La questione è la seguente: è possibile cominciare ad articolare un’alternativa sociale all’offensiva delle destre vecchie e nuove (in Italia e in Europa), al regime di guerra, alla violenza economica che colpisce, in prevalenza (ma non solo ovviamente), giovani, donne e migranti? Se sì, quale contributo può dare, in questo senso, il sindacalismo conflittuale? E ancora: quale rapporto tra alternativa sociale e forze politiche antagoniste alle destre?
A seguire, la dichiarazione dello stato di agitazione e il volantino di promozione dello sciopero.