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Precari dello spettacolo | Una lunga giornata di lotta e incontro col Ministero del Lavoro

31 October 2020

Una lunga giornata di mobilitazione quella che ci ha visti ieri, venerdì 30 ottobre, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo, a partire dalla mattina e fino al presidio sotto la sede del Ministero del Lavoro. Ricevuta una delegazione composta dai delegati degli Autorganizzati Spettacolo Roma e nostri. Il 7 novembre sarà nuova mobilitazione di RISP – Rete Intersindacale Professionisti dello Spettacolo e della Cultura. A seguire, il nostro Comunicato stampa.

L’indicazione emersa dalla intensa giornata di lotta di ieri è stata chiara: centinaia di lavoratrici e lavoratori del settore sono pronti a proseguire la battaglia che li vede protagonisti da marzo, per rivendicare reddito e dignità, e per segnalare che gli ultimi provvedimenti presi dal governo nel Decreto “Ristoro” sono insufficienti e inadeguati.

Insieme agli Autorganizzati Spettacolo Roma, abbiamo portato questa posizione anche nella piazza della mattina, lanciata dai sindacati confederali, un messaggio che parlava a chiare lettere delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo ma anche di tutti quei segmenti di precarietà che in questi giorni stanno chiedendo reddito contro le chiusure e per uscire da questa emergenza, a tutti gli effetti, continua.

Nel pomeriggio, una delegazione composta da noi e da alcuni delegati degli Autorganizzati Spettacolo ha ottenuto un incontro con la Segreteria tecnica della Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, incontro durante il quale abbiamo esposto i punti inaggirabili: non sarà il Decreto “Ristoro” a risolvere la situazione in cui si trovano milioni di lavoratrici e lavoratori, non saranno interventi estemporanei a far uscire da una condizione insopportabile tutti quelli che si trovano a casa dopo l’ultimo DPCM (25 ottobre) e tutti quelli che hanno fatto i conti con una falsa riapertura durante i mesi estivi, che ha visto lavorare solo il 30% del settore.

Reddito universale che possa coprire almeno fino alla fine del 2021 e la riconvocazione immediata di RISP (Rete Intersindacale Professionisti dello Spettacolo e della Cultura) al tavolo interministeriale che attendiamo da settembre, per iniziare a definire realmente sulla riforma del settore, normativa, previdenziale e fiscale, una riforma che vada ad intervenire sulla distribuzione dei fondi che arriva solo a pochissimi e sulle radici marce su cui si fonda il lavoro nella cultura e nello spettacolo.

Le piazze e l’interlocuzione di ieri sono solo il primo passo di quello che deve essere e sarà un percorso lungo e tenace: con RISP torneremo in piazza già sabato 7 novembre, così tante realtà di lotta in tutta Italia, per segnalare la responsabilità di altre istituzioni e altri soggetti, e continuare a chiedere la riconvocazione del tavolo interministeriale.

Dopo ieri però siamo ancora più convinti che potremmo ottenere risultati solo proseguendo con la mobilitazione e raccontando le ragioni di un settore che, oggi più che mai, porta avanti rivendicazioni universali e utili per tutto l’universo precario.

CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario