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Precari Sogin | Stabilizzazione subito, stabilizzazione per tutti!

17 October 2018

Roma 17.10.2018 – Comunicato stampa

:: Stabilizzazione subito, stabilizzazione per tutti!

:: Verso lo sciopero del 19 ottobre

 

:: È di ieri pomeriggio la notizia del (temporaneo?) ripensamento dei vertici di Sogin sul futuro prossimo di tutti i precari dell’azienda: l’Amministratore Delegato, con una mail e un comunicato stampa, ha annunciato il rinnovo per altri 12 mesi dei i rapporti di lavoro in somministrazione in scadenza e la proroga dei contratti in staff leasing (43 in tutto; 37 somministrati e 6 staff leasing). Si tratta di un primo risultato, certo, risultato di cui ci rallegriamo e che non avremmo raggiunto senza la nostra mobilitazione determinata e la diffusione pubblica di quello che sta accadendo e da anni accade a chi, come noi, è costretto a lavorare senza certezze e garanzie rispetto alla propria continuità occupazionale.

Ma si tratta di risultato assai parziale. In questi anni, infatti, non abbiamo mai smesso di chiedere quello che ci spetta e che, anche dopo il cambio di direzione dell’AD, continua a spettarci: la stabilizzazione – ovvero la regolarizzazione contrattuale – di tutti i precari che lavorano presso Sogin e Nucleco!

Per queste ragioni, ci preme insistere su quanto l’azienda ancora non ha detto e sulle pretese irrinunciabili che continueranno ad animare la nostra mobilitazione:

  1. Rinnovare i contratti in somministrazione per 12 mesi è una soluzione provvisoria, utile esclusivamente se permetterà, in tempi rapidi e certi, di assumere con contratto a tempo indeterminato tutti i precari. Se così non fosse, si tratterebbe solo di un modo per prendere tempo e far scemare l’attenzione sulla vicenda che ci riguarda e che coinvolge, come abbiamo più volte raccontato, un settore chiave per tutto il paese;
  2. Sogin parla di selezioni pubbliche per assumere personale a tempo indeterminato: bandi o concorsi non sono stabilizzazioni! Oltre ad aver ribadito che non esistono norme ostative alla stabilizzazione diretta e che, a prescindere, tutti i precari hanno già superato prove a evidenza pubblica, ci chiediamo per quale ragione l’azienda non voglia valorizzare le risorse che, in questi anni, hanno sviluppato competenze e professionalità, garantendo un servizio di qualità insieme a tutti gli altri dipendenti. Non riteniamo quindi che le procedure concorsuali aperte e promesse siano lo strumento giusto;
  3. Nelle dichiarazioni pubbliche si parla di 15 posizioni che sono state già aperte e altre 15 che dovrebbero essere bandite entro la fine del 2018: sommando questi numeri ai 6 lavoratori in somministrazione già stabilizzati, rimangono ancora fuori alcuni dei lavoratori in somministrazione a oggi in organico: chiediamo con forza la stabilizzazione per tutti, nessuno deve essere lasciato fuori!
  4. Si tratta comunque di dichiarazioni e tempistiche tutte da verificare: in questi anni abbiamo visto un susseguirsi di promesse, rassicurazioni e cambi di rotta che non possono lasciarci in nessun modo tranquilli rispetto ai passaggi futuri. Solo mantenendo alta la mobilitazione sarà possibile trasformare le promesse in realtà.

Possiamo ritenerci dunque in parte soddisfatti di quanto accaduto in queste ore. Ma siamo convinti che non sia sufficiente! Resta la sofferenza per l’incertezza che siamo costretti a subire da troppo tempo. Solo pochi giorni fa, alcuni colleghi sono stati convocati ed è stato loro detto che i contratti non sarebbero stati rinnovati. Pochi tempo dopo, tutto cambia. Queste incertezze, sempre reiterate, pesano sulla vita delle lavoratrici e dei lavoratori, sulle loro famiglie, sulla possibilità di progettare il futuro e lavorare con la serenità di cui c’è bisogno per farlo al meglio. È arrivato il momento di trovare una soluzione definitiva e, per questo, proseguiamo con la lotta.

Come già chiarito, parteciperemo allo sciopero indetto dai sindacati confederali per il prossimo venerdì 19 ottobre e le cui ragioni non sono venute meno. A partire dalle 10, saremo sotto la sede del Ministero dell’Economia (via 20 Settembre), ribadendo la richiesta di essere ricevuti anche noi dai ministri Di Maio e Tria.

 La sicurezza nucleare non può essere precaria!

 

Precari Nucleari

CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario