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Napoli 6.02 | Libera Carta

3 February 2016

Sabato 6 febbraio, ore 18 presso Zero81.

CLAP Napoli | Siamo lieti di presentare l’ultimo lavoro di Giuseppe Bronzini e Giuseppe Allegri Libertà e lavoro dopo il Jobs Act e la Carta dei diritti e dei principi del lavoro autonomo e indipendente (Coalizione 27F).

«L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro», esordisce l’articolo 1 della nostra Costituzione. Ma di quale «lavoro»? E cosa significa questo principio, che avrebbe voluto essere di emancipazione, quando il lavoro diventa una chimera per i giovani inoccupati, come per i quarantenni e cinquantenni espulsi dal mercato del lavoro e che non ritroveranno un’occupazione? E per le giovani donne che continuano a firmare «dimissioni in bianco» in caso di gravidanza? Allora: cosa significa «lavoro» nella fine della società salariale e con l’avvento delle nuove tecnologie?

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Libera Carta: scriviamo i nostri diritti di freelance e ordinisti

29 January 2016

 

Carta C27F

 

Milano, venerdì 29 gennaio alle ore 18, presso il Coworking Spazio A in via Pollaiuolo inizia il tour della Carta dei diritti e dei principi del lavoro autonomo e indipendente, promossa dalla “Coalizione 27 febbraio”. L’incontro sarà introdotto da Sergio Bologna, autore, tra l’altro, de La new workforce. Il movimento dei freelance.

La carta è promossa dalla “Coalizione 27 Febbraio”: una rete di venti associazione del lavoro autonomo, ordinistico e «atipico» (avvocati, architetti, ingegneri, geometri, farmacisti, ricercatori precari). La carta dei diritti dei freelance e degli ordinisti è un testo aperto, una bozza concepita e da costruire insieme con i freelance, gli autonomi e i lavoratori indipendenti che vorranno partecipare alla scrittura dei loro diritti e all’immaginazione di un paese diverso per noi e i nostri lavori.

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Seminario di formazione fiscale – II atto

19 January 2016

QUADRO _CESV_03-01

Venerdì 22 gennaio, dalle ore 16 alle ore 19 presso Esc (via dei Volsci 159), il II atto del seminario di formazione fiscale a cura di CLAP e della commercialista Cinzia Cimini.
Il seminario è rivolto a lavoratrici e lavoratori autonomi, parasubordinati, intermittenti.


Il programma del II atto sarà:

* I principali adempimenti fiscali: IVA, IRAP e IRPEF
* I principali oneri deducibili ai fini del calcolo dell’IRPEF
* Le detrazioni fiscali spettanti
* Le modalità di versamento delle imposte e il ravvedimento
* La gestione separata
* Gli studi di settore e l’accertamento


Venerdì 22 gennaio | ore 16-19 | Esc, Atelier autogestito | via dei Volsci 159, Roma |
Info/contatti: www.clap-info.net
info@clap-info.net

 

 

Un primo passo contro il lavoro gratuito, il Far West del Terzo settore e degli appalti

6 December 2015

4 dicembre 2015Venerdì 4 dicembre, una giornata di mobilitazione importante promossa dal Laboratorio romano dello Sciopero sociale e rilanciata dalla Rete per il Diritto alla città. Dalla mattina presto, con la distribuzione presso le stazioni della metro, della Free Press “ZTL”, fino allo Speakers’ Corner del pomeriggio, in piazza del Campidoglio.

È proprio sotto la sede del potere politico della Capitale, commissariato al seguito delle inchieste di Mafia Capitale iniziate proprio un anno fa, che si sono ritrovati circa duecento tra operatori sociali delle Coop., lavoratori degli appalti e dei servizi pubblici municipali, attivisti sindacali, precari e professionisti impoveriti, attivisti dei centri sociali e delle reti che si battono contro le privatizzazioni dei beni comuni. Un esperimento riuscito, un momento importante di presa di parola pubblica contro il lavoro gratuito, il Far West del Terzo settore e degli appalti.

Lo Speakers’ Corner, durato più di tre ore, ha chiesto a gran voce di poter incontrare il Commissario Tronca, direttamente proveniente da Milano e simbolo del cosiddetto “modello Expo”. Un incontro è stato ottenuto, al quale hanno preso parte, oltre una delegazione di manifestanti, il subcommissario De Milato e la funzionaria Matarazzo. Un incontro interlocutorio, utile a presentare le tante drammaticità, tra mancate retribuzioni, lavoro sottopagato e crisi occupazionale.

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Roma 4 dicembre | Il lavoro si paga, i diritti non si toccano!

