Dopo la grande assemblea nazionale del 4 novembre, e il protagonismo delle e dei ricercatrici/ricercatori precari nella mobilitazione studentesca del 18 novembre, la Ministra dell’Università Anna Maria Bernini ha esposto le sue linee programmatiche nella seduta congiunta della VII Commissione di Camera e Senato, indicando una proroga per quel che riguarda gli assegni di ricerca. A seguire, il Comunicato stampa in merito del Coordinamento Re-Strike, che si ritroverà in assemblea nazionale nei prossimi giorni.
Un appello condiviso con ADL Cobas e Sial Cobas per fare del prossimo 25 novembre una giornata di lotta contro il lavoro povero e sfruttato, per un salario minimo orario di almeno 10 euro e per la difesa e l’estensione del Reddito di cittadinanza, proprio in questi giorni sotto il pesante attacco del governo.
Dopo il grande successo dell’assemblea del 4 novembre scorso, le/i precari della ricerca del Coordinamento Re-Strike rilanciano la mobilitazione, attraversando in tutta Italia le mobilitazioni studentesche, promuovendo assemblee e momenti di approfondimento. Il nodo romano ha occupato temporaneamente il Ministero dell’Università, chiedendo un incontro alla nuova Ministra Bernini. I tempi stringono, senza un intervento in Legge di Bilancio 5.000 degli oltre 15.000 assegnisti di ricerca rischiano di essere espulsi dall’Università, a partire dal Primo gennaio prossimo.
Tra gli argomenti più dibattuti degli ultimi mesi, il RdC è di nuovo al centro dell’agenda politica, con il governo che si appresta a ridimensionarlo in maniera considerevole, sia dal punto di vista dell’accesso che del mantenimento del beneficio, per trasformarlo definitivamente in una “trappola workfaristica”. Davanti a questo attacco si deve reagire: vogliamo lavorare insieme a tante e tanti altri per la creazione di comitati in difesa del RdC.
Torniamo in piazza il 5 novembre, a Roma e a Napoli, perché vogliamo costruire nuovi terreni di lotta contro la catastrofe, nuovi spazi di convergenza in grado di rimettere al centro i bisogni delle persone colpite da questa guerra: la popolazione civile ucraina, i giovani e le donne russe che protestano e finiscono in carcere o che disertano questa guerra infame, le classi sociali che in tutta Europa pagano il prezzo dell’economia di guerra in termini di aumento del caro-vita, della precarietà, dello sfruttamento, della crisi climatica e ambientale.
Pubblichiamo l’accordo sottoscritto con AIRRI Ciampino, lo scorso agosto, e a seguito della mobilitazione e dello sciopero di maggio. Accordo che indubbiamente segna un cambio di passo importante, dal punto di vista delle relazioni sindacali, prevedendo il pieno riconoscimento delle CLAP, con esso l’interezza dei diritti disposti dal Titolo III della legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori), nonché la definizione di un cronoprogramma per quel che riguarda il confronto negoziale sul contratto e le retribuzioni. Siamo dunque giunti a fine ottobre, si tratta ora di ripartire con la negoziazione, per il dovuto adeguamento contrattuale di lavoratrici e lavoratori dipendenti, ma anche per quel che riguarda le partite Iva.