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Equità previdenziale, sostenibilità fiscale, welfare universale: è il momento di agire!

17 March 2015

Coalizione 27 febbraioIl sistema previdenziale italiano introdotto dalla Legge 335/1995 è iniquo. Se ne sa poco, se ne parla quasi mai. Lo sanno o lo hanno intuito le lavoratrici e i lavoratori autonomi, i parasubordinati, i precari; comincia ormai a saperlo una generazione che non sarà in grado – causa l’intermittenza lavorativa, i bassi compensi, la disoccupazione per periodi lunghi – di accumulare un montante contributivo degno di questo nome.

Iniquo come lo è il welfare, dissanguato dalle politiche neoliberali degli ultimi decenni, colpito a morte, o quasi, dall’austerity, sicuramente escludente per una parte importante della società: una coperta sempre più corta che lascia al freddo milioni di lavoratrici e di lavoratori, di professionisti e di precari, di studenti e di disoccupati.

L’INPS incrocia molte storie, è bene raccontarle tutte.

Quella di un sistema contributivo con piena coincidenza tra prestazione previdenziale ed importo contributivo individuale, con contributi rivalutati o svalutati in base alle variazioni del PIL.

Quella di una Gestione separata con l’aliquota in crescita senza sosta (la riforma Fornero, anche per quest’anno sospesa, prevede l’aumento fino al 33%), mannaia per professionisti atipici e parasubordinati, ma anche per dottorandi e precari della ricerca.

Quella di una DIS-COLL (indennità di disoccupazione per Co.co.co. e Co.co.pro.) introdotta dai decreti attuativi del Jobs Act e ancora lontana dall’essere erogata.

Quella delle indennità per i tirocinanti del programma Garanzia giovani (rivolto a giovani disoccupati e NEET) per le quali, al pari della DIS-COLL, neanche un Euro è stato sbloccato.

Tante storie che parlano di un mondo del lavoro, quello autonomo e parasubordinato, senza diritti; di generazioni escluse dal welfare.

Di questo si è discusso nella densa assemblea nazionale della “Coalizione 27 febbraio” lo scorso sabato (14.03) a Roma, presso l’atelier autogestito Esc. Un momento di confronto come ne capitano di rado, in cui ci si è addentrati nel merito, con l’obiettivo di costruire una piattaforma rivendicativa e una mobilitazione capaci di invertire la tendenza; con l’obiettivo di un sistema fiscale e previdenziale compatibile con la vita, per riaffermare il principio secondo cui si lavora per produrre reddito, e non si può e non si deve avere una rendita per poter lavorare.

Coscienti che la solidarietà intercategoriale e interprofessionale rappresenti lo strumento decisivo per poter affrontare e risolvere i problemi comuni, abbiamo lanciato la “Carovana dei diritti – Percorso di luoghi, parti e controparti”, che raggiungerà a tappe l’INPS e le Casse previdenziali delle professioni ordinistiche: l’espressione di un nuovo mutualismo che unisce tutti coloro che lavorano che vivere e fino ad oggi divisi, la costruzione di una nuova  e cosciente cultura del Diritto.

È ora di alzare la testa, è giunto il momento di agire!

Il 24 aprile dalle ore 9:30 ci incontreremo sotto la sede centrale dell’INPS, all’Eur, per raccontare le nostre storie ed incrociare le nostre lotte. Sarà lo Speakers’ Corner di tutt* coloro che si battono per una previdenza equa, una fiscalità sostenibile, un welfare universale.

Cosa chiederemo il 24 aprile:

* correttivi solidaristici al sistema contributivo;

* sblocco immediato dei pagamenti della DIS-COLL;

* sblocco immediato per le indennità dei tirocinanti iscritti al programma Garanzia giovani;

* rivalutazione del montante contributivo, realisticamente conveniente, almeno  parametrata al rendimento dei titoli di stato;

* una “pensione minima di cittadinanza” indipendente dal montante contributivo accumulato;

* un’aliquota della gestione separata effettivamente sostenibile; non solo il blocco degli aumenti previsto dalla riforma Fornero, ma l’avvio di un piano di riduzione sui parametri europei;

* estensione universale del welfare (malattia, maternità, ammortizzatori sociali) e reddito di base.

Queste sono solo alcune delle nostre richieste. Le altre le scriverete voi che leggete e che, con tutti noi, darete vita alla mobilitazione del 24 aprile. Scrivete e inviateci (a carovanadeidiritti@gmail.com), entro venerdì 10 aprile, le rivendicazioni da aggiungere: saranno inserite nella lettera aperta che invieremo al presidente Tito Boeri, chiedendogli di essere ricevuti il 24 aprile stesso.

Coalizione 27 febbraio