Comunicato stampa – Roma 24.02.2017 ::
Diritti e dignità per le lavoratrici e i lavoratori di “Villa delle Querce” ::
8 marzo: Sciopero di 24 ore del personale della riabilitazione ::
[Foto di copertina di Edmond Dantès]
Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP) proclamano, per il giorno 8 marzo, 24 ore di sciopero del personale della riabilitazione della Casa di Cura “Villa delle Querce” di Nemi; aderendo, così, allo Sciopero globale delle donne contro la violenza di genere, in Italia indetto dalla Rete “Non Una di Meno” e da diverse organizzazioni sindacali (USB, COBAS, CGIL Flc, Usi).
8 punti per l’8 marzo. È questa la piattaforma politica formulata dalle 2000 persone riunite in assemblea nazionale a Bologna il 4 e 5 febbraio, che hanno proseguito il lavoro sul piano femminista antiviolenza e stanno organizzando lo sciopero delle donne dell’8 marzo che coinvolge diversi paesi nel mondo. I punti esprimono il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia.
L’8 marzo quindi incrociamo le braccia interrompendo ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene ‒ come l’ergastolo per gli autori dei femminicidi in discussione alla Camera ‒ ma con una trasformazione radicale della società. Scendiamo in strada ancora una volta in tutte le città con cortei, assemblee nello spazio pubblico, manifestazioni creative.
17.02.2017, dalle ore 21:00
Presso Strike spa – via U. Partini 21 (Casalbertone) ::
Strike spa e CLAP (Camere del Lavoro Autonomo e Precario) presentano ::
:: SHE STRIKES! ::
:: «Se le nostre vite non valgono, ci fermiamo!» ::
Questo è lo slogan che ormai da qualche mese riecheggia in tutto il mondo e sono più di venti i Paesi che hanno aderito all’appello, lanciato lo scorso novembre, per uno sciopero globale delle donne il prossimo 8 marzo. In Italia le reti femministe hanno accolto l’appello a partire dal percorso aperto il 26 novembre scorso con la manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne, che ha visto scendere in piazza 250 mila persone al grido di “Non una di meno”, e con l’inizio della stesura di un Piano Femminista contro la violenza di genere.
:: Ricordiamo il primo, quello delle camiciaie di New York nel 1909, poi lo sciopero e la rivolta delle operaie di Pietrogrado, l’8 marzo del 1917, perché senza donne non c’è rivoluzione possibile!
Pubblichiamo il comunicato del Si.Cobas in seguito ai fatti che hanno portato all’arresto e all’immediato rilascio del coordinatore nazionale Aldo Milani. Al Si.Cobas e al suo coordinatore va tutta la nostra solidarietà.
Col passare delle ore diviene sempre più evidente l’infondatezza del castello accusatorio ordito dalla Questura di Modena contro Aldo Milani e soprattutto l’infame disegno politico che si cela dietro questa vicenda, teso a screditare e “sporcare” tramite un bombardamento mediatico la lotta portata avanti dal SI Cobas a livello nazionale contro lo sfruttamento nei luoghi di lavoro.
Il teorema della Questura, assunto come solenne da tutti gli organi di stampa è: due dirigenti del SI Cobas hanno ricattato un povero imprenditore estorcendo e ricevendo soldi dietro la minaccia di scioperi. Analizziamo per punto per punto questo teorema, e vedremo che la verità è non solo diversa, ma per certi versi l’opposto di quanto sostenuto dai media.
:: Riportiamo l’appello dei 1.666 licenziati da Almaviva che si sono costituiti in comitato e stanno portando avanti la loro battaglia. Sabato 21 Gennaio saranno in corteo a Roma e CLAP sarà in piazza al loro fianco, sostenendo ogni iniziativa e mettendosi a disposizione in tutte le tappe di una lotta fondamentale non solo per i lavoratori direttamente coinvolti.