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Non c’è più tempo: reddito per tutte e tutti!

27 May 2020

Lo abbiamo affermato con forza commentando, prima il DL “Cura Italia”, poi il DL “Rilancio”: servono misure universali di sostegno al reddito. Il Governo ha invece scelto la via della frammentazione, con provvedimenti temporanei e insufficienti nella dotazione economica. Il “cataclisma occupazionale” che ci attende pretende una radicale revisione del welfare. Di questo parlerà la mobilitazione organizzata dalla campagna Non c’è più tempo e prevista a Roma per il prossimo venerdì, 29 maggio, alle ore 16:30; sotto il Ministero Economia e Finanza. Rispettando il distanziamento sociale, sarà un primo momento per chiedere al Governo una inversione di marcia. Oggi alle ore 18 assemblea telematica in vista della mobilitazione.

Nessun@ resterà indietro?

È stato questo il mantra ripetuto da Governo e maggioranza fin dai primissimi giorni di pandemia.

“Nessuno verrà lasciato solo”.

Sono passate molte settimane dall’inizio della pandemia e sono stati varati due decreti che avrebbero dovuto risolvere e affrontare i problemi, uno dei quali, mentre scriviamo, non è ancora stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Hanno detto di aver messo tanti soldi, di occuparsi di tante questioni, che la situazione è complessa, e noi abbiamo aspettato a casa: ora il tempo è scaduto.

Abbiamo atteso un reddito di base incondizionato, una risposta strutturale ai bisogni delle mille figure del lavoro precario, povero, a chiamata, a cottimo, nero, informale, escluso dalla cassa integrazione che ancora non arriva, di tutto quel mondo del lavoro per il quale la crisi non ha origine con il COVID, ma affonda le radici molto prima.

Abbiamo atteso, invano, uno strumento universale in grado di ricomporre questo mosaico, avete preferito invece una giungla di provvedimenti temporanei e inutili, pochi soldi per le persone, in ritardo e per poco tempo, avete scelto mille misure con confini utili più ad escludere ed umiliare che a sostenere.

Abbiamo visto gli industriali urlare per farci tornare al lavoro e costringerci a scegliere tra la nostra salute e la possibilità di arrivare a fine mese, abbiamo chiesto che fossero loro a pagare questa volta, che le ricchezze venissero finalmente distribuite, che chi aveva di più poteva mettere più di chi non aveva niente. Avete scelto una pioggia di soldi, senza alcuna condizione, per le imprese, finanziamenti a fondo perduto e sconti, regali e inchini, eliminazione dell’IRAP, che serve a finanziare il Sistema Sanitario Nazionale, ringraziamenti e rassicurazioni.

Abbiamo atteso invano un provvedimento di regolarizzazione per tutti i cittadini migranti che si trovano sul nostro territorio per preservarne vita, salute e diritti. Avete ritenuto che fosse più importante tutelare solamente la produzione di merci e servizi, così com’è, in quei settori del lavoro dove si annidano sacche di sfruttamento, segregazione, negazione dei diritti più elementari.

Abbiamo atteso prima di manifestare, ci siamo presi cura l’uno dell’altra e abbiamo immaginato altre forme di organizzazione, relazione, dissenso, ma ora non possiamo più attendere, non c’è più tempo!

Chiediamo a tutti coloro che sono rimasti esclusi dalle misure di questi mesi, a chi aspetta la cassa integrazione, a chi ha perso il lavoro, a chi è ancora in attesa dei buoni spesa e non ha ricevuto nulla, a chi si sta organizzando perché non riesce a pagare affitti e bollette, a tutte le realtà che attraverso la solidarietà in queste settimane hanno sostenuto situazioni al limite, nei quartieri e nelle borgate, e che non possono e non vogliono continuare a sostituirsi al ruolo del pubblico, a tutti quelli che credono che uno spazio di democrazia vada preservato e che manifestare, distanziati e in sicurezza, sia un diritto a cui non si può rinunciare, a singoli e realtà sociali, di sottoscrivere questo appello e di scendere in piazza, venerdì 29 maggio, perché solo con una misura di welfare universale, individuale e in grado di intervenire su vecchie e nuove povertà nessun* resterà indietro, oggi e nei prossimi mesi.

Non c’è più tempo!

Reddito di quarantena – Lazio

SOTTOSCRIZIONI (IN AGGIORNAMENTO; per sottoscrivere l’appello, vai alla pagina Facebook delle CLAP)

Arci Solidarietà
Associazione Conflitti
Attac Italia
Autoconvocat* – Contro la Crisi
Casale Garibaldi – common at work
Clap – Camere del Lavoro Autonomo e Precario
Comitato Romano AEC
Communia
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
CRAP – Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Csa Astra
Cs Brancaleone
Csoa Corto Circuito
Csoa La Strada
Csoa Spartaco
CUB Roma
Esc – Atelier Autogestito
Lab! Puzzle
Legal Workers
LOA Acrobax
Lsa 100celle Casale Falchetti
Momo Edizioni
NAIM – national Association of Intercultural Mediators
Osservatorio sulla Repressione
Partito delle Rifondazione Comunista
Rete Lamaro Solidale
Rete #nobavaglio
Unione Inquilini