precarietà

Sei euro e novanta. Tutti i giorni, sette giorni su sette.

13 November 2020 |  Clap Padova

Sei euro e novanta. Tutti i giorni, sette giorni su sette. A questo ammonta la paga oraria dei lavoratori e delle lavoratrici impegnat* all’interno di una delle tante Cooperative che in questo momento di crisi sanitaria svolgono un fondamentale lavoro di cura che i servizi sociali gestiti da Comuni e Regioni “delegano” a soggetti privati. Soggetti, molto spesso, senza alcuno scrupolo, che fondano la loro missione sull’incremento degli utili a scapito dei/delle loro dipendenti. Riportiamo un testo redatto da un nostro iscritto che analizza in maniera profonda e lucida l’attuale condizione in cui versano centinaia di lavoratori/trici delle cooperative iscritte al libro paga di enti pubblici della Regione Veneto.

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Manifestazione sotto al Mibact

A noi gli occhi please

10 November 2020 |  Clap

Lavoratrici e lavoratori dello spettacolo continuano la battaglia! A noi gli occhi please

Reddito, salute, dignità. Un’altra settimana di mobilitazione per le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, questa volta sotto al MiBACT, per chiedere le dimissioni del ministro Dario Franceschini dopo le vergognose dichiarazioni lasciate al Corriere della Sera e alla trasmissione “Che tempo che fa”. In piazza anche tantissimi altri segmenti di precarietà del lavoro nei settori che stanno pagando maggiormente la crisi. >> Read more

«T’immagini, se fosse sempre Domenica»

14 September 2018 |  Francesco Raparelli  Tiziano Trobia

Nel dibattito che si è scatenato a seguito della proposta di legge del governo giallo-verde sulle chiusure domenicali ci sembra opportuno fare chiarezza. Ecco le risposte alle 5 obiezioni più frequenti. [Foto di copertina di Tim Mossholder]

Una premessa è doverosa: ci sembra evidente che la chiusura dei centri commerciali la domenica non risolva di colpo i problemi che affliggono il lavoro nel commercio, e il lavoro in generale. I temi restano sempre gli stessi e sono: la precarietà, il ricatto che questa porta con sé, i bassi salari, il mancato rispetto dei diritti contrattuali. La ricetta per affrontarli: l’esplosione e lo sviluppo duraturo di conflitti e battaglie sindacali, dentro e fuori i posti di lavoro. Una volta chiarito questo punto, per noi abbastanza ovvio, vediamo perché – spoiler allert – la proposta è a nostro avviso tutt’altro che sbagliata. Su alcune questioni dovremo procedere per semplificazioni, altrimenti non basterebbero 6-7 pagine, speriamo però di farci comprendere senza equivoci.

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