Roma, 4 maggio 2020 – Comunicato stampa | Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario denunciano l’ennesimo atteggiamento scomposto del Presidente di ANPAL e Amministratore Unico di ANPAL Servizi, il Professore Domenico Parisi. E, alla luce delle tante preoccupazione che segnano la comunità professionale degli operatori delle politiche attive, in primo luogo la imminente scadenza dei contratti, chiedono un incontro alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
Domani, mercoledì 29 aprile, si riunisce nuovamente il Consiglio di Amministrazione ANPAL. Dopo la bocciatura dello scorso fine marzo, si deciderà sul Piano industriale di ANPAL Servizi. L’Amministratore Unico, Domenico Parisi, in una nota al personale ha confermato ciò che da mesi denunciamo: 500 stabilizzazioni e ben 160 esuberi. Dopo averle scritto una lettera aperta venerdì 24 aprile, i precari inviano un video-messaggio alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Nell’emergenza senza precedenti imposta dal COVID-19, non c’è tempo da perdere: stabilizzare tutti i precari subito, ripensare ammortizzatori sociali e politiche attive. La comunità professionale ANPAL Servizi è a disposizione: ora è tempo di darle dignità, diritti, solidità contrattuale.
Dopo l’assemblea nazionale telematica dello scorso venerdì 17 aprile, alla quale hanno preso parte oltre 150 tra precari “storici”, lavoratrici e lavoratori da poco stabilizzati e dipendenti, una nuova lettera aperta per la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. La crisi occupazionale che sta esplodendo, in Italia e nel mondo, ha rari precedenti: pretenderà misure universalistiche, uno sforzo straordinario delle politiche attive. Per essere all’altezza della drammatica situazione, ANPAL Servizi dovrebbe stabilizzare tutti i precari “storici”, subito, senza se e senza ma. Ma il management ripropone 160 esuberi. Cosa ne pensa la Ministra?
Una breve lettera aperta con la quale rispondiamo alle accuse, inaccettabili, che ci ha rivolto la CISL della Casa di Cura “Villa delle Querce”, a seguito della nostra denuncia pubblica dei ritardi nella messa in sicurezza del personale sanitario e dei pazienti/degenti.
Ieri (16 aprile) è stata la giornata decisamente più dura, per l’Amministratore Unico di ANPAL Servizi Domenico Parisi. Mentre il FMI stima per l’Italia un crollo del PIL del 9% e la Nazioni Unite prefigurano un “cataclisma occupazionale”, il manager in audizione in Parlamento deve giustificare le sue continue assenze (da Roma e l’Italia), il doppio incarico (tra ANPAL e gli Stati Uniti), le ingenti spese di viaggio.
Sono settimane che sollecitiamo POLIGEST S.p.A., la Società proprietaria della Casa di Cura “Villa delle Querce” di Nemi, a mettere in sicurezza personale sanitario e pazienti/degenti (in prevalenza anziani). Sono settimane, infatti, che lavoratrici e lavoratori ci segnalano carenze importanti nella gestione dell’emergenza generata da COVID-19.
A seguire il Comunicato stampa frutto della mobilitazione unitaria e inter-sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nei servizi sociali esternalizzati. Una battaglia decisiva, la loro, che pretende diritti, salute e dignità per chi, quotidianamente e in condizioni contrattali spesso inaccettabili, si prende cura di chi più soffre e ha bisogno. Tra poco il Comunicato stampa verrà inviato a tutte le istituzioni competenti.
Roma 28 marzo 2020 – Comunicato stampa | Come annunciato, la Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali ha aperto una procedura di valutazione nei confronti di USB per lo sciopero generale dello scorso 25 marzo. Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario ribadiscono la solidarietà a USB, denunciano la condizione di inaccettabile insicurezza del personale sanitario, insistono sulla necessità di difendere il diritto di sciopero.
Poche ore dopo la nostra adesione allo sciopero generale proclamato lo scorso 21 marzo dall’USB, la Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali ha invitato fortemente USB al rinvio dello sciopero, minacciando pesanti sanzioni. Mentre ci si ammala lavorando, si decide di impedire ogni forma di lotta, anche quella meramente simbolica rappresentata da 1 minuto di sciopero. Abbiamo con sofferenza deciso di revocare la nostra adesione allo sciopero, ma denunciamo con durezza l’intervento della Commissione di Garanzia e ribadiamo la nostra vicinanza solidale alla giusta e generosa scelta di USB.
Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario aderiscono allo sciopero generale di tutte le categorie, pubbliche e private, indetto da USB per l’intera giornata del 25 marzo 2020 (Protocollo N/200321/023 – scarica allegato). A tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità, delle Cooperative e, più in generale, dei servizi pubblici essenziali. Per il blocco delle attività produttive non indispensabili. Per un piano straordinario a sostegno della Sanità pubblica.