Nel mondo del lavoro contemporaneo, segnato dalla compressione dei diritti, dalla violenza della precarietà e dello sfruttamento, dal ricatto dei lavori sottopagati, dalla freddezza degli algoritmi e delle piattaforme, la solidarietà è un’arma importante, decisiva.
È ancora presto per fare un bilancio completo. Come sempre, di fronte a un evento di questa portata, ci vuole tempo per conquistare uno sguardo di insieme. A maggior ragione per l’estensione effettivamente globale dello sciopero. Così come non è semplice comparare quanto accaduto ieri con i due precedenti, l’8 marzo del 2017 e del 2018.