Dopo tante promesse, Renzi ha colpito a morte (o quasi) i freelance. In particolare quelli più fragili che, a partire dal 2011, si sono avvalsi dei vantaggi del regime dei minimi. Il regime forfettario introdotto dalla Legge di stabilità aumenta l’imposta sostitutiva dal 5 al 15%, diversifica i limiti di fatturato, penalizzando i lavoratori della conoscenza (da 30.000 euro a 15.000 euro l’anno). Anche l’introduzione del coefficiente di redditività, necessario a calcolare l’imponibile, punisce i freelance che operano nel campo del lavoro creativo e della produzione scientifica.
Nella Legge di stabilità il governo Renzi non ha voluto evitare l’aumento al 30,72% (dal primo gennaio) dei contributi alla gestione separata, aumento che sta penalizzando e penalizzerà gravemente i lavoratori autonomi con la partita Iva. E’ stato calcolato che il reddito netto medio di questi autonomi è di 515 euro mensili (con un compenso lordo medio di 18.640 euro annui). L’aumento dei contributi ridurrà ancora di più questi importi. Questo significa: disoccupazione, lavoro nero o informale, perdita di quel poco che la crisi ha lasciato a questi lavoratori.
Neanche a dirlo, i freelance sono stati esclusi dai famosi 80 euro e dall’estensione dell’ASpI: i nuovi ammortizzatori sociali riguarderanno i parasubordinati (i collaboratori a progetto), ma non le partite Iva. Infine, come dicevamo, la mazzata imposta dalla riforma Fornero, l’aumento vertiginoso dell’aliquota INPS (vedi sopra). Un freelance che rientra nel regime forfettario non può che vivere al di sotto della soglia di povertà. E le cose di certo non vanno meglio per i professionisti degli ordini: da segnalare in primo luogo l’accanimento della Cassa forense sui giovani avvocati.
Siamo consapevoli che si tratta di un mondo eterogeneo, difficile da organizzare attraverso le forme sindacali tradizionali. Ma l’offensiva è netta, e molto dura, impone quanto meno una risposta unitaria. Lo Strike Meeting, giunto al suo II atto dopo il successo dello Sciopero sociale del 14 novembre scorso, può essere l’occasione giusta per avviare un confronto virtuoso, mettere in rete saperi, intensificare le relazioni, promuovere campagne comuni.
Invitiamo freelance, professionisti atipici e degli ordini, lavoratori della conoscenza a partecipare numerosi al workshop che si svolgerà sabato 14 febbraio (ore 10, presso Esc – via dei Volsci 159) all’interno della cornice dello Strike Meeting.
II GIORNATA DI ALFABETIZZAZIONE FISCALE
PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI AUTONOMI
Sabato 31 Gennaio 2015, ore 10.30 – 15.00
c/o OZ | Officine Zero (Via Partini 20 – Casalbertone, Roma)
Le CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario invitano a partecipare al secondo incontro di alfabetizzazione fiscale nell’ambito del ciclo di seminari rivolto alle lavoratrici e ai lavoratori autonomi.
Dichiarazione dei redditi e deducibilità delle spese. Programma:
La dichiarazione dei redditi delle persone fisiche; I diversi regimi fiscali e il calcolo dell’irpef; I principali adempimenti fiscali: IVA, IRAP e IRPEF; I redditi di lavoro autonomo; I redditi di impresa; I redditi diversi; Gli oneri deducibili in caso di lavoro autonomo; Gli oneri deducibili in caso di redditi di impresa; Le detrazioni; Le modalità di versamento delle imposte; In caso di mancato o ritardato versamento delle imposte
La docente, Dr.ssa Cinzia Cimini:
Dottore commercialista e revisore legale dei conti, è specializzata nella consulenza e nella formazione per il non profit e l’economia solidale. Si occupa di queste tematiche da quasi 15 anni, in particolare di aspetti normativi, gestione economico-finanziaria e finanza etica, anche per la Pubblica Amministrazione. Esperta in microcredito, è fondatrice e Presidente di Mag Roma, per la quale ha svolto attività di istruttoria di finanziamenti e attività di formazione e consulenza per l’economia solidale. Ha collaborato con Lunaria occupandosi di formazione e consulenza per lo sviluppo dell’economia sociale e della finanza etica. È stata docente per il Master SLES – Sviluppo Locale ed Economia Solidale dell’Università La Sapienza. Attualmente collabora come formatrice per la Scuola del sociale della Provincia di Roma. Co-autrice, tra gli altri, di Finanza creatrice. Indagine sul microcredito nella provincia di Roma e di Lavorare nel terzo settore (Carocci editore). Collabora con le riviste on line www.ingenere.it, www.comune-info.net, www.aifonline.it e www.nonprofitoggi.it di Maggioli editore.
