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Emergenza Sanità pubblica | 6 giugno 2024: assemblea e seminario

30 May 2024

Assistiamo a liste di attesa interminabili per usufruire delle prestazioni specialistiche, all’inadempimento diffuso dei livelli essenziali di assistenza, al caos dei pronto soccorso, e alle crescenti mancanze della sanità territoriale. […]

L’appuntamento è alle ore 17 per iniziare un momento di scambio e riflessione collettiva, a cui seguirà l’intervento di Chiara Giorgi ed Edoardo Turi che approfondiranno il tema: SSN dal 1978 a oggi. Cosa è cambiato?

Siamo medic*, infermier*, operat* socio-sanitar*, fisioterapist*, logopedist*, psicolog*, ostetric*, tecnic*, personale coinvolto nell’esercizio della cura e nel garantire il diritto alla salute. Siamo lavorat* del sistema sanitario nazionale (SSN), dipendenti e autonom*, della sanità convenzionata e privata, quasi sempre sfruttat* da uno e dall’altro, convint* che solo unendo le forze possiamo superare le criticità che ci troviamo ad affrontare ogni giorno e le loro conseguenze dirette sul diritto all’accesso alle cure per tutt*. 

Assistiamo a liste di attesa interminabili per usufruire delle prestazioni specialistiche, all’inadempimento diffuso dei livelli essenziali di assistenza, al caos dei pronto soccorso, e alle crescenti mancanze della sanità territoriale. Allo stesso tempo, siamo intrappolat* in condizioni di lavoro insostenibili, dove il confine tra il pubblico e il privato è sempre meno definito, alimentando una competizione salariale che compromette la nostra dignità e la qualità del nostro lavoro. Ci opponiamo alla crescente tendenza a mercificare il rapporto di cura, trasformando il paziente in un cliente, a vantaggio del profitto di fondi assicurativi e speculatori privati. Siamo profondamente preoccupat* per il carico di lavoro insostenibile che molt* di noi affrontano quotidianamente: straordinari, turni massacranti e burn out a cui le nostre categorie sembrano essere condannate, e che peggiorano sempre di più.

Se inizialmente la pandemia aveva suscitato speranze di un cambiamento di rotta, ora ci troviamo di fronte a una realtà amara. Con la fine dell’emergenza sanitaria, la sanità è stata dimenticata, e le criticità rilevate durante la pandemia sono ben lontane dall’essere risolte. Il finanziamento pubblico è stato progressivamente abbandonato, con risorse insufficienti per rafforzare strutturalmente il SSN.

Chiediamo che il nostro lavoro sia riconosciuto, adeguatamente ed equamente retribuito, considerando la sua complessità e le responsabilità di cui ogni giorno ci facciamo carico.  Le carenze nel sistema, evidenziate dai concorsi vuoti e dall’abbandono progressivo del SSN da parte di molti professionisti, minacciano direttamente la qualità e l’accessibilità delle cure gratuite per tutti i cittadini e tutte le cittadine.

Per proteggere il SSN ed il diritto alla salute, ci impegniamo a lottare per un miglioramento delle condizioni lavorative, e a richiedere investimenti adeguati a sostenere una riforma strutturale che ponga al centro il benessere dei pazienti e dei professionisti della salute.  

Siamo convint* che la difesa dei diritti che vengono negati giorno dopo giorno come pazienti e come operat*, non possa che partire dalla presa di parola pubblica degli stessi, che tutti i giorni operano nel settore sanitario e ne vivono i limiti e il definanziamento sulla propria pelle.

Per queste ragioni abbiamo deciso di vederci giovedì 6 giugno presso ESC Atelier Autogestito in Via dei Volsci 159, per aprire uno spazio di confronto e dibattito che possa accogliere istanze e bisogni di tutte le nostre colleghe e i nostri colleghi.

L’appuntamento è alle ore 17:00 per iniziare un momento di scambio e riflessione collettiva, a cui seguirà l’intervento di Chiara Giorgi ed Edoardo Turi che approfondiranno il tema: SSN dal 1978 a oggi. Cosa è cambiato?

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