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Sviluppo Lavoro Italia | Basta discriminazioni e monopolio della rappresentanza!

23 April 2024

Giornata convulsa in Sviluppo Lavoro Italia e relativamente all’Accordo sul Lavoro Agile: la nostra RSA, le lavoratrici e i lavoratori dalle CLAP tutelati, sottoposti a una scomposta condotta antisindacale, con la complicità delle OO.SS. confederali, le quali sostituiscono piglio monopolistico e colpi bassi alla democrazia e al pluralismo sindacali costituzionalmente presidiati. A seguire, il Comunicato stampa della nostra RSA che ricostruisce nel dettaglio i fatti degli ultimi giorni, fino a quelli che hanno segnato la giornata di oggi.

Roma 23 aprile 2024

COMUNICATO STAMPA

La comunicazione della Responsabile Capitale Umano trasmessa oggi pomeriggio a tutta la comunità professionale esibisce una gravissima condotta antisindacale ai danni della nostra O.S.. Tale comunicazione, oltre a essere errata, perché nega che l’Accordo per la proroga del Lavoro Agile sia stato raggiunto, ha lo scopo di offendere la nostra autorevolezza, tentando di mutilare la nostra agibilità sindacale; ciò attraverso il disconoscimento degli impegni assunti e violando i più elementari criteri di correttezza e buonafede. Anche in questa occasione, come già accaduto nella fase del “presunto” assessment, la Responsabile Capitale Umano si è distinta per un atteggiamento contradditorio e opaco, dimostrando di non esser all’altezza di questa delicata funzione.   

Procediamo con ordine, però, e ricostruiamo quanto avvenuto negli ultimi giorni fino a stamane.

A seguito del confronto negoziale avvenuto il 18 aprile, la Responsabile Capitale Umano, nel tardo pomeriggio del giorno seguente, ci ha trasmesso l’ipotesi di Accordo per la proroga del Lavoro Agile. Lunedì 22 aprile in prima mattinata abbiamo sostanzialmente raggiunto l’intesa con l’azienda visto che l’Accordo accoglieva gran parte delle richieste da noi esposte nel confronto negoziale e riportate nel comunicato sindacale delle CLAP del 18 aprile. Precisazione importante: la sequenza delle comunicazioni che attestano l’intesa è già in possesso del nostro Ufficio legale, che ha già trasmesso una diffida nei confronti dell’azienda, denunciando il grave comportamento antisindacale e chiedendo, alla medesima, di rettificare immediatamente la propria scorretta comunicazione.

La nostra O.S. dunque, rassicurata la scorsa settimana dall’azienda sul fatto che l’Accordo era sostanzialmente concluso, questa mattina ha reso pubblico un comunicato sindacale in cui sono stati illustrati gli importanti avanzamenti raggiunti rispetto alla iniziale proposta aziendale, avanzamenti e maggiori tutele riguardanti i cosiddetti lavoratori fragili, frutto della esclusiva azione sindacale delle CLAP.

Tutto ciò è assolutamente evidente dall’avvicendamento dei comunicati sindacali delle RSA confederali e della RSA CLAP. Le RSA confederali, con la loro ultima nota, non attaccano solo le CLAP e la FABI, ma fanno qualcosa in più: umiliano l’intelligenza delle lavoratrici e dei lavoratori. È passato troppo poco tempo, infatti, per non ricordare il loro breve testo del 18 aprile, in cui accettano supinamente la proposta aziendale di proroga del Lavoro Agile, riguardante nello specifico i cosiddetti lavoratori fragili; peraltro, attestandosene persino la paternità. Di seguito, solo per amor della verità, riportiamo letteralmente un estratto del loro comunicato: «Si è richiesto che venga attivato un piano di assistenza individuale con ognuno dei soggetti interessati da qui alla scadenza del prossimo accordo al fine di gestire i singoli casi». Si tratta esattamente della gestione “caso per caso” proposta dall’azienda che abbiamo criticato nei nostri comunicati, e che avrebbe solo frammentato l’accesso alle tutele di questa platea di dipendenti. È piuttosto evidente quanto sia lontana la rivendicazione confederale citata da ciò che noi abbiamo ottenuto durante il negoziato, ben esplicitato nell’Accordo, ovvero: la cristallizzazione delle attuali condizioni previste negli accordi individuali dei lavoratori fragili, nelle more della definizione con le OO.SS. di un apposito Addendum volto ad adottare misure idonee ad agevolare l’equilibrio tra vita privata e professionale. Intestarsi la paternità di questi risultati dimostra esclusivamente la debolezza e l’incapacità sindacale delle RSA confederali, che devono ricorrere a continui colpi bassi pur di mascherare la loro inadeguatezza.

È evidente che la capacità mostrata dalle CLAP negli anni di avanzare democraticamente, sul terreno dei diritti e delle tutele, dà fastidio sia ai burocrati confederali, che desiderano e difendono nevroticamente il monopolio della rappresentanza, che all’azienda, che ciclicamente prova ad attaccare in modo scomposto la nostra O.S., cercando di indebolirne la forza organizzativa – come avvenuto con il Presidente Parisi e con il Presidente Temussi.

La successione delle comunicazioni, della Responsabile Capitale Umano, e la nota delle RSA confederali di oggi, dimostrano plasticamente la natura «neo-corporativa» che si vuole imprimere alla gestione delle relazioni industriali. Una gestione autoritaria di cui le RSA confederali, senza timore di coprirsi di ridicolo, sono complici. Cosa affermano infatti, nel loro testo? Che la democrazia sindacale vale solo per alcuni, ma non per tutti; una democrazia che prevede dunque posizioni di monopolio, delle vere e proprie rendite, indipendenti, nel loro potere di esclusione, dalla concreta pratica sindacale, dalla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, dal numero effettivo delle/degli iscritte/i, ecc. E lo affermano esplicitando che ci sono due tavoli negoziali, gerarchicamente disposti: il primo, quello delle sigle confederali; il secondo, di tutti gli altri; il primo tavolo decide, il secondo aderisce. Questa sarebbe la democrazia sindacale costituzionalmente presidiata? Di quella stessa Costituzione di cui le OO.SS. confederali si ritengono inespugnabile argine di difesa?

L’ulteriore conferma della discriminazione sindacale nei nostri confronti è indicata, va aggiunto, dalla asimmetria nella gestione dei tavoli sindacali, come in modo inequivocabile segnala l’incontro della Presidente Nicastro e della delegazione trattante aziendale con le RSA confederali avvenuto oggi, senza che ci siano state convocazioni anche delle altre OO.SS. presenti in azienda.

Dopo le scorrettezze introdotte nelle ultime ore, le lavoratrici e i lavoratori hanno ben chiaro chi sono le organizzazioni sindacali che lottano per i diritti e le tutele. Bene ribadire, ma l’esperienza di questi anni dovrebbe aver insegnato ai più: non ci lasciamo e non ci lasceremo intimidire, democrazia e pluralismo sindacali non si toccano, li difenderemo senza sosta.

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