Per la partecipazione al seminario è richiesta la quota di partecipazione di 15 euro (comprensiva della quota annuale di 10 euro “socio sostenitore CLAP”, che permette di accedere a tutti i servizi di assistenza e consulenza legale e fiscale forniti dalle CLAP).
Per informazioni ed iscrizioni: romaclap@gmail.com oppure info@clap-info.net
Visita www.clap-info.net oppure cerca su facebook “CLAPROMA”
“un torto fatto a uno di noi è un torto per tutti”
Tra i “regali” di Natale del governo Renzi, spiccano i primi due decreti attuativi del Jobs Act ‒ quello relativo al contratto a tutele crescenti e all’eliminazione dell’articolo 18, quello relativo al NASpI ‒ e la riforma del regime dei minimi per partite Iva e freelance. La furia riformatrice ha confermato quanto denunciammo già nel mese di settembre, durante lo Strike Meeting: dietro la retorica dello “scambio”, tra vecchie e nuovi diritti, l’intenzione di colpire tutti, nessuno escluso, lavoro stabile e precario, autonomo e subordinato, studenti e disoccupati.
Nell’anno appena trascorso, almeno in Italia, l’offensiva neoliberale sul lavoro e le sue regole ha raggiunto una violenza e un’intensità senza precedenti. E già il 2015 si apre con l’attacco al pubblico impiego. Flessibilità in uscita e «occupabilità»: è questa la “coppia” consacrata dai decreti attutivi approvati il 24 dicembre (!), che si accompagna alla liberalizzazione della precarietà senza causale, alla dequalificazione del contratto di apprendistato, all’accanimento fiscale contro le partite Iva che svolgono lavoro intellettuale/comunicativo, alle poche briciole, come da programma, per l’estensione universale degli ammortizzatori sociali (a discapito, tra l’altro, del finanziamento dei contratti di solidarietà). Con la piena flessibilità in uscita del pubblico impiego, il cerchio si chiude e l’Italia entra in una nuova epoca.
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario organizzano e promuovono due cicli seminariali sulle tematiche fiscali, relative ai lavoratori autonomi (partite IVA) e agli enti associativi e alle cooperative. I seminari avranno inizio a partire dal mese di dicembre 2014 e andranno avanti fino a maggio 2015, secondo il programma che segue. Si svolgeranno ad OZ | Officine Zero, in Via Umberto Partini 20 (Roma), e saranno tenuti da Cinzia Cimini, dottore commercialista e revisore dei conti, specializzata nella consulenza e nella formazione per il non profit e l’economia solidale.
Ciclo di seminari rivolti alle lavoratrici e ai lavoratori autonomi
1° seminario – Sabato 6 dicembre 2014, ore 10.30 – 15:00
Seminario di alfabetizzazione fiscale – Inquadramento generale della normativa sui lavoratori individuali
Ditta individuale e lavoratore autonomo
I professionisti con albo
Gli artigiani e i commercianti
I diversi regimi fiscali
I principali adempimenti fiscali: IVA, IRAP e IRPEF
I principali oneri deducibili ai fini del calcolo dell’IRPEF
Le modalità di versamento delle imposte
La fattura e la parcella
La gestione separata
La previdenza dei professionisti
Modalità di calcolo e di pagamento dei contributi previdenziali
Martedì 18, dopo 8 mesi di lotta, lavoratrici e lavoratori Ce.Fi., centro fisioterapico e di riabilitazione di Ciampino, sono tornati a mobilitarsi sotto la Regione Lazio. Una mattinata di presidio per gridare a gran voce che la pazienza è finita e pretendere il saldo del lavoro svolto e non pagato (l’intero anno 2013 e i primi mesi del 2014). Alle ore 12, assessorato al Lavoro e Cabina di Regia della Sanità hanno ricevuto una delegazione di lavoratrici/lavoratori e delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario, e un nuovo incontro, ci auguriamo positivo, ci sarà venerdì 21. In assenza di soluzioni, la lotta non si fermerà. Chi pensava di poterla fiaccare con continui differimenti, si è sbagliato di grosso: non si lavora gratis, il lavoro deve essere pagato!
