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Napoli | Solidali con i lavoratori Almaviva e Gepin

31 March 2016

Reintegro subito!

Riceviamo la notizia del 21 marzo 2016 secondo cui l’azienda Almaviva Contact, la principale azienda di call center del paese (8 mila dipendenti), ha aperto la procedura di mobilità per 2988 lavoratori: 1670 a Palermo, 918 a Roma e 400 a Napoli.
L’azienda, controllata dalla famiglia Tripi, per anni ha goduto di un numero elevato di incentivi fiscali per l’assunzione di personale nelle aree svantaggiate del meridione d’Italia e, nel converso, ha utilizzato l’enorme bacino di diplomati/laureati altamente qualificati, in questi anni ha ottenuto ingenti profitti.
Ora – dopo anni di lavoro malpagato – in nome della salvaguardia dei profitti aziendali e per imporre una sorta di “delocalizzazione necessariasi sacrificano migliaia di lavoratori che rischiano di essere licenziati con fortissime ripercussioni sociali ed economiche su loro stessi e per le loro famiglie.

Nel frattempo sempre nello stesso settore, anche la sede Gepin Contact ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 352 lavoratori tra Roma e Casavatore. Qui le responsabilità ricadono anche su Poste italiane, in quanto ha recesso il contratto con l’azienda Gepin non rispettando la clausola sociale per i call center, secondo la quale, in caso di cambio d’appalto, obbliga a garantire la continuità dei rapporti di lavori. Ancora una volta il Sud viene travolto da una ennesima ondata di ristrutturazione che aumenterà i fattori di insicurezza, degrado e desertificazione sociale.
Giovedi 31 marzo parteciperemo al corteo (concentramento ore 9.00 a via Brin sede Almaviva) che si recherà presso gli uffici della Regione Campania di via Santa Lucia per chiedere un incontro con la presidenza regionale e chiedere che le istituzioni prendano una posizione forte a favore dei lavoratori, per il blocco del licenziamento e il reintegro immediato.
La vicenda Almaviva ci segnala la necessità di connettere le varie mobilitazioni, le diverse vertenze dei posti di lavoro e dei territori in una unica grande mobilitazione per la garanzia del reddito e il diritto a vivere con dignità. Occorre superare l’attuale situazione di frantumazione e di non comunicazione tra i vari settori sociali per generalizzare ed articolare una Vertenza Generale conto il governo e contro la Regione Campania affinché le questioni della dignità delle persone (reddito/casa/servizi sociali) siano al centro dell’agenda politica e programmatica.
  • Per il reintegro immediato di tutti i lavoratori
  • Per l’unione di tutte le vertenze della Regione Campania
  • Per l’introduzione del reddito minimo garantito in Campania

 

CLAP Napoli