Pubblichiamo una lettera aperta delle tecniche del laboratorio di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma. Queste lavoratrici, che da qualche tempo si stanno organizzando sindacalmente con le CLAP, collaborano da anni con l’Accademia in forza di collaborazioni con partita IVA, in una condizione di estrema precarietà e incertezza sul futuro. Una situazione purtroppo non così rara nella PA, sulla quale vogliamo accendere un faro e aprire un’interlocuzione. >> Read more
Con la pubblicazione del Testo Unificato dei ddl 236-793-1141 si consuma l’ennesimo inganno ai danni di migliaia di assistenti all’autonomia e alla comunicazione, a cui era stato fatto intravedere uno spiraglio di possibilità di statalizzazione nei primi disegni di legge in materia, prima del repentino dietro-front, ufficializzato con l’unificazione dei tre ddl originari.
Dopo otto mesi di negoziato e diverse iniziative di mobilitazione il 12 febbraio le CLAP hanno sottoscritto un testo di pre-Accordo sugli istituti economici nell’ambito del più generale rinnovo del CCAL di Sviluppo Lavoro Italia S.p.A., società in house del Ministero del Lavoro. È stato un risultato importante sia per il protagonismo avuto dall’Organizzazione Sindacale ma soprattutto perché il pre-Accordo sottoscritto accoglie le avanzate rivendicazioni della piattaforma sindacale delle CLAP e si configura come uno dei migliori accordi sulla parte economica siglati negli ultimi anni nel panorama nazionale.
Stamattina, all’interno della settimana di mobilitazione indetta dagli Stati di agitazione dell’Università, precarie e precari, dottorande/i e studenti, dei tre Atenei di Roma hanno occupato temporaneamente cortile e balcone del Palazzo della Sapienza, dal 1660 e fino agli anni Trenta del secolo scorso sede dello Studium Urbis. A seguire, il Comunicato stampa e la lettera aperta consegnata alle Parlamentari (Piccolotti e D’Elia) accorse.
A seguito della mobilitazione dello scorso 20 dicembre, gli Stati di agitazione dell’Università sono stati ieri ricevuti dal MUR. Una delegazione ampia e plurale, di cui le CLAP sono state parte, ha chiarito che: i tagli al FFO, a fronte di 35/40 mila precari, produrranno una vera e propria crisi occupazionale; il DDL 1240 precarizza ulteriormente il preruolo; la riforma della 240, così come delineata da alcuni interventi a mezzo stampa, sarà il colpo di grazia all’Università pubblica. A seguire, il Comunicato stampa unitario.
Lottiamo contro le nuove nocività del lavoro | Venerdì 17 gennaio, ore 18, presso Acrobax
Il 17 gennaio 2006 Antonio stava facendo l’ultima consegna straordinaria della giornata, ma purtroppo la sua vita è stata interrotta dalla violenza della precarietà di un lavoro a cottimo e da ritmi insostenibili che mettevano, e mettono anche oggi, continuamente a rischio la salute e la sicurezza.
Il Governo avanza con Legge di Bilancio e tagli mortali all’Università. Ma la protesta continua. Gli Stati di agitazione dell’Università del 20 dicembre hanno lanciato, per fine gennaio, una settimana di mobilitazione contro il definanziamento e il DDL 1240, precarizza ulteriormente il preruolo. Per l’8 e il 9 febbraio, prevista a Bologna l’assemblea delle assemblee precarie.
Approvato l’emendamento alla Legge di Bilancio della Regione Lazio, con la prima firma del Consigliere Claudio Marotta e firmato da tutti i capigruppo dell’opposizione, per avviare il processo di stabilizzazione delle/dei precarie/precari. Dopo anni, le/i lavoratrici/lavoratori precari che si sono impegnati per migliorare le proprie condizioni lavorative ottengono un primo importante risultato. [immagine di Federica Raparelli]
Abbandonata dalla politica quasi tutta, l’Università sarà vittima di tagli che non potranno che metterla ko. A rischio, già da gennaio, decine di migliaia di precarie/precari. Il 20 dicembre, giornata di mobilitazione e di contestazione del Governo e degli Stati generali della CRUI. [immagine di Jacopo Clemenzi]
Con l’insediamento del nuovo Assessore alla Cultura di Roma Capitale, come O.S. presente nel Teatro di Roma abbiamo ritenuto necessario chiedere un incontro per confrontarci sui temi e sui problemi che riscontriamo, nonché sulle prospettive per i prossimi mesi. Un breve report dell’incontro. >> Read more