Stay tuned!
Leggi il commento di Roberto Ciccarelli uscito quest’oggi su il manifesto
Sembrava fossimo a un passo dal traguardo e invece, come in un perfido gioco da tavola, siamo tornati alla casella iniziale. Fin dai primi passi della mobilitazione, infatti, abbiamo chiarito i nostri obiettivi irrinunciabili: la retribuzione per il lavoro svolto e mai pagato nell’ultimo anno e mezzo; il salvataggio di un servizio sanitario essenziale, come quello garantito da Ce.Fi. (centro di riabilitazione neuromotoria e logopedica) nel territorio di Ciampino e non solo; la continuità del lavoro e delle collaborazioni. Dopo diversi colpi di scena, siamo costretti a riprendere la lotta, perché i nostri diritti rischiano di essere calpestati.
Giovedì 6 novembre alle ore 19 a OZ-Officine Zero, in compagnia di avvocati e commercialisti delle CLAP (Camere del lavoro autonomo e precario), cercheremo di fugare dubbi, interrogativi, incertezze e perplessità inerenti i nuovi ammortizzatori sociali (Aspi, mini Aspi e Naspi) tanto cari al Governo Renzi.
Se sei un lavoratore/una lavoratrice precario/a, flessibile, intermittente e chi più ne ha più ne metta non puoi mancare!
Dibattito promosso e organizzato da cowOZ/Officine Zero
Verso lo Sciopero Sociale del #14N
Sappiamo quanto è difficile oggi scioperare. Lo è per chi ha un lavoro fisso, per chi il diritto di sciopero ce l’ha, ma lo vede sottoposto a troppe limitazioni. Lo è perché è faticoso rinun- ciare a una parte del proprio stipendio quando la crisi si approfondisce e soldi non ce ne sono. Lo è ancora di più per chi è precario, per chi scioperare significa rischiare di perdere il posto di lavoro. Lo è per chi è un lavoratore autonomo, perché poi deve motivare il proprio ritardo nella consegna al committente. Lo è per un disoccupato o per un intermittente.
Ve lo ricordate il famoso “ce lo chiede l’Europa” di montiana memoria? Ecco, con il nuovo corso di Matteo Renzi, saremmo addirittura noi precari, studenti, partite Iva col regime minimi, disoccupati a desiderare la riforma del mercato del lavoro nel senso della distruzione dei diritti acquisiti, Statuto dei lavoratori in primis. La narrazione tossica che ci propina il governo di Renzi è semplice: togliere i diritti a chi ne ha senza darne di nuovi a nessuno.
Non è più tempo di aspettare, il Jobs Act corre tra Senato e Camera – a botte di fiducia – verso l’approvazione, e non sarà di certo la flebile opposizione di palazzo a invertire la rotta.
Dobbiamo mobilitarci, unirci, metterci assieme!
Per fare al meglio tutto questo, stiamo organizzando lo sciopero sociale del #14N. Vogliamo incrociare le braccia e insieme incrociare le lotte: perché non vogliamo essere condannati per legge a una precarietà infinita; perché l’articolo 18 va esteso e non eliminato; perché vogliamo un reddito che ci consenta di vivere; perché non vogliamo lavorare senza un minimo salariale dignitoso; perché tante partite Iva non possono subire un carico fiscale pesantissimo senza avere nulla in cambio; perché, da disoccupati, non vogliamo accettare un lavoro a qualsiasi condizione; perché studiare non può essere un lusso per pochi, perché il lavoro gratuito è una vergogna che deve finire.
Invitiamo tutte e tutti – lavoratori, precari, studenti, disoccupati di tutti i tipi – il 22 ottobre in Piazza Montecitorio, a partire dalle ore 16:00, per rompere il silenzio e prendere la parola verso il 14N proprio mentre il Jobs Act è in discussione nella Commissione lavoro della Camera.
#14N #SCIOPEROSOCIALE
Tratto da: http://blog.scioperosociale.it/
Giovedì 16 ottobre, ore 18
presso Csoa Sans Papier (via Carlo Felice 69 a – San Giovanni/Roma)
presentazione delle Camere del Lavoro Autonomo e Pracario
Focus: Cos’è il Naspi? Cos’è la riforma degli ammortizzatori sociali di Renzi-Poletti?
A seguire aperitivo e Dj set a cura di: CRR WRST [RadioSonar.net]; Laowai [Cromedrop Rec.]