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Un Asado per le lotte

8 July 2015

clapasado

Domenica 12.07, ore 20 presso Officine Zero

Cena a sostegno delle lotte del lavoro

CLAP e Officine Zero vi rivolgono un invito speciale per una serata importante: una cena per costituire una cassa di mutuo soccorso a sostegno della vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’accoglienza. Un’occasione utile per dare un contributo a chi, da mesi, non percepisce lo stipendio. Di più, un momento di incontro con la cultura materiale argentina, la sua cucina e i suoi sapori. E saranno proprio i lavoratori della ristorazione in lotta, anche loro senza stipendio da mesi, a offrirci questa opportunità. Una serata in cui lotte, cibo e socialità si incrociano, all’insegna della solidarietà.

Costo della cena (anche per vegetariani): 15 euro (compreso un bicchiere di birra o vino)

Necessaria prenotazione entro giovedì 9.07 ore 20. Per prenotazione, scrivi a: info@clap-info.net; info@ozofficinezero.org

Info: www.clap-info.net; www.ozofficinezero.org

La parola agli operatori sociali

29 June 2015

Quello che non vi raccontano dell’accoglienza

Dovete darci il denaro
CLAP sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori dell’accoglienza (A.L.A.), e vi invita a partecipare allo Speakers’ Corner del prossimo mercoledì. A seguire lo spot di presentazione e il comunicato di A.L.A. 
ASSEMBLEA PUBBLICA
1.07 ore 10:00 – viale Manzoni 16
Sotto il V Dipartimento – Politiche Sociali

Il sistema d’accoglienza di questo Paese e soprattutto di Roma costringe gli operatori sociali dei centri per migranti, richiedenti asilo e rifugiati a lavorare in condizioni di forte precarietà, sfruttamento e ricatto continuo. Ritardi nei pagamenti, mancanza di chiarezza sulle mansioni da svolgere, non riconoscimento delle competenze individuali, richiesta di estrema flessibilità, assenza di controlli sanitari e sui contratti sono solo alcune delle problematiche che questi lavoratori affrontano ogni giorno.

Di certo non basta “Mafia Capitale” a risolvere simili problemi. Anzi, in molti casi le conseguenze di questa inchiesta rischiano di ricadere proprio sulle spalle degli operatori. Infatti, mentre le cooperative indagate continuano a vincere nuovi appalti per aprire nuovi centri, il pagamento degli stipendi è bloccato da mesi e non sembra, a livello istituzionale, esserci la minima idea di come organizzare l’accoglienza in questa città.

A.L.A. (Assemblea dei Lavoratori e delle Lavoratrici dell’Accoglienza) ragiona da mesi sul sistema d’accoglienza, convinta che lo sfruttamento di operatori e ospiti sia frutto degli stessi meccanismi, funzionali a garantire il profitto delle cooperative.

Nelle ultime settimane, in molti tra media main stream e figure istituzionali hanno preso parola rispetto agli sviluppi dell’inchiesta, che ha coinvolto i principali soggetti che accumulano profitti sull’accoglienza romana. Pensiamo ci sia una voce mancante: quella di chi lavora nei centri, di chi vive sulla propria pelle le storture del sistema d’accoglienza e che non vuole più rimanere in silenzio.

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Lettera aperta al ministro Poletti: cambiare rotta in 9 punti

17 June 2015

Camera, informativa urgente dell presidente del ConsiglioAl Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti,

Siamo lavoratori, professionisti autonomi, atipici e ordinisti, parasubordinati, precari della ricerca, studenti, iscritti al programma ‘Garanzia giovani’; Le scriviamo perché mercoledì 24 giugno saremo sotto il suo ufficio, con un’intenzione chiara: poterLa incontrare, presentarLe le nostre istanze.

