Focus

Alla conquista dell’organizzazione

22 April 2015

Report della prima assemblea delle/degli iscritte/i

unnamedSabato 18 aprile, alle Officine Zero di Casal Bertone, si è tenuta la prima assemblea generale delle iscritte e degli iscritti delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario. Circa ottanta persone, in rappresentanza di quasi 200 iscritti, si sono confrontate per quasi tre ore a partire dal racconto della propria condizione lavorativa e di vita, segnata da precarietà, sfruttamento, mancati pagamenti, licenziamenti, buchi normativi, assenze di tutele, disoccupazione.

Abbiamo deciso di partire da noi stessi per dare corpo e materialità a questa crisi economica, globale e strutturale, che non vede fine; un primo passo per provare ad uscire dalla solitudine e dal senso di impotenza che segna il lavoro contemporaneo.

Partite Iva della sanità convenzionata, lavoratori dipendenti della logistica, professionisti atipici, precari del sociale, freelance, studenti e disoccupati, tutti insieme, ci siamo interrogati sul significato comune delle nostre storie, delle piccole e grandi vertenze, su come tradurre nel concreto lo slogan delle CLAP “un torto fatto a uno è un torto per tutti”.
Come si ricostruisce la solidarietà negli ambiti di lavoro più isolati e individuali? Come ci si difende dagli effetti nefasti del Jobs Act che, allo stesso tempo, favorisce i licenziamenti e abbatte i diritti di chi viene assunto? Cosa significa “scioperare” per chi non ha nemmeno un rapporto formale o un luogo specifico di lavoro? Come si blocca la produzione quando quest’ultima si presenta non più concentrata nella vecchia fabbrica fordista ma diffusa nei territori e nella città?

Domande ambiziose, a cui vorremmo rispondere collettivamente, immaginando una forma di “sindacato sociale” pienamente auto-organizzato, senza quadri professionali o deleghe al buio, capace di connettere partecipazione diretta, autogestione e mutualismo, rompendo gli steccati rigidi delle “categorie” e delle derive corporative. Provando a trasformare il concetto di solidarietà, da atteggiamento caritatevole a strumento di organizzazione e di lotta del lavoro vivo, che oggi viene diviso, isolato e messo in competizione: vecchi contro i giovani, gli uomini contro le donne, i nativi contro i migranti.

Per rimettere insieme ciò che i padroni vogliono dividere, ripartiamo da una prima proposta di percorso comune: alle attività consolidate di consulenza legale, fiscale e sindacale – che si svolgono ogni lunedì pomeriggio presso OZ, il martedì e il mercoledì presso Esc e Puzzle – proponiamo un momento assembleare periodico (una volta ogni due mesi), in cui decidere insieme le forme organizzative e di lotta più adeguate ai nostri bisogni e alle nostre necessità.

Uno spazio di confronto aperto e democratico in cui condividere, non solo le singole vertenze, ma anche un programma di rivendicazioni più generali – di respiro locale, nazionale ed europeo – necessarie per contrastare le politiche di austerità che incidono sulla nostra vita: un salario minimo europeo, un reddito garantito contro la disoccupazione e l’intermittenza lavorativa, un welfare universale, una vera democrazia sindacale fuori, oltre e contro la svendita dei diritti operata dai sindacati tradizionali.

Ci rivediamo dunque a fine giugno (a brevissimo definiremo la data precisa), per una nuova assemblea che sappia dare continuità e forza a quanto discusso il 18 aprile.