ANPAL Servizi

Sviluppo Lavoro Italia | Gremita assemblea critica l’assessment

11 April 2024

Giornate convulse, in Sviluppo Lavoro Italia (ex ANPAL Servizi). Oggetto della contesa, le accelerazioni del management sull’assessment. Mercoledì 9 aprile, una assemblea gremita ha criticato metodo e sostanza dello stesso, chiedendo il pieno coinvolgimento della comunità professionale. A seguire, il Comunicato della RSA CLAP.

Oggi pomeriggio si è svolta una partecipata assemblea generale delle lavoratrici e dei lavoratori che ha avuto al centro della discussione il nuovo ciclo di programmazione, la riorganizzazione aziendale e l’avvio della cosiddetta seconda fase del percorso di assessment.

La larga partecipazione e i numerosi interventi segnalano da un lato l’esigenza di confronto, dall’altro la disponibilità della comunità professionale a svolgere una funzione attiva nel processo di cambiamento in corso. Ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori che hanno partecipato dimostrando una ampia convergenza unitaria sulle critiche che sono state esposte, così come ringraziamo la FABI per aver dato indicazione ad utilizzare la discussione democratica come principale spazio collettivo di decisione sindacale.

È emerso dall’assemblea che l’assenza di un piano di coinvolgimento nel nuovo ciclo di programmazione e nella progettazione esecutiva costituisce una ulteriore occasione persa da parte del top management, che neppure in questa occasione, si è dimostrato capace di mobilitare e valorizzare le risorse e le competenze presenti all’interno dell’agenzia. Diversi interventi hanno sottolineato che non emerge una visione strategica ed organica sulla riorganizzazione aziendale in corso, ma ci troviamo di fronte esclusivamente alla definizione di “contenitori di progetti”.

L’assenza di un disegno organizzativo chiaro è ampiamente dimostrata dalla profonda superficialità e contraddittorietà con cui è stata avviata la cosiddetta seconda fase dell’assessment. Le discordanti comunicazioni aziendali degli ultimi giorni hanno solo aumentato il disorientamento nella comunità professionale, rendendo evidente l’estrema confusione dell’azienda sugli strumenti, le metodologie e le finalità. L’assemblea ha preso atto che da alcune ore assistiamo al tentativo caotico da parte dell’azienda di ridefinire ogni volta con parole e finalità differenti lo scopo del questionario di autovalutazione, segno di una mancanza di chiarezza in origine sugli obiettivi che si intendono perseguire.

Diversi interventi hanno evidenziato la debolezza metodologica e la genericità con cui è stata definita la “tassonomia delle competenze”. La quasi totale sovrapposizione delle conoscenze e delle capacità individuate per ciascuna delle cinque aree di produzione, mostra che il questionario non potrà essere efficace né per l’autovalutazione delle competenze agite né per favorire la programmazione della formazione specialistica e strategica.

Le pressioni esercitate in questi giorni dalla nostra O.S. e soprattutto la determinata assemblea di oggi hanno costretto l’azienda a rettificare i contenuti e le tempistiche di compilazione del questionario. Oramai è evidente a tutte e tutti che in assenza di criteri per l’analisi e l’utilizzo dei risultati – che tengano anche conto dell’articolazione progettuale, dei diversi profili e dei ruoli professionali – continuano a sussistere ampi margini di incertezza che testimoniano la volontà dell’azienda di utilizzare in modo discrezionale le informazioni che saranno rilevate.

L’assemblea ha ribadito che siamo di fronte all’ennesimo processo arbitrario, questa volta maldestramente travestito da trasparenza e attenzione ai desideri professionali individuali. Un serio processo di assessment potrà avviarsi esclusivamente dopo la finalizzazione del disegno organizzativo e il rinnovo del CCAL, di cui l’assemblea chiede l’immediata programmazione dei tavoli.

In conclusione, l’assemblea ha condiviso la necessità di un serio cambio di passo nella gestione delle relazioni industriali, nel coinvolgimento e nella motivazione della comunità professionale. In una fase segnata dal malessere organizzativo, amplificato dalla transizione in corso, non bastano occasionali momenti di comunicazione della Presidente, ma serve favorire maggiore consapevolezza dell’impatto che i processi di cambiamento potranno avere sull’attività lavorativa. Prendiamo atto della breve dilatazione dei tempi di compilazione del questionario, rinnovando la legittima pretesa di esplicitare i criteri per l’analisi e l’utilizzo dei risultati. Inoltre, con il presente comunicato si chiede formalmente una risposta alla richiesta di convocazione urgente trasmessa questa mattina dalla scrivente O.S. alla delegazione trattante.

RSA CLAP Sviluppo Lavoro Italia

Leggi anche il Comunicato del 5 aprile