A più riprese, tanto Lei quanto il Presidente del Consiglio Renzi, avete dichiarato di voler estendere tutele e diritti al mondo del lavoro autonomo, ai precari, alle giovani generazioni. Di più: è a nome di questo mondo, di cui noi siamo parte, che avete cancellato diritti fondamentali come lo Statuto dei lavoratori. Il Jobs Act è diventato legge, due decreti attuativi sono entrati in vigore lo scorso 7 marzo, ma ancora nulla è stato fatto per chi – e stiamo parlando di milioni di persone – è senza tutele: il decreto Milleproroghe, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 marzo, si è limitato a rinviare al 2016 l’aumento dell’aliquota della Gestione separata INPS e la cancellazione del regime dei minimi; la NASpI non è stata estesa, così come promesso, alle partite Iva; la DIS-COLL, che a causa dei ritardi dell’INPS ancora non è stata erogata, esclude ricercatori non strutturati e dottorandi. Ciliegina avvelenata sulla torta, il Presidente del Consiglio ha tacciato di «incostituzionalità» e «assistenzialismo» il reddito minimo garantito, proposta ormai sostenuta da settori molto ampi della società e della politica. Ancora: mentre fisco e previdenza sfiancano i lavoratori autonomi, le imprese che assumono accedono a sgravi di 8.060 euro l’anno, per tre anni, per ogni nuovo contratto.

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100 giorni di Jobs Act: tempo scaduto!

14 June 2015

Verso il 24 giugno e lo Speakers’ Corner sotto il Ministero del Lavoro

Salario minimo europeo, reddito e welfare universali

100 giorni di Jobs ActLa retorica renziana che promuove una fantomatica ripresa del tasso di occupazione e un aumento dei posti di lavoro diventa ogni giorno più ridicola di fronte ai dati che ci consegna la realtà. I (pochi) nuovi contratti di lavoro stipulati negli ultimi mesi sono in realtà fortemente precari e malpagati, e indotti dalla possibilità, fornita alle imprese, di accedere a ingenti incentivi fiscali, decontribuzioni e bonus occupazionali. Questa sì, vera e propria forma di sostegno assistenziale.

Il governo sta provando a costruire un immagine distorta degli effetti del Jobs Act, sia attraverso una fantasiosa interpretazione dei dati sull’occupazione sia tramite un’esaltazione dei nuovi ammortizzatori sociali indicati come «universalizzazione delle tutele». I dati reali, invece, ci consegnano una povertà in dilagante aumento e ammortizzatori sociali iniqui ed insufficienti per chi ha una storia contributiva e lavorativa intermittente, e oltre tutto non ancora erogati. Nonostante siano uscite le due circolari INPS riferite alla DIS-COLL e alla NASpI, la situazione è ancora completamente bloccata per evidenti ritardi e inadempienze procedurali. In questo contesto, il 6 giugno il Presidente del Consiglio ha con violenza respinto la proposta di introduzione di un reddito garantito, definendolo misura «incostituzionale» e «assistenzialistica». Una misura – occorre ricordarlo – assente solo in Grecia e Italia, che rappresenta per i movimenti sociali e per larghi strati dall’associazionismo di base un orizzonte di lotta irrinunciabile contro il ricatto della precarietà e della povertà.

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24.06 | Speakers’ Corner sotto il ministero del Lavoro e del Welfare

26 May 2015

24.06Roma 15 maggio – Comunicato stampa

Continua la mobilitazione della “Coalizione 27 febbraio” per l’equità previdenziale, la sostenibilità fiscale, il welfare universale

24 giugno Speakers’ Corner sotto il ministero del Lavoro e del Welfare

Dopo la riuscita mobilitazione dello scorso 24 aprile, l’incontro con Boeri che di essa è stato importante completamento, la “Carovana dei diritti” non si ferma. Lo ha deciso la partecipata assemblea della “Coalizione 27 febbraio” che si è svolta sabato 9 maggio presso l’atelier autogestito Esc.

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Lotta di classe, sindacato e immaginario negli USA

23 May 2015

Strike Lonidier

 

 

Istituto Svizzero di Roma e CLAP organizzano

Giovedì 28 maggio, ore 18.30

Lotta di classe, sindacati e immaginario negli USA

con Sergio Bologna, Bruno Cartosio, Fred Lonidier

Discussione e installazione site specific

presso Officine Zero

via Umberto Partini, 20 Roma

 

Degli anni Trenta, della Grande Depressione dello scorso secolo, si ricordano i fascismi e, nel caso degli Stati Uniti, Roosevelt e il suo New Deal. Nulla si ricorda delle lotte straordinarie che fecero del New Deal una vera discontinuità nella storia del capitalismo, nel senso di una conquistata «democrazia economica». Da San Francisco a Minneapolis, dalla Georgia al Rhode Island, scioperi durati mesi, scontri molto duri con la polizia e la Guardia Nazionale imposero un uso operaio delle politiche rooseveltiane. Dai portuali agli operai tessili, passando per l’automobile, le figure del lavoro che avevano preso congedo dal sindacato (AFL) nei tardi anni Venti lo riconquistarono su un terreno nuovo: senza il CIO (Congress of Industrial Organizations), che nasce nel 1935, non si capisce il New Deal (in particolare il Wagner Act), e viceversa. Decisivo il problema dell’organizzazione sindacale dei non organizzati; decisiva l’emersione di nuove pratiche di lotta; decisiva la capacità di trasformare il conflitto di classe in nuove istituzioni politiche e sociali.

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9.05 | Assemblea nazionale “Coalizione 27 febbraio”

6 May 2015

24 aprileDopo la mobilitazione del 24 aprile presso la sede dell’INPS, l’incontro con Tito Boeri e il primo importante risultato dello sblocco immediato della DIS-COLL per Copro e CoCoCo, con efficacia retroattiva agli eventi di disoccupazione iniziati dal 1° gennaio 2015 (di seguito il link alla Circolare) la “Coalizione 27 febbraio” torna a riunirsi a Roma sabato 9 maggio alle ore 10:00, presso Esc (via dei Volsci 159).

 

Una nuova assemblea nazionale per proseguire la “Carovana dei diritti”, elaborare le nuove iniziative, intensificare ed estendere le relazioni tra i diversi nodi della Coalizione.

 

L’assemblea sarà inoltre occasione per approfondire ulteriormente la riflessione programmatica su equità fiscale e previdenziale, per articolare la campagna comunicativa, e per definire terreni comuni e di cooperazione con gli altri esperimenti di Coalizione.

 

 

Nell’invitare tutt* a partecipare, sollecitiamo a segnalare istanze e rivendicazioni all’indirizzo e-mail:

carovanadeidiritti@gmail.com.

 

“Coalizione 27 febbraio”

 

Link circolare INPS:

http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualURL=%2FCircolari%2FCircolare+numero+83+del+27-04-2015.htm&iIDDalPortale&iIDLink=-1

Coalizione 27F. Dopo manifestazione incontro con Boeri

24 April 2015
11174223_540124229458614_6521794029182659668_o“Coalizione 27 febbraio” incontra il presidente Boeri. Un primo passo per l’equità previdenziale e l’estensione universale del welfare. Incontro importante quello che si è svolto stamane presso la Direzione generale dell’INPS, al seguito dello Speakers’ Corner che ha visto raccolti oltre 200 tra professionisti atipici e ordinisti, lavoratori parasubordinati, precari della ricerca, studenti e iscritti al programma Garanzia Giovani: una delegazione della “Coalizione 27 febbraio” è stata ricevuta dal presidente Tito Boeri, e da Luciano Busacca (responsabile Segreteria generale della presidenza), Luca Sabatini (Direzione centrale prestazioni sostegno al reddito), Isabella Rota Baldini (portavoce del Presidente).

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24 aprile: una grande occasione

23 April 2015

CLAP e lo Speakers’ Corner sotto l’INPS

CLAP 24 aprileIn queste settimane, nella scena pubblica italica, è riemerso con forza il dibattito sul welfare e la sua iniquità. Tante le dichiarazioni del nuovo presidente dell’INPS Boeri, tante le repliche di Poletti e del governo. Addirittura la CGIL, che per un ventennio ha favorito il dualismo del mercato del lavoro e la conseguente apartheid – per quanto riguarda le protezioni sociali – dei lavoratori autonomi e parasubordinati, più in generale delle giovani generazioni, oggi ha scoperto che i nuovi poveri sono, assai spesso, la forza-lavoro qualificata e il popolo delle partite Iva. La scoperta dell’acqua calda, appunto.

Tutti parlano, nessuno individua il problema, se non parzialmente, benché meno avanza la soluzione. La sostanza del problema e dunque la sua soluzione ha nomi precisi: il reddito di base universale, indipendente dalla prestazione lavorativa; un nuovo welfare inclusivo (dalla malattia alla previdenza); diritti e dignità per tutte le figure del lavoro autonomo e parasubordinato, intermittente, precario e sottopagato.

Quando, nel 1995, fu approvata la riforma delle pensioni (governo Dini), il primo grande scalpo neoliberale della II Repubblica, i suoi sostenitori la contrabbandarono come il prezzo necessario per realizzare una compiuta equità generazionale, che avrebbe offerto, a chi si affacciava allora nel mondo del lavoro, migliori condizioni per il futuro. Tanta e ossessiva è stata la propaganda che chiedeva ai padri di rinunciare a «privilegi anacronistici» in favore dei figli, per garantire loro un futuro più degno. Niente di più falso! Nessuno, infatti, ci disse allora dove veramente avrebbe portato un sistema pensionistico puramente contributivo, ispirato alla logica dell’equilibrio attuariale, come si trattasse di una mera assicurazione privata. Nessuno chiarì allora, quasi tutti continuano a non farlo ora, cosa avrebbe significato cancellare un sistema previdenziale fondato su principi solidaristici e di giustizia sociale.

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18.04 | Alzare la testa, rompere la solitudine!

13 April 2015

La prima assemblea generale delle/dei iscritte/i

ClapOfficine Zero (via Partini 20, Casal Bertone) – 18 aprile, ore 17:30

La scommessa delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario nasce due anni fa, attorno a una domanda semplice ma enormemente ambiziosa: come si ricostruiscono diritti e tutele per un mondo del lavoro sempre più frammentato, precario, indifeso?

Siamo partiti da noi: precari, partite Iva, studenti, disoccupati, intermittenti, surfisti della formazione e del lavoro nero, migranti. La prima generazione che vive, compiutamente, una condizione di lavoro e di accesso alla cittadinanza peggiore di quelle precedenti, sigillata a fuoco dalla controriforma del lavoro chiamata Jobs Act, tanto amata da Confindustria e alta finanza, che istituzionalizza la libertà di licenziamento riducendo allo stesso tempo i diritti in entrata nel mercato del lavoro.

Abbiamo pensato che fosse giunta l’ora di provare a rimettere insieme ciò che la crisi divide, di immaginare nuovi strumenti di difesa e di lotta, ricostruendo forme di mutualismo tra le figure diverse del lavoro, sottraendole alla solitudine e al ricatto. Non è un caso che il progetto nasce e si sviluppa all’interno delle Officine Zero di Casalbertone, le ex officine Rsi di Trenitalia, recuperate a un utilizzo sociale da una coalizione di operai, precari, studenti e lavoratori autonomi.

In poco tempo, abbiamo incontrato tante facce di uno stesso mondo, sfruttato, vessato e mal pagato: lavoratrici e lavoratori della sanità convenzionata, della ristorazione, dell’intrattenimento, delle pulizie e della logistica, operatrici e operatori sociali, professionisti atipici, freelance e architetti. Insieme a loro, abbiamo riscoperto il senso della parola ‘solidarietà’, emancipata dalle rituali tonalità caritatevoli, provando a sperimentare una forma organizzativa all’altezza dei tempi.

Nel vivo di tante e diverse vertenze, abbiamo capito l’importanza del mutuo soccorso e afferrato la necessità di immaginare un processo di «sindacalizzazione diffusa», flessibile, decentrata, territoriale, autorganizzata, in grado nel tempo di sfidare il dominio dell’impresa e della speculazione sul lavoro vivo. Non solo: la materialità delle lotte ci ha spinto ad aggiornare anche le rivendicazioni generali, dentro uno sguardo europeo e globale. Per questo parliamo di salario minimo europeo e reddito di base garantito, di welfare universale ed equità fiscale, di estensione dei diritti previdenziali al lavoro autonomo, ai precari, al professionismo atipico, di riduzione generalizzata dell’orario di lavoro, di accesso alla cittadinanza slegato dal profilo lavorativo.

Di tutto questo e di molto altro vorremmo discutere nella prima assemblea generale delle/dei iscritte/i. Più in particolare, proponiamo di articolare l’assemblea nel seguente modo:

* presentazione/bilancio delle diverse vertenze in corso;

* approfondimenti sul Jobs Act e sulla riforma del Regime dei minimi, a cura dell’avvocato Alessandro Brunetti e della commercialista Cinzia Cimini;

* mobilitazioni e campagne.

Un’occasione per stare insieme, condividere lotte ed esperienze, immaginare un percorso comune.

Convinti più che mai che «un torto a uno di noi è un torto per tutti».

Camere del Lavoro Autonomo e Precario

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