Approvato il Disegno di Legge sul lavoro autonomo, il dibattito sull’estensione dei diritti e del welfare si è nuovamente eclissato. Ma la norma, che contiene qualche novità pur essendo del tutto lacunosa, di certo non ha sciolto problemi dirimenti. Stampa Romana rilancia il dibattito, insistendo sulla necessità di un vero Statuto del lavoro autonomo. Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario sono state invitate a partecipare e saranno liete di poter contribuire criticamente al confronto pubblico.
:: Una tavola rotonda sul lavoro autonomo, i diritti e il giornalismo
Stampa Romana, piazza della Torretta 36, 1° piano.
Roma 26 settembre 2017.
H10-16
22 SETTEMBRE 2017
Dalle ore 17 alle 19:30
ASSEMBLEA PUBBLICA
Presso Istituto Maestre Pie Venerini (Via Beata Rosa Venerini, 3, Ariccia RM)
Discuteremo:
Prendiamoci CURA anche dei nostri DIRITTI!
Lavoratrici e lavoratori in mobilitazione di “Villa delle Querce”
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario
La mobilitazione RIPARTE!
Diritti e dignità per le lavoratrici e i lavoratori della Sanità!
Diritto alla Salute per tutte e tutti!
:: Lo scorso mercoledì (6.09), il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha scritto una lettera a tutti i Direttori generali e ai Commissari straordinari delle ASL del Lazio per chiedere di velocizzare le procedure previste per la stabilizzazione dei precari. Una buona notizia. Ma di quali precari si parla? I precari, infatti, e come d’altronde affermato dalla Legge regionale 4/2017, non sono solo quelli che lavorano nelle ASL con contratti a tempo determinato e di collaborazione coordinata e continuativa; sono precari i tanti (migliaia) che collaborano con partita Iva o sono formalmente dipendenti di Cooperative pur essendo, nella sostanza, dipendenti delle aziende sanitarie pubbliche; così come sono precari i collaboratori con partita Iva delle ASL.
Tutti loro sono precari, tutti loro hanno diritto alla stabilizzazione!
Nei giorni scorsi, come di consueto, l’ISTAT ha reso noti i dati sull’occupazione. Nonostante il governo si sia affrettato a celebrare l’aumento del numero degli occupati, marginalizzando l’aumento del tasso di disoccupazione, ad uno sguardo più attento questi dati segnalano qualcosa di diverso. Ciò che salta all’occhio è piuttosto un andamento del tutto in linea con il continuo processo di precarizzazione del lavoro e delle vite divenuto ormai strutturale: una situazione tutt’altro che positiva e che accomuna milioni di persone di tutte le generazioni. A tal proposito, è importante segnalare il significativo aumento del lavoro a tempo determinato che fa da contraltare alla crescita dell’occupazione, spinta, tra l’altro, dalla permanenza nel mercato del lavoro degli over 50 imposto dalla riforma Fornero e dall’abolizione dei vecchi voucher, nonché da quei “contrattini” stagionali che – tipicamente – accompagnano i mesi estivi e che sicuramente svaniranno con la fine dell’estate. Quel che invece lascerà una traccia non trascurabile è il nuovo record negativo relativo all’impennata subita dai contratti a tempo determinato.
No, i numeri della ripresa economica non vi hanno convinto. Sì, avete capito che i nuovi posti di lavoro, quando ci sono, sono pessimi posti di lavoro: salari scarsi, nessuna tutela reale, tempi più che determinati, sfuggenti. Continuate a esser certi, poi, che per voi non ci sarà pensione. E 1,8 miliardi per il Reddito di Inclusione sono briciole. Così come avete già capito che il Jobs Act del lavoro autonomo è tanto fumo e pochissimo arrosto, soprattutto per chi galleggia con difficoltà nel regime forfettario (partite Iva poco affluenti). Poi, poi, si continua a lavorare in nero un po’ ovunque, spesso si lavora gratis, quasi sempre si lavora senza diritti né sindacati amici.
Organizzati, difenditi, combatti!
Luigi Ferrajoli, in dieci anni la povertà in Italia è raddoppiata. Quali sono state le politiche che hanno generato questo fenomeno?
Nasce da politiche che hanno soppresso i vincoli ai poteri del mercato che sono diventati poteri assoluti e selvaggi, hanno provocato in tutto il mondo, e non solo in Italia, un trasferimento di quote di Pil dal lavoro al capitale, dai poveri ai ricchi. Luciano Gallino calcolò nel suo ultimo libro che negli ultimi anni 240 miliardi di euro, il 15% del pil, sono stati trasferiti al capitale. È un fenomeno gigantesco, sintomo di un ribaltamento del rapporto tra politica e economia. Non è più la politica che governa la economia, ma è l’economia che detta regole alla politica. La politica ha favorito questo processo liberalizzando i capitali e abbattendo le garanzie del lavoro e i salari, cancellando i diritti.
Comunicato stampa – Roma 13.07.2017
:: Diritti e dignità per le lavoratrici e i lavoratori della Sanità!
:: Diritto alla Salute per tutte e tutti!
:: Un’assemblea partecipata e combattiva quella che ha visto protagonisti ieri, presso Esc Atelier autogestito, le lavoratrici e i lavoratori della Sanità della Rete “La Salute NON si appalta”. Dopo la conquista importante della Legge 4, e il confronto pubblico riuscito con la Regione Lazio dello scorso 14 giugno, la doccia fredda del 28 giugno, ovvero l’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri della Legge 4 stessa.
Roma 30.06.2017 – Comunicato stampa
:: Giù le mani dalla Legge regionale n. 4!
:: Basta precarietà!
:: Apprendiamo con sgomento, preoccupazione e rabbia, che mercoledì scorso il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali Enrico Costa, ha deliberato l’impugnazione davanti alla Corte costituzionale della Legge regionale n. 4, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio il 5 aprile, ed entrata in vigore il 2 maggio scorso.
Brevi considerazioni a partire dall’Assemblea nazionale delle Camere del Lavoro Autonomo e Precario
:: Organizzare gli “inorganizzabili”, tutelare chi di tutele non ha mai vista neanche l’ombra, ricomporre le figure del lavoro polverizzato e diviso, conquistare e consolidare diritti ai tempi del Jobs Act. Le sfide poste dal sindacalismo sociale sono allo stesso tempo avvincenti e complesse.
Il 23 e il 24 giugno, a ormai quattro anni dalla nostra nascita, abbiamo provato a costruire un evento che fosse momento di confronto con lavoratrici e lavoratori, attivisti e attiviste per discutere le forme organizzative di cui ci siamo dotati e ci doteremo, e i temi da mettere al centro nei percorsi di lotta. Brevemente consegniamo a tutte e tutti alcune, brevi, considerazioni in merito.
:: Roma 23-24 giugno – Assemblea nazionale CLAP
:: Camere del Lavoro Autonomo e Precario. Sono passati quattro anni da quando abbiamo lanciato la sfida: una sfida collettiva, irrinunciabile, in continua trasformazione.
Collettiva, perché fin dal primo momento si è composta delle energie di tante e tanti che, a partire da storie diverse, si stavano ponendo lo stesso interrogativo: come dotarsi di strumenti in grado di rispondere all’attacco che, senza freni e frontiere, viene sferrato contro lavoratrici e lavoratori? Come costruire un sindacato di nuova specie capace di sottrarre alla solitudine tutti coloro che vengono da troppo tempo ritenuti non organizzabili, cancellati dalle mappe di tutte quelle organizzazioni pachidermiche che avrebbero dovuto difenderli e rappresentarli?