuncia ancora lunga, e che mira a un ripensamento complessivo del sistema dell’accoglienza a Roma, che risponda davvero ai bisogni e ai diritti dei migranti e che tuteli e valorizzi, realmente, lavoratrici e lavoratori.

Solo la lotta paga!

CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario