Vertenze

A voi “Un sorriso”… a Operatori e Utenti non resta che piangere?

22 September 2015 |  Clap Roma

Giovedì 24 settembre mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Coop. “Un Sorriso”, sostenuti dalle Camere del Lavoro Autonomo e Precario fuori l’assessorato alle Politiche Sociali di Roma Capitale.

Da quasi un anno sentiamo parlare del malaffare svelato dall’inchiesta di Mafia Capitale. Tuttavia l’amministrazione capitolina, dopo essere stata coinvolta dalla stessa inchiesta ed aver dichiarato di voler prendere le distanze dai meccanismi clientelari finora emersi, non sembra voler affrontare seriamente il tema delle conseguenze che la corruttela ha sia sui destinatari dell’accoglienza, sia su chi ci lavora.

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Ciampino: salvo il centro di riabilitazione, salvi il lavoro e i diritti

20 July 2015 |  Clap Roma

Dopo un anno e mezzo di lotte sindacali e politiche, vincono le lavoratrici e i lavoratori, i pazienti, i cittadini

É passato un anno e mezzo da quando ci siamo mobilitati contro la chiusura del Ce.Fi., centro di riabilitazione neuromotoria e logopedica di Ciampino. Una lotta ostinata, generosa e tenace, per salvare il centro con i suoi 143 posti in convenzione, i tanti pazienti, soprattutto bambini, che non potevano e non possono fare a meno delle sue cure. E per far rispettare i diritti di chi lavora, il diritto alla retribuzione per il lavoro svolto in primo luogo. Una lotta estenuante, fatta di avanzamenti e battute d’arresto, continui colpi di scena.

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Ce.Fi.: dopo il presidio, riprende la trattativa

20 November 2014

 

Martedì 18, dopo 8 mesi di lotta, lavoratrici e lavoratori Ce.Fi., centro fisioterapico e di riabilitazione di Ciampino, sono tornati a mobilitarsi sotto la Regione Lazio. Una mattinata di presidio per gridare a gran voce che la pazienza è finita e pretendere il saldo del lavoro svolto e non pagato (l’intero anno 2013 e i primi mesi del 2014). Alle ore 12, assessorato al Lavoro e Cabina di Regia della Sanità hanno ricevuto una delegazione di lavoratrici/lavoratori e delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario, e un nuovo incontro, ci auguriamo positivo, ci sarà venerdì 21. In assenza di soluzioni, la lotta non si fermerà. Chi pensava di poterla fiaccare con continui differimenti, si è sbagliato di grosso: non si lavora gratis, il lavoro deve essere pagato!

 

Stay tuned!

 

Leggi il commento di Roberto Ciccarelli uscito quest’oggi su il manifesto

Leggi il comunicato che ha promosso il presidio del 18.11

Ce.Fi.: basta attese, vogliamo i soldi e i diritti che ci spettano!

7 November 2014

Ciampino 6.11.2014 – Comunicato stampa

 

Sembrava fossimo a un passo dal traguardo e invece, come in un perfido gioco da tavola, siamo tornati alla casella iniziale. Fin dai primi passi della mobilitazione, infatti, abbiamo chiarito i nostri obiettivi irrinunciabili: la retribuzione per il lavoro svolto e mai pagato nell’ultimo anno e mezzo; il salvataggio di un servizio sanitario essenziale, come quello garantito da Ce.Fi. (centro di riabilitazione neuromotoria e logopedica) nel territorio di Ciampino e non solo; la continuità del lavoro e delle collaborazioni. Dopo diversi colpi di scena, siamo costretti a riprendere la lotta, perché i nostri diritti rischiano di essere calpestati.

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Lavoratrici e lavoratori Ce.Fi.: un altro passo per la conquista dei diritti

23 June 2014

Le lavoratrici e i lavoratori Ce.Fi., Centro fisioterapico (in convenzione) di Ciampino, hanno rotto il silenzio e sono tornate/i  in piazza. Dopo il presidio sotto la Regione Lazio del 14 aprile scorso, la mobilitazione ha raggiunto stamani il Comune di Ciampino. Un presidio comunicativo e determinato, al quale, oltre alle lavoratrici e i lavoratori, hanno partecipato (ex) pazienti e cittadine/i.

Ancora una mobilitazione per conquistare i diritti fin qui negati: alla retribuzione (per il lavoro svolto, da dipendenti e collaboratori, nell’anno 2013 e non ancora pagato), al lavoro e, più in generale, a un servizio sanitario pubblico, accessibile, di qualità.  

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Lavoratrici e lavoratori Ce.Fi. tornano in piazza

20 June 2014

Roma 20.06.2014 – Comunicato stampa

Il diritto alla retribuzione, al lavoro, alla salute devono essere tutelati!

Sono passati due mesi da quando le lavoratrici e i lavoratori Ce.Fi., Centro fisioterapico (in convenzione) di Ciampino, hanno portato in piazza per la prima volta la loro drammatica situazione: un anno (2013) di lavoro svolto e non pagato; il rischio di perdere il lavoro. Ma per loro ancora nulla è cambiato. Senza soldi, senza lavoro, senza prospettive, dipendenti e collaboratori (con partita Iva) pretendono ora risposte certe dalle istituzioni.

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Lavoratrici e lavoratori Ce.Fi.: la mobilitazione apre la partita

14 April 2014 |  Clap Roma

Lavoratrici e lavoratori Ce.Fi. 2Roma 14.04.2013 – Comunicato stampa

:: Lavoratrici e lavoratori Ce.Fi.: mobilitazione riuscita e tavolo con Regione promettente, un primo passo per riconquistare i diritti violati

Mattinata importante quella appena trascorsa: la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Ce.Fi. (Centro fisioterapico di Ciampino) ha raggiunto la sede della Giunta regionale. Non era scontato, viste le difficoltà a tenere assieme figure del lavoro divise dalle forme contrattuali. Lavoratori dipendenti, ma soprattutto partite Iva, operatori sanitari che per 12 mesi hanno lavorato senza stipendi e compensi pur di garantire le cure riabilitative e fisoterapiche ai pazienti, ai tanti bambini disabili. Mentre il Ce.Fi. affonda, vittima di tagli e malagestione, lavoratrici e lavoratori hanno deciso di alzare la voce e di chiedere ciò che gli spetta: le retribuzioni passate; una prospettiva lavorativa futura.

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La Sanità in appalto ai privati, i lavoratori non vengono pagati

3 April 2014 |  Clap Roma

Il Ce.Fi., centro di riabilitazione ambulatoriale e domiciliare, accreditato presso la Regione Lazio e attivo da circa 30 anni sul territorio di Ciampino, sta per chiudere i battenti. I ritardi nei pagamenti da parte della Regione, i continui tagli al budget, assieme ad una cattiva gestione, lo hanno condotto sull’orlo del fallimento.

Quaranta lavoratrici e lavoratori ‒ terapisti, amministrativi, medici da oltre un anno prestano la loro opera senza percepire stipendio e compensi, affinché non venga interrotto il percorso di riabilitazione dei tanti pazienti, adulti e bambini, che al centro si sono affidati per il recupero della loro disabilità. Con la chiusura del centro, non solo le lavoratrici e i lavoratori saranno disoccupati, ma rimarranno senza terapia i pazienti che si vedranno costretti a mettersi in lista d’attesa in altri centri, e, soprattutto, spariranno 143 posti di riabilitazione.

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