27 November 2015

declaration4DPartiamo dall’Enciclopedia Treccani, leggiamo alla voce Lavoro gratuito:

Gratuita è la prestazione di lavoro resa alle dipendenze e sotto la direzione di altro soggetto, ma in assenza di una corrispondente retribuzione. […] Poiché, inoltre, il lavoro dipendente si presume oneroso, nell’ordinamento italiano la figura del lavoro gratuito non è, in via generale, ammessa.

Poi è arrivato EXPO e CGIL-CISL-UIL hanno pensato bene di firmare un accordo a sostegno del lavoro gratuito di 18.500 giovani. Il famoso modello EXPO, o Milano capitale morale, per usare le parole di Raffaele Cantone. La moralità di Milano dunque si incarna nello sfruttamento senza limite del lavoro vivo di migliaia di giovani.

Roma, invece, è immorale, tanta la corruzione che ci ha raccontato l’inchiesta e ora ci racconta il processo “Mafia Capitale”. Eppure, assai prima dell’arrivo di Tronca, anche a Roma il lavoro gratuito, de facto, c’era eccome: nelle cooperative, nei servizi sociali, nei tanti appalti fuori controllo. Con il rumore degli arresti, poi, nessuno ha voluto raccontare l’altra faccia di “Mafia Capitale”: quella che ogni giorno ci presenta un committente pubblico indifferente ai tanti abusi commessi, nei confronti dei lavoratori, da parte degli appaltatori, delle municipalizzate, delle imprese edili. E dopo il vento della magistratura, sono arrivate le Multiservizi, con uno scopo chiaro: tagliare l’occupazione, comprimere i salari, ridurre i diritti. Quando il lavoro viene pagato, infatti, viene pagato poco, sempre meno, tanto prevale nei bandi di gara la logica del massimo ribasso.

Sembra strano, nessuno lo ricorda, ma Roma avrebbe gli anticorpi normativi nei confronti del modello EXPO e della sua presunta moralità. Le delibere 135/2000 e 259/2005 tutelano infatti i diritti di chi lavora negli appalti e nelle cooperative. Peccato che, per la maggior parte, la stazione appaltante dimentica le sue leggi. Immorale non è solo chi ruba, immorale è anche chi non applica le leggi, immorale è chi non paga o paga poco i lavoratori!

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25.11 – Assemblea del Laboratorio romano dello Sciopero sociale

22 November 2015

Sciopero socialeA seguire il report dell’ultima assemblea del Laboratorio romano dello Sciopero sociale, che si è svolta presso Sapienza il 10 novembre scorso. Un’assemblea importante, occasione di convergenza delle tante vertenze romane che insistono nella scena del Terzo settore, degli appalti, dei servizi pubblici. Una costellazione segnata da lavoro non pagato o pagato poco e male. Esigenza condivisa: costruire una mobilitazione unitaria contro il lavoro gratuito, gli appalti al massimo ribasso, le privatizzazioni. Mercoledì 25 novembre, sempre presso Sapienza (Scienze politiche), verrà rilanciata la discussione, in vista del 4 dicembre, giornata prevista per la mobilitazione.

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Un’assemblea molto partecipata, quella che si è svolta presso Sapienza lo scorso 10 Novembre. Siamo partiti dalle riflessioni prodotte dall’appuntamento nazionale dello Strike Meeting  (Bologna), dai ragionamenti fatti a partire dall’attuale fase segnata dal governo Renzi e dai suoi provvedimenti, che determinano un nuovo modello. Un nuovo assetto che avanza come uno schiacciasassi, con un elemento retorico spregiudicato e portando un attacco radicale come i precedenti governi, anche di centro-destra, non erano riusciti. Una fase dunque segnata dal Partito della Nazione in sinergia con le indicazione di austerity provenienti dalla Commissione Europea.

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Noi non siamo volontari! Il lavoro deve essere retribuito!

4 November 2015 |  Clap Roma

Oggi, 4 Novembre 2015, lavoratrici e lavoratori della Cooperativa “Un Sorriso” si ritrovano presso gli uffici dell’Osservatorio sul Mercato e le Condizioni di Lavoro del Comune di Roma, per denunciare le proprie condizioni lavorative, segnate dal mancato pagamento di diverse mensilità da parte del datore. Questa situazione drammatica è stata ampiamente documentata nei mesi scorsi.

