:: Sono almeno 7 anni che la Comunità di Capodarco di Roma Onlus paga gli stipendi – mediamente – con 4 mesi di ritardo. Ben 6 piani di rientro, tra l’altro mai rispettati. Tra il 2010 e il 2013, poi, le/i lavoratrici/lavoratori hanno dovuto affrontare Cassa Integrazione e contratti di solidarietà. Ancora: l’abuso di personale sanitario che, pur essendo sostanzialmente dipendente, continua a essere impiegato attraverso la collaborazione con partita Iva – per compensare una strutturale carenza di organico, cui si accompagna una inadeguata gestione della turnazione.
A fronte di tutto ciò, nulla è cambiato con l’accordo di ristrutturazione, rispetto al quale il Tribunale di Roma ha dato il primo via libera la scorsa estate. Non soltanto 4 retribuzioni del 2018 ancora non pagate, ma il mancato pagamento delle retribuzioni correnti, in aperta violazione della stessa Legge fallimentare. Senza contare che negli ultimi mesi, oltre dieci lavoratrici/lavoratori, stremate/i dai mancati pagamenti delle retribuzioni, sono state/i costrette/i alle dimissioni senza essere dalla struttura rimpiazzate/i, con l’effetto di aggravare a dismisura il carico di lavoro di chi è rimasto in servizio.
Giustamente, e dopo aver sopportato tanto, le lavoratrici e i lavoratori hanno deciso di alzare la testa e dire: ORA BASTA!
Giovedì 21 febbraio, sciopero dell’intera giornata di tutto il personale della Comunità Capodarco di Roma Onlus:
Non è più tempo di attendere, è tempo di scioperare. Non c’è qualità del servizio sanitario senza diritti per le lavoratrici e i lavoratori.
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario