Sabato 27 maggio 2023, in migliaia al corteo “Ci vuole un reddito”, indetto e organizzato da oltre 140 tra associazioni, comitati in difesa del reddito e organizzazioni sindacali. Un primo passo importante, per una lotta contro il Governo e il Decreto Lavoro del Primo maggio scorso, che pretenderà tenacia, forza, radicamento ed estensione.
Sabato 27 maggio, dalle ore 14:30 e a partire da Piazza Esquilino a Roma, 140 associazioni convergeranno e sfileranno contro la guerra ai poveri del Governo Meloni. Reddito universale, salario minimo, diritto alla casa, redistribuzione della ricchezza: l’appello dei Comitati romani in difesa e per l’estensione del Reddito di Cittadinanza (appello pubblicato dal manifesto martedì 24 maggio).
Ieri 28 aprile 2023, si è tenuta un’assemblea generale delle lavoratrici e dei lavoratori con l’obiettivo di discutere la nuova ed ultima proposta aziendale di Accordo sul Lavoro Agile che durerà fino al 31 dicembre 2023. Il confronto ha prodotto un giudizio complessivamente positivo sull’Accordo e dato mandato alle nostre RSA per sottoscriverlo.
Dopo i fatti dello scorso 12 aprile, e il Comunicato congiunto delle CLAP e di FABI, prende la parola anche il Coordinatore nazionale delle CLAP, ribadendo che la democrazia, il pluralismo, i diritti sindacali non si toccano. E affermando, in modo chiaro, che le CLAP non si lasceranno intimidire.
Ieri mattina le RSA delle CLAP e della FABI hanno incontrato il Presidente di ANPAL Servizi Massimo Temussi, il DG e la delegazione trattante aziendale. L’incontro, durato appena 15 minuti, è stato bruscamente interrotto dallo stesso Presidente, con toni aggressivi poco consoni ad un confronto civile e a delle corrette relazioni industriali. Si è trattato di una condotta gravemente antisindacale, volta ad inibire l’agibilità delle CLAP. Pensiamo che quanto accaduto non sia accettabile. Di seguito il comunicato congiunto.
Con le brevi note a seguire, vorremmo avviare un bilancio pubblico di quanto fatto a partire dal dicembre del 2018, quando per la prima volta abbiamo proclamato uno sciopero, ottenendo uno straordinario risultato dal punto di vista della partecipazione e conquistando una prima interlocuzione col Governo di allora. Da quel primo sciopero proclamato in SOGESID dalle CLAP, alla costituzione, in primavera (2019), della lista per partecipare alle elezioni della RSU, ai 109 voti che ci hanno consentito di essere la prima Organizzazione Sindacale presso il Ministero dell’Ambiente (oggi MASE) e di eleggere due membri della RSU: mesi intensi, appassionanti, che hanno visto le CLAP radicarsi e crescere rapidamente.
Il Tribunale di Milano riconosce il diritto del dipendente a percepire un trattamento retributivo proporzionato alla quantità e qualità del lavoro prestato e, in ogni caso, sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Una grande vittoria nella battaglia giudiziaria condotta da ADL Cobas contro il CCNL Servizi fiduciari. Invitiamo lavoratrici e lavoratori interessati a contattare gli sportelli CLAP, ADL Cobas e Sial Cobas più vicini a loro per saperne di più. >> Read more
Questa mattina abbiamo lasciato uno striscione molto chiaro sotto la sede di Legacoop a Roma: Un altro contratto è possibile! Basta lavoro povero. L’azione è stata fatta all’interno della campagna nazionale sul rinnovo del CCNL di settore. Iniziative previste anche a Milano e Bologna. Il comunicato. >> Read more
La prima assemblea pubblica della campagna “Ci vuole un reddito” ha visto la partecipazione di più di centoventi tra realtà e associazioni da tutti i territori. È stato un momento di confronto importante per conoscere le voci, i percorsi, le battaglie e le specificità delle varie realtà partecipanti e dei territori in cui sono attive. Di seguito un breve report. >> Read more
Accordo attuativo sulla Piattaforma Welfare e democrazia sindacale in SOGESID S.p.A.
In un mondo segnato da inquietanti venti di guerra, dalle tragedie che si sommano senza sosta (in Ucraina, nel Mediterraneo, in Medioriente, ecc.), dall’inflazione a due cifre e dalla recessione imminente (inevitabile frutto amaro dell’innalzamento repentino dei tassi di interesse), colpisce che la concorrenza tra le Organizzazioni Sindacali sia quanto di meglio proponga il menù nel Bel Paese.