Già in data 24 Settembre i lavoratori, sostenuti dalle CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario, hanno organizzato un presidio sotto l’Assessorato delle Politiche Sociali di viale Manzoni a Roma e hanno avviato una campagna di denuncia rispetto alle condizioni dei servizi appaltati alla Cooperativa “Un Sorriso” e alla gravissima mancanza delle retribuzioni, che ammontava in quel momento, per alcuni servizi, anche a sei mesi di arretrato. A seguito di quella iniziativa, si è aperto un tavolo di confronto in cui i lavoratori e l’associazione sindacale CLAP hanno chiesto al Dipartimento di procedere alle verifiche delle gravi violazioni denunciate e al pagamento diretto ai lavoratori delle retribuzioni mancanti attraverso l’utilizzo dei fondi dal Comune dovuti alla Cooperativa.

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Lo statuto che non c’è

24 October 2015

Boy and girl (6-7) using typewritersRoma, 14-15 novembre: la “Coalizione 27 febbraio” organizza e promuove un atto pubblico per scrivere i diritti del lavoro autonomo

Lo scorso 15 ottobre, nella conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio dei ministri, il premier Renzi ha annunciato il «Jobs Act del lavoro autonomo». Già l’11 di ottobre, presso il Nazareno, il PD ha presentato le sue linee guida per “riparare il danno” dello scorso anno, quando la Legge di stabilità, poi corretta dal Milleproroghe, cancellò il regime dei minimi e nulla fece per bloccare l’aumento dell’aliquota contributiva previsto dalla Legge Fornero.

Per quel che fin qui si è capito, la riparazione avverrà in due tempi: con la Legge di stabilità si rivedono le soglie dei ricavi, innalzandole, per il regime forfettario e, nello stesso tempo, si ripristina il regime dei minimi con l’imposta sostitutiva del 5% (che però durerà solo 3 anni); con un DDL Collegato si defiscalizzano le spese formative, si estendono le tutele relative a maternità e malattia, si modifica il contenzioso (superando la tradizionale distinzione dell’articolo 409 del Codice di procedura civile), si garantisce l’accesso degli autonomi agli appalti pubblici e al fondo di garanzia in caso di fallimento del committente.

Molte delle pretese avanzate anche dalla “Coalizione 27 febbraio” nelle mobilitazioni dei mesi scorsi vengono assunte dal governo. Almeno così pare. Eppure sono molti gli aspetti mancanti. Non si estendono gli ammortizzatori sociali, né NASPI né forme di sostegno al reddito nei periodi di non lavoro. Non si dice nulla sull’aliquota previdenziale, salvo dirsi disponibili alla sua riduzione (quando?). Nulla si dice sui problemi previdenziali dei professionisti ordinisti, ovvero i contributi obbligatori indipendenti dal fatturato. Così come non si ferma il DDL concorrenza, che garantisce l’ingresso delle grandi corporation nella gestione di farmacie e studi legali, ma non solo, e che anzi diventa Collegato alla Legge di stabilità. Ancora: si parla di Statuto dei diritti, ma non si menzionano, se non marginalmente, i diritti nel lavoro, nel rapporto di committenza; la questione, decisiva, dei compensi e della loro equità non trova spazio alcuno.

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Il “ganzo” e il Governo delle imprese

16 October 2015

Brevi note sulla Legge di stabilità

Renzidi Francesco Raparelli

Sì, siamo in una seconda fase del governo Renzi. Lo testimonia la Legge di stabilità presentata ieri dal “ganzo fiorentino” al termine del Cdm. I toni sono spocchiosi, con le consuete battute che non fanno ridere nessuno. Non basta il consenso pieno di Confindustria per conquistare un po’ di senso dell’umorismo. Lode a Stanis La Rochelle, sempre sia lodato. È sicuro il premier, sicuro di ottenere la flessibilità necessaria dall’Europa, sicuro degli effetti positivi, seppur lievi, garantiti dalla congiuntura (Quantitative easing, abbassamento dei costi energetici, ecc.). Una Legge di stabilità «espansiva» dunque, come titolano stamane i maggiori quotidiani.

In questo primo (breve) commento a caldo, vorrei soffermarmi solo su alcuni punti: il fisco; il lavoro; i poveri.

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Un primo passo per conquistare ciò che ci spetta

7 October 2015 |  Clap Roma

Manifestazione delle lavoratrici e del lavoratori della Cooperativa “Un sorriso”, che incontrano l’Assessorato alle Politiche sociali. La mobilitazione costruita assieme alle Camere del Lavoro Autonomo e Precario.

Una prima importante mobilitazione, quella che ci ha visto protagonisti questa mattina. Dopo mesi di prestazioni lavorative non retribuite, abbiamo deciso di rompere il silenzio e di pretendere con forza i nostri diritti. Mentre il presidio si è svolto a partire dalle 10 e fino alle 13, una nostra delegazione è stata accolta dal Capo segreteria dell’Assessorato alle Politiche sociali, Mario De Luca, e da Ruggero Ferreri, dello staff dell’Assessora Francesca Danese.

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