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EMERGENZA COVID-19: i diritti di chi lavora NON si fermano!

18 May 2020

Finito il lockdown, sta iniziando quasi ovunque in Italia e in molti settori produttivi la cosiddetta “fase 2”. Con il Decreto Legge “Rilancio” – al quale stiamo dedicando un approfondimento critico che sarà tra non molto online – si interviene sui licenziamenti, gli ammortizzatori sociali, il sostegno al reddito. Ma la crisi occupazionale più violenta dell’ultimo secolo è dietro l’angolo e sono già settimane che riceviamo segnalazioni di illeciti da parte delle aziende; nonché ritardi o mancanze relativi al welfare e agli ammortizzatori sociali. L’avvocato delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario, Alessandro Brunetti, è stato (in queste settimane difficili) e sarà al vostro fianco. Fai rispettare i tuoi diritti, difenditi in giudizio! [progetto grafico a cura di Vittorio Giannitelli]

 

  1. EMERGENZA COVID-19: i diritti di chi lavora NON si fermano!

Dall’11 maggio i Tribunali sono ripartiti. Le cause di lavoro potevano già e ora, a maggior ragione, possono essere depositate. L’avvocato delle CLAP è al tuo fianco! Chiedi una consulenza, fai rispettare i tuoi diritti!

La pandemia COVID-19 sta sconvolgendo la nostra vita quotidiana, l’economia, il lavoro. Il Decreto “Cura Italia” e quello “Rilancio”, intervengono su materie decisive, bloccando i licenziamenti, favorendo lo smart working, estendendo ammortizzatori sociali e sostegno al reddito. Ma l’abitudine delle imprese agli abusi e agli illeciti non è andata smarrita, anzi. I Tribunali sono stati chiusi per diverse settimane e dall’11 maggio sono ripartiti, dal vivo e telematicamente. La giustizia del lavoro, però, non si è mai fermata: le cause potevano già e ora, maggior ragione, possono essere depositate. FAI RISPETTARE I TUOI DIRITTI!

 

  1. VINCERE IN GIUDIZIO, SI PUÒ!

Se l’azienda ti lascia a casa, non paga lo stipendio, scarica su di te la compressione degli affari: NON STARE FERMA/O, puoi difenderti in giudizio e ottenere ciò che ti spetta!

È finito il contratto a tempo determinato che avrebbero dovuto – dopo tante fatiche e promesse – rinnovarti. Scaduto proprio durante il lockdown, dunque nessun rinnovo: PUOI FARE CAUSA! L’azienda non ha attivato gli ammortizzatori sociali, ancora non riapre e ha smesso di pagarti o non ha pagato tutto: PUOI FARE UN DECRETO INGIUNTIVO! Lavori in un servizio pubblico essenziale esternalizzato ad aziende private (Sanità, ecc.), ma le ore di lavoro diminuiscono; l’azienda, per non perdere convenzione e risorse, scarica su di te la compressione delle attività: PUOI FARE CAUSA! Lavoravi in nero – nella ristorazione, nel turismo, nella logistica, ecc. –; iniziato il lockdown, perso il lavoro e lo stipendio: PUOI FAR RICONOSCERE DAL GIUDICE LA NATURA SUBORDINATA DEL TUO RAPPORTO DI LAVORO! La crisi economica sarà, per le aziende, occasione ghiotta per licenziare le lavoratrici e i lavoratori più “costosi”, per esempio quelle/i con la tutela dell’Articolo 18 (L. 300/1970), o in generale i meno docili: IMPUGNA IL LICENZIAMENTO, RIPRENDITI IL POSTO DI LAVORO!

 

  1. LA SALUTE E IL WELFARE SONO UN DIRITTO DI TUTTE E TUTTI!

Oggi più che mai le prestazioni sociali, previdenziali, assistenziali, sono decisive. INAIL, INPS, Governo, Regioni e Comuni sono gli enti erogatori. Ritardi, blocchi, mancanze? Difenditi!

La tua azienda non si è fermata un attimo, anche se avrebbe dovuto stare chiusa o rispettare le misure per la sicurezza del tuo lavoro. Se ti sei ammalato lavorando, non c’è tempo da perdere: la salute non ha prezzo, fai rispettare i tuoi diritti! Con la crisi economica e occupazionale già drammatica, nuovi ammortizzatori sociali e misure di sostegno al reddito sono state predisposte dal Governo, dalle Regioni, dai Comuni. Con troppa frequenza, però, ciò che ti è dovuto non ti viene riconosciuto o tarda troppo ad arrivare: SU LA TESTA, PUOI COMBATTERE IN GIUDIZIO E VINCERE!

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L’avvocato delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario, Alessandro Brunetti, riceve telematicamente, su appuntamento, dal lunedì al venerdì (dalle 11 alle 19). Scrivi a: info@clap-info.net. Chiama: 347 0913692; 392 78488229; 334 2460570.